100 giorni con Google Pixel 2 XL: una noiosa fabbrica di ricordi

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© nextpit by Irina Efremova

Google Pixel 2 XL ne ha viste di tutti i colori e di certo non è stato accolto con un caloroso abbraccio dalla stampa internazionale. C'è una cosa di cui sono però sicuro, chiunque abbia avuto il piacere di usarlo per un po' (soprattutto in versione panda) se ne è innamorato e non l'ha più abbandonato. Io faccio parte di questa categoria di persone e vi racconterò ciò che penso del dispositivo dopo averci trascorso insieme circa 100 giorni.

Delle foto da sogno...

Ho deciso di partire dalla caratteristica che più mi ha fatto innamorare di questo dispositivo. Non è un segreto che il comparto fotografico del Pixel 2 XL sia di altissimo livello ma il modo in cui questo smartphone ha cambiato le mie abitudini nello scattare fotografie è lodevole di nota.

Non intendo di certo mettermi a confrontare la qualità di un sensore fotografico da smartphone con quello di una macchina fotografica professionale, sono due mondi a parte. Ad ogni modo la qualità delle immagini prodotte da questo smartphone è altissima.

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iPhone X ha un'ottima fotocamera ma Pixel 2 XL è sempre la mia prima scelta. / © NextPit

Che sia grazie ad un sensore di qualità superiore, all'utilizzo della fotografia computazionale, all'elaborazione da parte del Pixel Visual Core, della tecnologia HDR+ o di qualche strano tipo di rito Voodoo, non mi importa. Ogni singolo scatto prodotto da questo smartphone merita di essere visto, ogni singola immagine catturata da questa fotocamera ha motivo di continuare ad esistere e non essere eliminata. La leggerezza che mi accompagna ogni volta che devo scattare una foto con questo smartphone è senza eguali al giorno d'oggi (vi ricordo che nell'altra tasca ho un iPhone X ) e ve la voglio spiegare con un esempio pratico.

Immaginate tutte le volte in cui siete usciti per delle serate tra amici o avete partecipato a qualche evento particolare. Ora pensate a cosa solitamente succede durante questi momenti nel momento in cui si è pronti a scattare una foto: estraete lo smartphone, aprite la fotocamera, scattate la foto e riponete lo smartphone in tasca, giusto? Sbagliato, perché prima di riporre lo smartphone controllate ogni singola volta lo scatto. Verificate che sia a fuoco, controllate non sia venuto mosso e soprattutto se è venuto male lo cancellate e ne fate un altro. Con il Pixel 2 XL questo pensiero semplicemente sparisce, scattate la foto e ve ne dimenticate.

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Ci sono molti validi cameraphone ma nessuno è come il Pixel 2 XL. / © NextPit

Certo è un modo d'agire che non si ha subito a primo impatto ma convivendo con questo smartphone per così tanto tempo ormai ho perso l'abitudine di ricontrollare le foto dopo averle scattate, non la cambierei con nessun'altra funzione al mondo. Con il Pixel 2 XL ho scattato alcune delle foto più belle della mia vita. A questo aggiungete spazio illimitato di archiviazione su Google Foto a qualità originale per immagini e video. Certo, l'inserimento di una modalità manuale non farebbe comunque schifo cara Google...

...se le guardate su un altro smartphone

Purtroppo è vero. La qualità della gestione software del display getta un'ombra grigia su questo smartphone che per la mia esperienza si è rivelato quasi perfetto. Fate bene attenzione alle mie parole, non ho parlato di qualità del display ma della sua gestione.

Non c'è nulla di male nel display del Pixel 2 XL, i pannelli sono gli stessi montati su LG V30 ma i risultati finali sono completamente diversi. L'LG V30 sarebbe stato lo smartphone perfetto per me se solo la fotocamera non producesse scatti mediocri (almeno per quello che ho potuto provare in qualche giorno di prova), ma come sempre sto divagando.

