4 funzioni Android che non esistono più
Aggiornare il proprio dispositivo all’ultima versione di Android non solo è conveniente per godere delle nuove caratteristiche offerte, ma permette anche di mantenere al riparo il proprio smartphone da possibili attacchi informatici grazie agli update sulla sicurezza.
Purtroppo è anche vero che passare al firmware successivo può aggiungere funzioni per noi superflue e rimuoverne altre a nostro parere indispensabili; dopotutto “nuovo” non vuol dire “migliore”. Personalmente ritengo che i benefici degli update Android abbiano sempre superato i difetti, ma devo ammettere che nel corso di questa avventura ci siamo persi un po’ di funzioni a me care.
1. Attivare il silenzioso con i tasti del volume
Se dovessimo fare una classifica delle notizie tecnologiche più shoccanti del 2015, metterei sicuramente tra i primi posti la dipartita della modalità silenziosa con l’arrivo di Android Lollipop. Questa versione leccalecca di Android è paragonabile un po’ a “Windows Vista”: di buono c’è solo la grafica.
Esagerazioni a parte, Android Lollipop ha causato non pochi mal di denti agli utenti di tutto il mondo e tra le principali ragioni troviamo la mancanza di un modo semplice per attivare il silenzioso. Certo, grazie al sistema di priorità abbiamo un maggiore controllo di ogni notifica e possiamo fare in modo di silenziare tutto tranne gli allarmi, ma si tratta di una mole di lavoro che la maggior parte degli utenti non affronterebbe mai.
Perché rendere complicata (sebbene più personalizzabile) una funzione così semplice, un gesto di tutti i giorni per non disturbare chi ci è vicino, passando da un immediato “premo volume giù fino a vibrazione e ancora una volta per silenzioso” a un’intera pagina delle impostazioni?
Fortunatamente con Android Marshmallow sembra che Google sia tornato sui suoi passi, ripristinando la modalità silenziosa come l’abbiamo sempre conosciuta. È anche vero che ci è voluta un intera versione successiva di Android prima di rattoppare qualcosa che sviluppatori e alcuni OEM come Samsung hanno sistemato ben prima per vie traverse (widget, pulsanti tra le notifiche, etc.).
2. Notifiche per intero ed espandibili
Un’altra novità introdotta da Android Lollipop è un nuovo sistema di visualizzazione delle notifiche, chiamato heads-up. A parte il valore estetico, che personalmente ritengo accattivante, il riquadro che compare in cima allo schermo, su qualsiasi sia la schermata attuale, è davvero poco funzionale.
Prima di questa novità, quando ci arrivava un messaggio o una qualsiasi notifica potevamo vedere per intero il testo all’interno di una porzione della barra delle notifiche in alto, abilitando lo scorrimento automatico per i testi più lunghi. Adesso invece vediamo una piccola parte del contenuto di una notifica, limitandone drasticamente la fruibilità da qualsiasi schermata.
Non solo, sovrapponendosi in modo tanto elegante quanto invasivo e rimanendo visibile per un eccessivo lasso di tempo, spesso non ci resta che effettuare uno swipe su di esso per fare andare via la notifica. Questo tuttavia implica la scomparsa anche dalla barra delle notifiche, perdendone di fatto l’accesso veloce.
Oltre a questo, il vecchio sistema di notifiche permetteva spesso di estendere la voce dalla barra delle notifiche per ampliarne il contenuto. Una più intelligente implementazione delle notifiche heads-up, potrebbe essere quello di aggiungere lo swipe verso l’alto per “minimizzare” la notifica sulla barra e magari uno swipe verso il basso per avere maggiori dettagli.
3. Aprire il calendario toccando la data
Nelle vecchie versioni di Android, almeno in alcuni dispositivi, era possibile accedere velocemente e in modo intuitivo al calendario semplicemente toccando la data odierna nella barra delle notifiche. Era possibile inoltre accedere direttamente all’Orologio toccando sull’orario attuale.
Oggi invece toccando sia l’uno che l’altro il sistema ci porterà alla pagina delle impostazioni di Data e ora. A meno che viaggiate da una parte all’altra del mondo e abbiate quindi la necessità di cambiare fuso orario tutti i giorni, mi spiegate per quale motivo passare da una scorciatoia utile ed intuitiva alla modifica dell’ora?
Capisco quando magari era meno comune avere una connessione ad Internet e quindi fosse necessario regolare ora e data ad ogni rimozione della batteria, ma adesso la sincronizzazione automatica dalla rete è onnipresente su qualsiasi smartphone (e anche il fuso orario automatico).
4. Avere un tasto dedicato per il menu
Prima di Android 3.0 Honeycomb, qualsiasi dispositivo Android includeva un tasto hardware dedicato al menu. Da quando questa versione di Android ha rimosso la dipendenza dai tasti fisici, introducendo la classe ActionBar, sempre più dispositivi hanno iniziato ad abbandonare il tasto menu associandolo invece alle app recenti.
Che si tratti di un pulsante hardware o di uno virtuale, rimango dell’idea che sia una caratteristica importante quella di poter aprire in un istante il menu di un’app per vederne tutte le opzioni, senza dover cercare i “tre puntini verticali” che con una sola mano e soprattutto sui dispositivi con maxi schermo è meno pratico.
Senza considerare che esistono ancora alcune app vecchie, sebbene datate, che non si sono adattate a questo sistema, rendendo invisibili le opzioni supplementari. In alcuni casi vi sono addirittura sezioni delle impostazioni di sistema con opzioni aggiuntive accessibili solo premendo il tasto menu. Per ovviare a questo problema è comunque possibile premere a lungo il tasto “app recenti”.
Conoscete altre funzioni Android che non esistono più? Condividetele in un commento!
Io lo amavo... Poi ho dovuto cambiare cell e ora sul LG non ci sono tasti specifici per il menu, però per fortuna basta premere su quello delle app recenti e il gioco è fatto!!
Sinceramente odiavo il tasto menù, aggiungerei alla lista la possibilità di inserire i widget nella lockscreen o la possibilità di nascondere le app dall app drawer