Xiaomi Mi MIX 3 recensione: impossibile da dimenticare
Sono passate alcune settimane dall'arrivo di Xiaomi Mi MIX 3 in redazione e, da quel momento, lo smartphone è sempre rimasto in mia compagnia. Un dispositivo elegante e prestante che però ha ancora alcuni piccoli difetti che vi racconterò in questa recensione completa. Ecco a voi l'ultima opera d'arte della casa cinese da poco sbarcata in Italia.
Pro
- Design
- Costruzione solida
- Confezione ricca di accessori
- Prestazioni molto soddisfacenti
- Display
- Prezzo competitivo
Contro
- Batteria dalla capacità ridotta
- Nessuna certificazione IP
- No jack audio
Economico? No, ma comunque allettante
La serie MIX è sempre stata speciale per Xiaomi e con questo Mi MIX 3 le cose non sono cambiate. L'attenzione ai dettagli si nota già all'apertura della confezione che mostra subito una "lettera di ringraziamento" firmata da Lei Jun, CEO dell'azienda.
Confezione che tra l'altro è davvero ricca di accessori, all'interno infatti troviamo:
- Caricatore da parete USB compatibile Quick Charge 3.0 (18W)
- Cavo USB Tipo-C
- Adattatore USB Tipo-C / Jack da 3,5mm
- Pin per l'estrazione del carrello della SIM
- Cover in plastica rigida
- Caricabatterie wireless con ricarica rapida (10W)
Purtroppo non sono presenti delle cuffie ma come possiamo lamentarci visto il prezzo dello smartphone? Ci sono produttori che per oltre il doppio della cifra richiesta da Xiaomi non includono nemmeno un adattatore per le cuffie o un caricabatterie rapido...
Parlando di prezzo: Xiaomi Mi MIX 3 è ufficialmente in vendita in Italia al prezzo di 549,90 euro nei Mi Store e sul sito web dell'azienda.
Un'opera d'arte
Xiaomi ha da sempre paragonato la serie MIX alle opere d'arte. Tale serie di smartphone rappresenta per l'azienda l'unione tra arte e tecnologia e con Mi MIX 3 ha nuovamente sottolineato il concetto. Lo smartphone è davvero elegante e la costruzione è robusta.
Il meccanismo a scorrimento manuale è aiutato da dai magneti che restituiscono un piacevole feedback all'apertura ed alla chiusura. Aprire e chiudere lo slider riporta la mente ai tempi dei Nokia con tastiera a scomparsa ed il movimento crea rapidamente dipendenza. Non preoccupatevi di giocarci troppo: l'azienda garantisce 600.000 aperture e chiusure (che sono tantissime) ma, come già mostrato in un mio altro articolo, sembra resistere addirittura di più.
Le curve dello smartphone lo rendono comodo in mano ed il retro in ceramica quasi sempre fresco dona una sensazione simile al vetro ma in un certo senso più piacevole. I bordi dello smartphone sono in alluminio serie 7000 ma, nonostante ciò, devo ammettere che in alcune condizioni lo smartphone mi è sembrato un po' troppo pesante con i suoi quasi 220g. Il dispositivo, tuttavia, è bilanciato in maniera da "nascondere" bene questa pesantezza percepibile solo di tanto in tanto e in condizioni non standard, come per esempio l'utilizzo da distesi di lato sul divano o a letto.
Purtroppo manca la certificazione IP e lo slider non è di certo amico dello sporco e della polvere. Mi MIX 3 non è il compagno ideale da portare in spiaggia o in ambienti polverosi come in officina o in fabbrica.
Tutto schermo, zero distrazioni
La caratteristica principale della serie MIX di Xiaomi è la presenza di un display praticamente senza bordi e con Mi MIX 3 l'azienda si è spinta un ulteriore passo avanti raggiungendo un rapporto schermo/superficie frontale del 93,4%. Praticamente l'intera parte frontale dello smartphone è ricoperta da display con dei bordi sottili ai lati e leggermente più pronunciati nella parte superiore ed inferiore.