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LG V30 (sinistra) e Google Pixel 2 XL (destra). Stesso pannello, due rese molto diverse. / © NextPit

Tornando al display di Pixel 2 XL non lo trovo affatto male e recentemente ho avuto modo di confrontarlo da vicino con il pannello OLED di iPhone X che, nel complesso, è uno dei più piacevoli abbia mai visto. Ho notato che i colori dei due smartphone si avvicinano molto se paragonati sugli stessi contenuti. I colori sul Pixel 2 XL risultano solo leggermente meno saturi in un confronto diretto se si utilizza il profilo colori Migliorati. Utilizzando il profilo Intensi risultano solo di poco troppo saturi e si perdono alcune sfumature soprattutto sugli arancioni/rossi. In ogni caso la calibrazione è buona ma c'è comunque qualcosa che non torna.

Ho continuato a confrontare gli stessi contenuti su entrambi gli smartphone per un po' e sono giunto alla conclusione che ciò che c'è di sbagliato non sta nei colori in modo diretto. Il display del Pixel 2 XL manca di contrasto, il che è abbastanza ridicolo per un display OLED. E' vero, i neri sono assoluti ma i bianchi non brillano e sono quasi sempre tendenti leggermente al grigio. E' come avere un filtro Instagram attivo 24 ore su 24 ed è fastidioso se si ha un secondo smartphone che fa da riferimento per un confronto. Ovviamente utilizzando il Pixel come unico smartphone non lo noterete affatto (deformazione professionale).

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Utilizzando il Pixel come unico smartphone non ci si accorge della resa dei colori poco convincente. / © NextPit

Ciò che più mi da ai nervi è che questo "profilo colori" piatto sparisce completamente osservando dei contenuti in HDR. In questi casi il display del Google Pixel 2 XL brilla per davvero con colori brillanti ma naturali e bianchi degni di questo nome. Peccato che il 99% dei contenuti che contano per la maggior parte degli utenti (me compreso) non siano in HDR e soprattutto che vi siano mille altre cose da fare su uno smartphone oltre a guardare video.

Il software si conferma un punto di forza...

L'abbiamo detto un milione di volte. Prima per i Nexus ed ora per i Pixel, il software è sempre stato il punto di forza degli smartphone Google. In più quest'anno Big G ha deciso di osare e dotare i suoi smartphone di alcuni elementi esclusivi.

Alcuni elementi dell'interfaccia sono leggermente ed impercettibilmente ritoccati per donare quel qualcosa di particolare che su altri smartphone non si trova. Alcune aree del sistema operativo (come l'area di notifica, la schermata di blocco e il menu di spegnimento) hanno sullo sfondo una leggera tinta il cui colore dipende dal wallpaper che si utilizza. Il launcher, ad esempio, possiede una modalità scura nel caso impostiate uno sfondo dalle tonalità per lo più nere.

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L'ultima versione di Android è solo uno dei vantaggi software del Pixel 2 XL. / © NextPit

Lo smartphone scivola tra le schermate liscio come l'olio, passa da un'applicazione all'altra in un battito di ciglia e mai sentirete questo Pixel rallentare, nemmeno sotto il peso dei compiti più pesanti. Ed è un sollievo. Vale lo stesso discorso fatto per la fotocamera: grazie al software perfezionato da Google comincerete ad utilizzare lo smartphone con più leggerezza. Aprire documenti pesanti, scorrere velocemente tra foto e video, passare tra le varie app per copiare contenuti o rispondere ai messaggi diventa un piacere.

Il Pixel 2 XL diventa uno strumento trasparente rispetto al fine che volete ottenere

Credo che il modo migliore per riassumere quello che si prova utilizzando il Pixel 2 XL nella vita quotidiana sia questo: lo smartphone diventa uno strumento trasparente rispetto al fine che volete ottenere ed è una sensazione che si prova solamente con i Pixel nel mondo Android.

Google sta puntando ad un'esperienza in cui quello che conta sono i servizi e non il mezzo tramite il quale questi servizi sono raggiunti e lo ha dimostrato anche con i Google Home, ma non solo. L'unico altro smartphone in grado di fare lo stesso al momento è l'iPhone di Apple (qualsiasi dei recenti iPhone) e per questo si può dire che il Pixel 2 XL sia l'iPhone Plus di Google. E non è per forza un bene in ogni aspetto.

