Tutto su Android: la guida completa per i principianti
Siete nuovi nel mondo Android? Abbiamo creato per voi una guida essenziale su Android che vi aiuterà a chiarirvi le idee sul sistema operativo del robottino verde, ciò che lo distingue dagli altri sistemi ed un glossario contenente tutti i termini tecnici più importanti!
Cos'è Android?
Android è un software di Google dedicato a smartphone, tablet ed altri dispositivi come automobili e televisori. Lanciato nel 2003, Android è ora il sistema operativo (OS) più polare al mondo. Fondamentalmente, questo sistema fa da tramite tra voi ed il vostro dispositivo. Per farvi un esempio, quando effettuate una chiamata, è Android a "comunicare" al vostro telefono di procedere con l'operazione. Funziona un po' come Windows sul pc.
Google condivide importanti aggiornamenti per il suo sistema operativo ogni anno, ma ne rilascia anche di minori, più frequenti e studiati per correggere bug e per rendere più sicuro il sistema.
Quali sono le origini di Android?
Android appartiene a Google dal 2015 (no, non è stato Google a dare i natali ad Android!). Il sistema operativo è basato sul kernel Linux - se avete degli amici che lavorano nell'IT ne avrete probabilmente sentito parlare. Sfrutta la struttura base di GNU/Linux, un tipo di sistema UNIX (sistema operativo portatile, multitasking e multiutente). Il kernel di Linux è uno degli esempi più importanti di software libero di cui è possibile sostenerne lo sviluppo e l'implementazione.
Qual è la differenza tra smartphone Android ed iPhone?
C'è una grossa differenza tra i dispositivi Android e gli iPhone ed è racchiusa principalmente nel sistema operativo iOS, integrato sui dispositivi firmati Apple.
Entrambi i sistemi funzionano allo stesso modo, con alcune piccole differenze. Entrambi permettono di lanciare le app, connettersi alle reti WIFI, scattare foto, inviare messaggi e tanto altro ancora, ma offrono look e possibilità diverse. Date un'occhiata al link di seguito per capire meglio cosa contraddistingue i due sistemi:
- Così Apple sfida Android N: con iOS 10!
- Android e iOS sempre più simili: i pro e i contro
Perchè Android non è uguale su tutti i dispositivi?
I brand produttori possono modificare Android per adattare il sistema operativo alla propria interfaccia. Samsung, Sony, Lenovo e gli altri brand fedeli al robottino verde possono apportare le modifiche che ritengono necessarie per trasformare Android ed il suo design.
Quali sono i vantaggi offerti da Android?
Un mondo di opzioni a vostra disposizione. Con Android è possibile scegliere tra centinaia di gadget e dispositivi a diverse fasce di prezzo, senza rinunciare a dispositivi innovativi e costosi. Android è poi altamente personalizzabile sia nelle funzioni che nel design.
Perchè tutte le versioni Android hanno il nome di un dolce?
Tutte le versioni Android hanno un nome in codice, la cui iniziale segue l'ordine alfabetico, che fa venire l'acquolina in bocca. La versione più chiacchierata del momento è Android N, di cui ancora non conosciamo il dolce nome e che verrà rivelata a breve. Fino ad ora abbiamo invece potuto assaporare Marshmallow, Lollipop, KitKat e Jelly Bean...
La leggenda narra che lo sviluppatore Android avesse ereditato questo nome in codice dai suoi ex-colleghi della Apple. Il suo amore per i dolci ha fatto sì che tutte le versioni del sistema operativo adottassero nomi di squisiti dessert. Google punta poi su un sistema che sia capace di rendere la vita dei suoi utenti più dolce, facile da usare e non problematico.
Cos'è il Google Play Store?
Il Google Play Store è il market dedicato alle app Android. Al suo interno troverete diversi tipi di applicazioni, giochi, libri, film, musica e dispositivi. Per effettuare un acquisto sul Play Store avrete bisogno di un account Gmail, ma non necessariamente di una carta di credito. Potrete infatti sfruttare metodi di pagamento alternativi:
Il Play Store, ahimè, non è perfetto e talvolta potrebbe presentare dei problemi. Ma non preoccupatevi perchè abbiamo per voi un articolo dedicato ai problemi più comuni riscontrati dagli utenti sul mercato di Google:
Glossario Android: i termini tecnici da conoscere
Prima di scoprire il significato dei termini tecnici più usati nel mondo Android vi voglio dare un piccolo consiglio: sfruttate la tabella di seguito o utilizzate la funzione Ctrl + F su Windows o Cmd + F su Mac per andare dritti al termine che volete conoscere. Si aprirà una casella di testo in alto a destra in cui potrete inserire la parola che vi interessa trovare all'interno del nostro glossario.
