5G: l'Europa deve premere sull'acceleratore per recuperare il divario USA
In passato, l'Europa ha senza dubbio offerto diversi progressi nell'ambito delle telecomunicazioni, ma il regno che vedeva il vecchio continente come leader mondiale nella tecnologia mobile è giunto al termine con l’arrivo della rete più veloce che il mondo abbia mai visto: il 5G.
L’Europa non regge il passo degli USA
Sebbene alcuni operatori negli Stati Uniti, Corea del Sud e Cina siano sul punto di lanciare le rete di prossima generazione già entro la fine di quest'anno, l'Europa non riesce a seguire il passo e ci riuscirà probabilmente l'anno seguente. Essere in grado di sviluppare una rete 5G non è solo importante per il consumatore finale che vuole semplicemente vedere Netflix in 4K nel modo più fluido ed efficiente possibile, ma è senza dubbio essenziale perchè possano aprirsi le porte a tutta una nuova gamma di tecnologie, tra cui veicoli completamente autonomi, chirurgia a distanza e una smart home di livello più alto rispetto a quello attuale.
Nonostante il 5G sia elencato come una priorità in diversi piani di governo dei Paesi appartenenti all’Unione, diverse nazioni hanno riscontrato non poche problematiche, tra normative in contrasto e linee temporali piuttosto incerte, che hanno fatto arretrare il progresso della connettività mobile in tutto il continente.
Diversi operatori, ma nessuno che trascina gli altri
Il 5G non è semplicemente un nuovo smartphone da lanciare sul mercato, ma è un ecosistema più complesso che necessita che tutti i pezzi del puzzle siano al loro posto affinché tutto funzioni a dovere. Inoltre, come ha dichiarato Luca Schiavoni, senior analyst di Assembly Research, "La concorrenza in Europa è più forte e anche più controllata dalle autorità garanti, motivo per cui gli operatori di telefonia mobile si lamentano costantemente del fatto che è più difficile crescere su vasta scala".
Con diverse reti e servizi sparsi in diversi Paesi europei e nessuna società dominante in grado di trascinare tutte le altre, come AT&T e Verizon negli Stati Uniti ad esempio, il processo di espansione del 5G in Europa è ben più difficile degli alleati d'oltreoceano. "Esiste un consenso generale sul fatto che l’adozione del 5G sia importante, ma questo non ha reso le cose più semplici", ha concluso Schiavoni.
Le argomentazioni dell’analista sono pressoché perfette e chiunque informandosi quanto basta è in grado di rendersi conto di quanto le reti europee siano più caute nel portare avanti il 5G. Negli Stati Uniti, invece, AT&T e Verizon stanno marciando in un modo piuttosto aggressivo fin dai primi giorni con le loro trovate di marketing, ripetendo un po’ ciò che accadde prima dell’adozione ufficiale del 4G/LTE. Gli operatori europei hanno invece iniziato ad esprimere un certo livello di ambizione per la crescita delle proprie reti 5G solo recentemente e c’è da dire che molti di loro sono ancora incerti.
Le aste relative alla distribuzione delle frequenze sono l’esempio lampante: pur rappresentando una delle chiavi in grado di mettere in moto tutta la baracca, molte di queste devono ancora svolgersi in diversi Paesi.
5G: la situazione dei maggiori paesi europei
Italia
Contro ogni pronostico, l’Italia è uno dei Paesi europei ad essere riuscita a concludere con successo entrambe le aste nel corso del 2018. TIM è il più grande operatore di telecomunicazioni del “bel Paese” e, con l'aiuto dell'hardware 5G di Samsung, la società prevede addirittura di lanciare il 5G nel 2019. Le parole del CEO di TIM, Amos Genish non lasciano alcun dubbio: "ci siamo dati una tempistica piuttosto impegnativa e utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per raggiungere il nostro obiettivo: lanciare il 5G in Italia il più rapidamente possibile". Nel novembre 2018, TIM ha annunciato di aver utilizzato il primo prototipo di smartphone 5G per completare la sua prima connessione alla nuova rete di proprietà.
Spagna
A seguito delle prime aste avvenute nel 2018, in Spagna sono quattro le società che partecipano attivamente alla gara 5G: Vodafone, Telefónica, Orange e MásMóvil. Vodafone Spain è quella che ha preso il comando ed è la più attiva, effettuando diversi test della sua rete 5G in città come Madrid, Valencia, Siviglia e Barcellona. Tutto questo, soprattutto, grazie alla sua alleanza con Huawei. Il 2020 è la data in cui la tecnologia 5G dovrebbe essere pronta in territorio spagnolo e, al momento, tutto sembra confermare tale stima.
Germania
Secondo il documenti ufficiale 5G Stategy for Germany rilasciato dal Ministero dei Trasporti e dell’Infrastruttura Digitale (BMVI), i primi test sul suolo tedesco sono iniziati nel 2018 con e si prevede un lancio commerciale entro il 2020.
Deutsche Telekom ha annunciato a metà del 2018 che le prime antenne 5G d'Europa verranno installate a Berlino presso Leipziger Straße e Winterfeldtstraße e che avrebbe continuato a far crescere il 5G in altre parti della capitale. Inoltre, la compagnia intende garantire una copertura 5G al 90% del paese entro il 2025, iniziando con l’installazione di 2000 nuove infrastrutture già nel 2019.
Telefónica Germany, provider di telecomunicazioni a banda larga, ha invece rivelato nel mese di dicembre dello scorso anno di aver stretto una collaborazione con Nokia in modo da poter realizzare il loro Early 5G Innovation Cluster a Berlino. Questo verrà utilizzato per testare e misurare le prestazioni e la copertura dei primi servizi 5G in un'area urbana piuttosto densa.
United Internet AG è un altro potenziale player nella corsa al 5G. Il provider ha infatti annunciato all'inizio del 2019 di aver preso parte alle aste.
Francia
Bouygues Telecom è stata la prima a uscire dai blocchi 5G in Francia nel 2019, con l'annuncio, pochi giorni dopo l'inizio del nuovo anno, di aver effettuato con successo una chiamata 5G nella città di Lione, utilizzando apparecchiature di Ericsson e Qualcomm Technology.
L'operatore francese ha già svolto i suoi test 5G nel Paese, tra Lione e Bordeaux, utilizzando un terminale basato sul modem Qualcomm Snapdragon X50. L'operatore ha successivamente affermato di aver ampliato il numero di siti di test attivi a 11 grazie alla collaborazione con il produttore cinese Huawei. Proprio come i suoi rivali, Orange e Altice, Bouygues Telecom ha incrementato i test nell’ultimo anno con l'obiettivo di lanciare i suoi servizi entro il 2020.
Orange, ha invece stretto una partnership 5G con Ericsson già nel 2016, ma collabora anche con Nokia e ha diretto alcuni test tra Lille, Marsiglia e Parigi. SFR, proprietaria di Orange e Altice, è riuscita a raggiungere velocità di 2,3 Gb/s utilizzando apparecchiature Cisco, Huawei e Nokia.
Il livello di attività degli operatori francesi in ambito 5G è supportato e promosso con entusiasmo a livello governativo, ma, nonostante questo, la Francia non sarà di certo la prima a livello mondiale ad offrire ai suoi cittadini la nuova rete 5G che verrà sicuramente implementata entro il 2020 e che si espanderà in tutto il Paese entro il 2025.
E voi, siete pronti al 5G? State pensando di acquistare uno smartphone abilitato?
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