La differenza nella parte superiore è quasi impercettibile ed è servita a Xiaomi per introdurre dei fori per la capsula auricolare posizionata nello slider e un piccolo LED di notifica. La parte bassa quasi sicuramente comprende l'hardware necessario a gestire il pannello. Non fatevi ingannare dalla differenza di dimensione del cosiddetto "mento" rispetto agli altri tre lati, questo bordo è comunque spesso come tutte le cornici di iPhone XR, l'unica differenza è che quest'ultimo sembra più bilanciato grazie alle cornici di dimensione uguale tutt'attorno al display.
Per quanto riguarda le caratteristiche, il display utilizza per la prima volta nella serie MIX un pannello OLED (il che permette di mantenere lo slider sottile) dalla dimensione di 6,39" e risoluzione FHD+ (2340x1080 pixel, 19,5:9). È possibile regolare la temperatura del bianco e la gamma di colori dalle Impostazioni. Presente la funzione always on display come anche un filtro luce blu per l'utilizzo di notte ed è presente il supporto alla riproduzione di contenuti HDR.
Un buon utilizzo del tasto fisico extra
Sul lato sinistro di Mi MIX 3 è presente un tasto "extra" che in Cina è legato alle funzioni Xiao AI dell'azienda. Fortunatamente, in Europa Xiaomi si è affidata a Google rimuovendo ogni traccia dell'assistente digitale cinese ed integrando in questo tasto Google Assistant. Tale tasto è completamente disattivabile (capito Samsung?) ed è possibile programmarne la doppia pressione o la pressione prolungata.
Xiaomi ha ancora bisogno di un piccolo aiuto dalla community
A girare sullo smartphone troviamo Android 9 Pie con personalizzazione MIUI , una skin non certo vicina ad Android stock ma estremamente elegante e curata nei dettagli. La ROM Global di Xiaomi è ovviamente disponibile nella versione del dispositivo acquistabile in Italia ma, se possibile, consiglio l'installazione della versione del sistema operativo realizzata da Xiaomi.eu che risulta più "occidentalizzata" e completa per il tipo di utilizzo che gli utenti ne possono fare in Europa.
Questo richiede lo sblocco del bootloader (dovrete attendere la conferma di Xiaomi dopo 72h) e un po' di manualità ma come risultato avrete uno smartphone compatibile con Google Pay, la Google Camera dei Pixel (di cui parlerò in seguito), Digital Wellbeing e verrà rimossa la pubblicità dalle app di sistema. Inoltre tutte le funzioni disponibili in base alla selezione della regione di utilizzo dello smartphone risulteranno sbloccate e tra queste troviamo lo sblocco con riconoscimento del volto (non 3D).
C'è però un appunto da fare: Mi MIX 3 non supporta il DRM Widevine di Livello 1, questo significa che non è possibile utilizzare lo smartphone per lo streaming di contenuti video in HD (ad esempio da Netflix). Un peccato visto il bellissimo display dello smartphone, però è possibile riprodurre da YouTube video fino in 4K, 60fps e HDR...
Abbastanza veloce da intimidire OnePlus e Huawei
A bordo dello smartphone troviamo la piattaforma mobile Snapdragon 845 AIE accompagnata da 6GB di RAM e 128GB di memoria interna non espandibile . Purtroppo questo è l'unico modello disponibile al momento in Italia, in Cina sono presenti delle varianti con fino a 10GB di RAM (di cui non sentirete la mancanza) e fino a 512GB di memoria interna UFS 2.1 che magari avrebbero potuto allettare qualche utente.
Fortunatamente la versione cinese dello smartphone può essere importata e differisce solamente nel software che può essere sostituito con un po' di pazienza. La maggior parte delle bande telefoniche globali sono supportate dal dispositivo, quelle in uso in Italia sono tutte disponibili compresa la banda 20 mancante su molti terminali destinati al mercato cinese. Entrambe le SIM possono sfruttare il 4G contemporaneamente. Xiaomi ha anche annunciato l'arrivo di una variante di Mi MIX 3 con a bordo il nuovissimo Snapdragon 855 di Qualcomm ed il modem Snapdragon X50 per la compatibilità con le reti 5G. Insomma non manca proprio nulla.