Android SDK: Android SDK (Software Development Kit, SDK) è, come suggerisce il nome, un toolkit che permette agli sviluppatori di testare le proprie applicazioni su diverse versioni di Android, emulandolo sul PC e tanto altro. L'SDK include gli strumenti necessari per connettersi e inviare comandi ADB e Fastboot. E' utile per gli utenti che desiderano personalizzare in profondità il loro dispositivo Android, installando custom rom e tanto altro.
Android stock: la versione stock di Android, ovvero l'interfaccia offerta da Google, senza fronzoli aggiunti, né applicazioni installate di default da parte dei brand. Gli smartphone Nexus sono famosi per garantire un'interfaccia Android stock, grazie alla quale riescono ad ottenere per primi tutti gli aggiornamenti di firmware (dato che non devono adattarsi a diverse interfaccie personalizzate).
Android Wear: Più che un termine tecnico si tratta di un intero sistema operativo creato da Google per funzionare sui dispositivi indossabili. Un intero universo di funzioni ed applicazioni sfruttabili sul piccolo schermo, che porterete al polso per avere le notifiche e i promemoria a portata di sguardo in qualsiasi momento. Per avere Android Wear, dovrete naturalmente acquistare uno smartwatch dotato di tale sistema operativo.
APK: deriva da Android Package ed è appunto il pacchetto contenente l’applicazione. Paragonato al mondo Windows, è come i file di installazione “*.exe” o “*.msi” che contengono il programma. Anche se non ce ne accorgiamo, quando installiamo un’app dal Play Store, prima viene scaricato l’APK in una posizione di sistema (raggiungibile solo col root) e poi viene installata automaticamente. Online potremo trovare un mondo di app diverse, tutte in formato APK da installare sul nostro dispositivo attivando l’opzione “Sorgenti sconosciute”; questa è una guida completa su come fare:
APN: la sigla sta per Access Point Name ed è ciò che permette la connessione del vostro smartphone alla rete offerta dal vostro operatore telefonico e ad internet. È necessario configurare al meglio gli APN per navigare in rete senza problemi tramite connessione dati.
ART: significa Android Runtime. Questa è la sostituzione del Dalvik. A differenza di quest'ultimo, ART migliora le prestazioni del dispositivo in quanto, per riassumere, converte il codice delle applicazioni quando vengono installate, una volta per tutte e non ad ogni loro avvio, come fa invece Dalvik. Questo è il concetto ahead of time (in anticipo) contro il concetto just in time.
Boot: il boot si riferisce alla fase di avvio di un dispositivo, prima che parta il sistema operativo o l’animazione iniziale. In questa fase il primo programma a partire è il Bootloader (che vedremo in seguito). Questo termine deriva dal detto inglese to lift oneself by one's own bootstrap, "tirarsi su per le fibbie degli stivali".
Boot Animation: l'animazione di boot è l'animazione iniziale che appare quando viene avviato un dispositivo Android. E’ possibile cambiare questa animazione.
Bootloader: è il primo programma a partire durante il boot, il quale decide se avviare il sistema operativo Android o se entrare in altre modalità come Recovery Mode, Download Mode (per Samsung), Fastboot Mode e ad altre meno conosciute. Normalmente il bootloader carica Android, ma potremo accedere alle altre modalità disponibili sul nostro dispositivo tramite comandi dal PC (adb, fastboot) o speciali combinazioni di tasti. Ciò che accomuna queste modalità è la possibilità di intervenire a livello avanzato con il nostro terminale, cambiando ROM, kernel, Recovery e tanto altro ancora.
Bootloop: se in seguito ad una modifica il nostro dispositivo si blocca sul boot animation all’accensione (senza quindi caricare Android), ci troviamo in un bootloop. Questo è il sintomo più comune di un soft-brick, ma non preoccupatevi! Utilizzando l’adb o una custom Recovery potremo risolvere il problema, come illustrato in questo articolo.
Brick: o hard-brick, è un termine usato per indicare quando un telefono viene danneggiato irrimediabilmente dopo una procedura di modding. Il termine mattone (brick) è usato proprio perché, quando lo smartphone non funziona più, sembra un mattone: rettangolare e con le stesse funzioni. Da non confondere il tragico hard-brick (chiamato anche dead-brick) con il più trattabile soft-brick, il quale ci permette ancora di entrare nella Recovery o in Download Mode per risolvere il problema.
Cache: si parla di cache di solito solamente quando la si deve svuotare. Ma in che senso svuotare la cache e a che pro? Si tratta in poche parole della memoria temporanea dello smartphone, in cui vengono memorizzati i dati recenti per poterli recuperare velocemente. La cache ci interessa fondamentalmente quando si verificano errori nelle applicazioni, che possono spesso essere risolti semplicemente svuotandola ed eliminando file compromessi.