...e anche una grossa debolezza

La n-o-i-a. Come ogni anno ho cercato di mettere le mani da subito sull'ultimo smartphone Google perché come ogni anno ho voluto provare immediatamente l'ultima versione di Android e come ogni volta, da molti anni a questa parte, le prime settimane sono un piacere.

C'è la curiosità per le nuove (e di dubbia utilità) funzionalità,oltre al piacere di utilizzare uno smartphone nuovo veloce come una scheggia. Ma dopo qualche mese di utilizzo tutto ciò che rimane è la noia.

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Pixel 2 XL e un Galaxy Note 8 hanno software agli antipodi. Il primo mantiene le funzioni basilari il secondo dispone di più funzioni possibili. / © NextPit

Gli smartphone Google semplicemente funzionano, fanno qualsiasi cosa vi serva e la fanno bene. Vi serve un'applicazione per modificare dei documenti? C'è un'app per questo e il Pixel la esegue alla perfezione. Avete bisogno di leggere le news? Aprite lo store e troverete migliaia di applicazioni per svolgere tale funzione. La navigazione su internet? Fluida e veloce. Le foto? Ottime ma non dovrete smanettare con troppe impostazioni. La personalizzazione? Trovate degli sfondi animati bellissimi.

Ora prendete le frasi di questo ultimo paragrafo e sostituite Apple a Google e iPhone a Pixel. Mi sono reso conto di questo solamente parlando del Pixel 2 XL con alcuni amici, tutto ciò che solitamente viene associato ad iPhone funziona se associato al Pixel.

Google ha trasformato il suo smartphone in un'iPhone, Android è finalmente a prova di utente poco esperto. Chiunque prendendo in mano un Pixel è in grado di utilizzarlo facilmente e senza intoppi ma questo va a discapito della libertà degli utenti più smaliziati. E' vero, esistono launcher, mod, ROM e chi più ne ha più ne metta ma utilizzando lo smartphone come esce dalla scatola finirà per annoiare in pochi mesi. Un sentimento che ero solito associare solo ad iPhone.

Nell'ultimo periodo, utilizzando sempre e solo Android stock, ho cominciato ad apprezzare le aggiunte software fatte da alcuni produttori al sistema operativo mobile più diffuso al mondo. Utilizzando smartphone dotati di skin per lo meno mi sembra di "cambiare aria".

Conclusione

Ho voluto concentrarmi su questi pochi elementi perché penso meritassero di essere spiegati nel dettaglio e lasciare tutto il resto per la conclusione. Una volta passata l'emozione per lo smartphone nuovo e per le novità dell'ultima versione Android tutto ciò che il Pixel 2 XL mi ha lasciato sono sentimenti contrastanti.

La batteria si è rivelata più che ottima per il mio utilizzo e la ricarica è veloce a sufficienza. Le prestazioni sono da vero flagship e la costruzione è solida anche se l'estetica è qualcosa di davvero soggettivo. Il lettore d'impronte è rapido, ben posizionato e lo spremere i bordi per richiamare Google Assistant è più utile di quello che avrei mai pensato

Il dispositivo è in grado di adempiere ai suoi compiti in modo esemplare e, nonostante un prezzo non proprio per tutti, è uno smartphone che ho consigliato e continuerò a consigliare. A volte, riflettendoci su, credo però non ci sia nulla che mi impedisca di cambiare telefono e passare ad un qualsiasi altro flagship in commercio e questo mi rattrista e delude un po'.

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In un mondo popolato da ottimi flagship perché proprio Pixel 2 XL? / © NextPit

Poi però mi capita di aprire Google Foto e pensare alla fotocamera. Google quest'anno ha davvero puntato in alto per il comparto fotografico e non posso che rimanere disarmato nel realizzare quanto la leggerezza dello scattare ottime foto senza pensieri abbia ormai un peso enorme sulla scelta del mio dispositivo personale.