Dal punto di vista delle caratteristiche tecniche Mi MIX 3 non è diverso da molti altri top di gamma annunciati e da noi testati nel corso del 2018. Questo viene anche confermato dai punteggi ottenuti nei test benchmark:
Xiaomi Mi MIX 3: test benchmark
3DMark Sling Shot Extreme | 3DMark Sling Shot Vulkan | 3DMark Sling Shot | 3DMark Ice Storm Extreme | Geekbench 4 (Single/Multi) | PassMark Memory | PassMark Disk | |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Xiaomi Mi MIX 3 | 4548 | 3624 | 6231 | 64974 | 2423/9032 | 11947 | 67959 |
Huawei Mate 20 Pro | 3564 | 3335 | 2648 | 37330 | 3326/9726 | 31071 | 75478 |
OnePlus 6T | 4702 | 3861 | 6388 | 64753 | 2396/8981 | 12364 | 75065 |
Samsung Galaxy S9+ | 3304 | 3021 | 3966 | 38701 | 3771/8923 | 24164 | 67765 |
Google Pixel 3 XL | 4079 | 3333 | 5247 | 35526 | 2350/8333 | 7540 | 69870 |
Tuttavia lo smartphone risulta estremamente veloce, gli unici due smartphone che "a pelle" sono risultati altrettanto veloci tra quelli da me testati sono OnePlus 6/6T e Huawei Mate 20 Pro (di cui ho provato la versione Porsche Design e che monta un SoC Kirin 980 della generazione successiva). Il Pixel 3 XL che mi accompagna dal momento della sua presentazione è scattante anche grazie alla presenza di Android stock ma gli smartphone top di gamma Xiaomi (oltre ai due rivali sopra menzionati) risultano più scattanti, per quanto sia difficile da credere.
Questo dimostra ancora una volta come il software possa fare la differenza soprattutto al momento dell'apertura delle app, azione che nella MIUI 10 viene accelerata dall'AI. Non è chiaro come l'intelligenza artificiale manifesti la sua presenza in questo caso ma gli effetti ci sono e sono visibili ad occhio nudo.
Speaker deludenti ma audio potente in cuffia (via cavo)
Per quanto riguarda il comparto audio, Mi MIX 3 mi ha lasciato perplesso . Non è presente un jack da 3,5mm anche se è possibile collegare delle cuffie cablate tramite l'adattatore incluso nella confezione o direttamente alla USB di Tipo-C. Collegando delle cuffie cablate è possibile sfruttare appieno le potenzialità musicali del dispositivo tra cui un equalizzatore globale, dei preset realizzati per le cuffie dell'azienda e un volume follemente alto (ho dovuto limitarlo per paura di bruciare degli auricolari USB Tipo-C che ho utilizzato per la prova).
D'altro lato trovare queste funzioni non è semplice perché non si trovano nel menu relativo all'audio delle impostazioni ma in una categoria a parte "nascosta" nelle impostazioni avanzate. Inoltre nulla di quello che ho menzionato è abilitato se si utilizzano delle cuffie bluetooth. Chi utilizza delle cuffie wireless non ha bisogno di un equalizzatore secondo te, Xiaomi?
Per quanto riguarda gli speaker troviamo un unico altoparlante rivolto verso il basso a lato della porta per la ricarica, la capsula auricolare non è amplificata per l'audio stereo. Il volume dello speaker principale è buono ma non altissimo, la qualità è nella media ma il suono in uscita è piatto e manca decisamente di bassi.
Una fotocamera completa e divertente
La scocca posteriore presenta una coppia di fotocamere, stessi sensori di Mi 8, Mi8 Pro e Pocophone F1, che sono state valutate da DxO Mark con un punteggio totale di 108 punti e Xiaomi ne va così fiera da scriverlo ovunque.
Il sensore principale è un Sony IMX363 da 12 megapixel con lenti con apertura focale f/1.8 e PDAF Dual Pixel per una messa a fuoco rapida e precisa. Inoltre lo smartphone dispone di uno stabilizzatore ottico OIS a 4 assi su questa fotocamera. La fotocamera secondaria è un teleobiettivo con lunghezza focale doppia rispetto alla principale e sempre da 12 megapixel Samsung S5K3M3+.
