VR e scansioni cerebrali: in tanti sapranno cosa vi passa per la testa
Realtà virtuale. Da qualche anno ormai se ne parla ma ancora la VR non è diventata realmente popolare. Le aziende sono ancora entusiaste di questa tecnologia e non manca tanto prima che indossare una visore VR diventi qualcosa di normale nella vita di tutti i giorni. La VR sta facendo breccia nel mondo del lavoro e dello shopping e l'introduzione della scansione del cervello non fa altro che renderla più attraente per aziende e ricercatori.
Non abbiamo saltato l'appuntamento con TechCrunch Disrupt a Berlino, la città natale di AndroidPIT, per tenere d'occhio le startup hi-tech più interessanti. La VR era presente, ma l'interesse generale intorno a questo mercato da parte degli investitori sembra non puntare più sull'home entertainment. Il suo utilizzo nel mondo del lavoro sembra essere più attraente.
Abbiamo visto come la VR stia rivoluzionando diversi campi come quello medico, ad esempio, e come stia guadagnando terreno nell'ingegneria e nell'industria pesante. Per farvi un esempio, il partner più comune delle aziende VR con le quali abbiamo parlato proviene da aziende automobilistiche che utilizzano la realtà virtuale per lo sviluppo del prodotto e per i test di guida.
Un altro uso popolare della VR è legato alle aziende di arredamento. Una casa o anche un intero quartiere può essere simulato in VR. Mi sono addentrato in alcune di queste case modello utilizzando i controller per posizionare i mobili o cambiare la carta da parati. È abbastanza facile immaginare come sempre più negozi utilizzeranno la VR per permettere ai potenziali acquirenti di inserire gli articoli nella loro lista dei desideri. Allo stesso modo gli sviluppatori edilizi potranno mostrare i propri concetti ai potenziali clienti.
La VR sarà molto utile per la formazione. Pensate ad esempio a quando si addestrano i soccorritori: si può simulare una situazione di pericolo in modo coinvolgente che mette alla prova le reazioni di eventuali persone coinvolte senza ferirle. Anche professioni meno pericolose possono fare affidarsi alla VR dato che i dispositivi diventano più accessibili e le simulazioni più dettagliate... ma manca un pezzo. Come si analizza l'efficacia di questo tipo di test?
Il futuro della raccolta dati: questo è il tuo cervello sulla VR
Ho parlato con The Parallel, un'azienda londinese che offre alle aziende soluzioni VR/AR/MR di vario tipo. Mi hanno come hanno combinato uno scanner cerebrale con un headset VR per raccogliere utili informazioni dalle esperienze VR.
Per come possa essere effettivamente utile, con le situazioni precedenti, considerate che una simulazione di un disastro, ad esempio, potrebbe mostrare in quali punti un potenziale vigile del fuoco ha avuto paura, era nervoso o tranquillo. Tale misurazione degli stati emotivi potrebbe utile anche nella terapia della VR.
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L'ho provato personalmente in uno scenario di ricerca commerciale. Parallax aveva sviluppato una simulazione di una vasta proprietà immobiliare in Bielorussia (uno dei loro punti di vendita è un grande team di sviluppo con sede a Minsk che può costruire rapidamente aree VR) per il check-out dei clienti. Indossando un HTC Vive e uno scanner cerebrale, ho iniziato ad esplorare la zona.
Non solo è molto utile per mostrare a potenziali acquirenti o investitori esattamente come sarà qualcosa in scala reale, ma ho avuto la possibilità di cambiare i colori e regolare i mobili come è tipico di questi scenari VR. La differenza è che lo scanner cerebrale ha registrato i miei stati d'animo, il tempo durante il quale ho osservato un oggetto, cosa mi ha colpito maggiormente e così via.
I dati sono stati esportati in una serie di grafici che sarebbero stati particolarmente utili per le aziende e i venditori, per non parlare dei ricercatori scientifici. In seguito ho ricevuto un'e-mail automatica pensata per un potenziale cliente indicandomi i tipi di stili e aree che avrebbero potuto interessarmi maggiormente.
Aspettatevi presto dei tour VR per targetizzare la ricerca di mercato. E sì, abbiamo incontrato aziende che si occupano anche di pubblicità VR.
Tolu, il rappresentante di The Parallel con cui ho parlato, è un entusiasta evangelista di VR ed è fiducioso che in futuro molti luoghi di lavoro adotteranno programmi di formazione VR per portare i dipendenti attraverso diversi scenari, specialmente quelli difficili o pericolosi, o quelli che hanno a che fare con design e spazio. Le cuffie VR diventeranno presto abbastanza accessibili da non essere utilizzate solo in situazioni estreme.
Questa combinazione di simulazione e scansione cerebrale potrebbe essere preziosa nelle terapie, nei test e per scoprire di più sulla mente umana, ma è facile immaginare situazioni scomode. Dopo tutto non tutti noi vorremmo che il nostro capo o una società all'interno delle nostre teste. Immaginate se partecipaste a delle conferenze VR e il vostro dipendente potesse capire quando non stavate prestando attenzione?!
Ora comincio a spaventarmi sul serio!