Non mi ritengo un fotografo ma provo un enorme piacere ad immortalare alcuni momenti della mia vita e lo voglio fare nel migliore modo possibile. Se poi pensate a quello che si dice, ovvero che la fotocamera migliore è quella che si ha a portata di mano quando serve, Google Pixel 2 XL si fa perdonare qualsiasi difetto.

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Uno degli scatti di Pixel 2 XL. / © NextPit
Fermandomi a riflettere ho realizzato che la sensazione di noia che mi accompagna con questo smartphone altro non è che la tranquillità che si ha quando tutto funziona in maniera impeccabile

Non bisogna mai pensare a quante app si hanno aperte per paura di rallentare il dispositivo, non si deve continuamente controllare la batteria per paura di rimanere a secco o la memoria per paura di esaurirla. Non si impazzisce con notifiche che arrivano in ritardo o account che non si sincronizzano e non bisogna chiedersi se le ultime e fiammanti app del Play Store funzionino a dovere.

Inconsciamente questo si da per scontato nell'uso di tutti i giorni. Solitamente ci si accorge delle cose che non funzionano e si modifica l'uso dello smartphone di conseguenza per aggirare il problema, non ci si rende conto di quando lo smartphone eccelle perché non si ha motivo di fermarsi e pensarci.

Per questi motivi mi è impossibile togliere la SIM dal suo alloggiamento ed abbandonare questa noiosa macchina creatrice di ricordi. Aprire Facebook, mandare una mail, navigare su internet ormai sono task che qualsiasi flagship è in grado di fare senza battere ciglio. Ma non c'è nessun altro smartphone all'infuori di Pixel 2 XL che vorrei avere con me nei momenti che contano davvero.

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5 Commenti
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  • Alfonso Falcone 18
    Alfonso Falcone 7 feb 2018 Link al commento

    Ne sono affascinato da Android stock, semplice e veloce,l unica cosa è che non comprendo è nato come smartphone economico(per tutti ) invece ora ha un prezzo sopra la media, la politica di avere un prezzo alto non lo condivido anche perché la vita degli smartphone è breve per via delle continue uscite di nuovi e più performanti modelli


    • Luca Zaninello 20
      Luca Zaninello 7 feb 2018 Link al commento

      Mi spiace ma i Nexus non sono nati come smartphone economici. Sono diventati famosi con Nexus 4 e Nexus 5 perché erano economici e avevano un ottimo rapporto qualità prezzo ma i Nexus sono sempre stati dispositivi con un target preciso (i developer) è un prezzo superiore ai 500-600€.
      Non concordo di certo con la politica dei prezzi astronomici ma non si può dire che i Nexus sono "sempre stati economici" perché non è per niente vero :)


      • Alfonso Falcone 18
        Alfonso Falcone 7 feb 2018 Link al commento

        Sapevo male allora, ero convinto di una strategia di marketing diversa,è un peccato dover rinunciare per molti ad avere dispositivi funzionali ad un prezzo medio, con tutto il contorno che gira dietro Google il guadagno vero previene dal dopo aver equipaggiato gli utenti con un buon smartphone Android


  • 2
    Emanuele Crisafulli 3 feb 2018 Link al commento

    Non commento mai articoli, ma qui devo fare i miei complimenti all'autore dell'articolo. La penso come te, come Apple (iOS) ha iPhone, Google (Android) ha Pixel. Negli ultimi anni, secondo me dal Nexus 6P, si sono fatti passi in avanti concreti. La bellezza di averli é che non ci si lamenta mai, perché funzionano bene e questo ci basta. giustamente é strano non lamentarsi quando si ha uno smartphone, anche per le minutezze. E la fotocamera, che anche io non capisco nella sua estrema semplicità come faccia a fare sempre foto stupende (ricordi indelebili su Google Foto), ne é l'esempio palese. Il vero smartphone Android é Pixel, in tutto e per tutto.

    Luca Zaninello


    • Luca Zaninello 20
      Luca Zaninello 5 feb 2018 Link al commento

      Grazie mille! :)

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