Nella parte frontale, nascoste dallo slider, troviamo una fotocamera da 24 megapixel (Sony IMX576) accompagnata da un secondo sensore da 2 megapixel che aiuta il rilevamento della profondità per l'effetto bokeh non solo nelle foto ma anche nei video!
Il software Xiaomi è completo di moltissime modalità tra cui una manuale per gli appassionati, una modalità notturna simile a quella di Google e Huawei ed una modalità slow motion a 960fps in risoluzione FullHD (ovvero 1920x1080, fino ad ora solo Sony aveva raggiunto questo risultato). Ovviamente non mancano le modalità ritratto, i filtri bellezza e un uso quasi ossessivo della parola AI. Fortunatamente le funzioni relative all'intelligenza artificiale sono rapidamente attivabili o disattivabili senza dover entrare nelle impostazioni e questo permette di fare delle prove per verificarne gli effetti.
Interessante la possibilità (nella ROM Beta o nella custom ROM di Xiaomi.eu) di installare l'app Google Camera dei Pixel. La possibilità di sfruttare l'HDR+ e la modalità Night Sight dona allo smartphone una marcia in più!
Una durata migliore del previsto
Nonostante un peso ed uno spessore non proprio contenuti, Mi MIX 3 dispone di solo 3200mAh di batteria per arrivare a fine giornata. Fortunatamente è possibile ricaricarla in maniera sufficientemente rapida in caso di necessità grazie al caricatore da 18W oppure mantenere il livello di carica ad un livello sempre alto sfruttando il caricatore wireless da 10W che Xiaomi ci ha fatto il piacere di includere.
Nella vita di tutti i giorni devo ammettere che non ho potuto lamentarmi della durata di Mi MIX 3 , arrivando a sera sempre con più del 20% di batteria residua nelle giornate normali e portando a termine senza preoccupazioni le serate più lunghe fuori con gli amici. Questo è dovuto all'ottimo software di Xiaomi che riesce sempre a sorprendermi per il livello di ottimizzazione. D'altro canto mi sarebbe piaciuto trovare gli stessi 4000mAh di Pocophone F1.
È vero, per permettere alle app utili di non essere chiuse in background troppo aggressivamente è necessario giocare un po' con le impostazioni ma almeno è possibile scegliere come lo smartphone deve comportarsi e non si è obbligati a sottostare alle scelte imposte dalla casa produttrice. Sono inoltre presenti moltissime funzioni di risparmio energetico come la riduzione della risoluzione del display o una modalità estrema che però non ho mai sentito l'esigenza di attivare.
Xiaomi Mi MIX 3 – Specifiche tecniche
Impossibile da dimenticare
Mi MIX 3 non è perfetto. Manca un lettore di impronte integrato nel display o uno scanner del volto 3D ma molti altri flagship del 2018 sono nella stessa situazione. Il display non ha una risoluzione QHD ma la mancanza quasi totale di bordi, la mancanza del notch e l'ottima resa cromatica compensano.
La batteria non è delle più ampie viste su uno smartphone ma l'ottimizzazione di Xiaomi permette di arrivare a sera senza problemi anche grazie all'aiuto della ricarica senza fili. Le fotocamere non sono le migliori al mondo ma riescono a combattere (e superare) molti dei dispositivi top di gamma presentati lo scorso anno senza problemi, garantendo funzioni esclusive e scatti apprezzabili nella maggior parte delle situazioni.
Insomma Mi MIX 3 non è imbattibile se guardiamo alle singole specifiche ma è comunque uno dei dispositivi più completi da me provati e non lascia nulla al caso. Per il prezzo richiesto dall'azienda è un ottimo affare e non mi stancherò di consigliarlo a chi è alla ricerca di un flagship tutto schermo, potente, elegante e dal costo contenuto.
È il primo telefono che per ora è riuscito a mettere in discussione la presenza della mia SIM principale nel Pixel 3 XL che ho in tasca e questo, chi mi segue da un po' lo sa, vuole dire tantissimo.