Custom Recovery: sono delle Recovery personalizzate che offrono molte più opzioni rispetto a quella stock, presente in ogni dispositivo Android. Oltre alle funzioni base per aggiornare il firmware ufficiale e resettare il dispositivo, le custom Recovery permettono di effettuare backup completi (NANDroid), flashare qualsiasi ROM o Mod compatibile con il nostro dispositivo e tante altre opzioni. La più famosa è ClockworkMod Recovery (CWM), ma ne esistono altre come Team Win Recovery Project (TWRP), 4EXT e Amon Ra Recovery.
Dalvik: è una macchina virtuale propria del sistema operativo Android. Permette di eseguire più applicazioni contemporaneamente sui nostri dispositivi, gestendo il multi-tasking. Lo scopo principale della Dalvik è quello di consentire l'esecuzione della stessa applicazione su dispositivi diversi, per riassumere, converte il codice dell'applicazione in un codice compatibile con il dispositivo in questione (smartphone o tablet Android) a seconda delle sue specifiche. La macchina virtuale Java funziona nello stesso modo. Dalvik verrà gradualmente sostituita dall'ART.
Download Mode: la modalità di Download consente, come suggerisce il nome, di installare file su uno smartphone Android dal computer. E’ usato per flashare ROM, Recovery, ed altro. Questa modalità è disponibile solo per dispositivi Samsung ed è accessibile tramite una combinazione di tasti o tramite un comando adb dal computer. Da citare l’esistenza di particolari chiavette chiamate USB JIG che permettono di entrare in Download Mode anche da telefono con soft-brick gravi.
Driver: niente di scientificamente complicato, i driver sono i file che rendono possibili la connessione tra lo smartphone ed il computer e di solito si installano automaticamente collegando il dispositivo alla porta USB del PC.
Extreme Phone Pinching: la nuova moda del momento. Ve la sconsigliamo altamente, ma nel caso voleste provarla, non si tratta che di immortalarvi mentre tenete un angolo dello smartphone stretto tra l'indice ed il pollice e lo fate penzolare nel vuoto. Più in alto vi troverete e più costoso sarà lo smartphone, più sarete cool...o pazzi.
Fastboot: è uno strumento con cui possiamo inviare comandi a un dispositivo, un po’ come adb, ma in modalità Fastboot. E’ possibile accedere a questa modalità una volta entrati nel Bootloader Mode (cosa non possibile per i dispositivi Samsung, che invece hanno il Download Mode) o tramite una combinazione di tasti. Grazie a questi comandi potremo sbloccare il bootloader, flashare ROM, Recovery, e tanto altro.
Firmware: non è altro che il software installato sul vostro Android. Tramite il firmware il vostro smartphone è in grado di seguire tutta una serie di istruzioni, dall'avvio fino all'interazione con altri componenti. Google aggiorna regolarmente il firmware Android, offrendo con ogni nuovo aggiornamento, funzioni o stabilizzazioni di sistema in più.
Adobe Flash Player: consente di riprodurre film o video su Internet. E’ stato rimosso da Google dalla versione di Android Jelly Bean 4.1 in poi, per ridurre il rischio di attacchi malware. Tuttavia è ancora possibile utilizzarlo scaricando online l’apk di Flash Player ed installarlo attivando le origini sconosciute. Non dovrete però utilizzare Chrome come browser, in quanto non è compatibile con la visualizzazione flash; basterà usare il browser stock (sempre che non sia basato su Chrome) o scaricarne un altro come Mozilla o Dolphin.
Flash/Flashare: “Flashare" è un termine improprio che viene utilizzato per indicare “l’installazione” di ROM, Recovery ed altro. Dato che questa “istallazione” consiste in una procedura di cancellazione e sostituzione su una memoria di tipo flash, si è deciso di usare questo termine. E’ possibile flashare tramite la console di un computer (usando l’adb) o da un programma specifico come Odin per i Samsung. Si può anche flashare direttamente da una custom Recovery, o comunque da app che la sfruttano come ROM Manager.
HDMI: High-Definition Multimedia Interface, e quindi? Si tratta di un'interfaccia utilizzata per trasferire dati video non compressi e dati audio digitali, tramite un dispositivo compatibile. Chromecast, ad esempio, sfrutta una presa HDMI per connettersi alla TV e mostrare i contenuti multimediali in streaming.
HDR: non è un virus, ma una modalità introdotta nelle fotocamere degli smartphone ormai da qualche anno. Attivando questa funzione, la fotocamera scatterà tre immagini contemporaneamente, con tre esposizioni diverse, e sceglierà la foto migliore da mostrarvi. Utile nei dispositivi come il Nexus 5 in cui gli scatti in modalità normale non sono proprio il massimo.
Kernel: detto nel modo più semplice possibile, il kernel è ciòche permette ad Android di comunicare con i componenti hardware del dispositivo (WIFI, schermo, CPU, …). Non può mancare il kernel all'interno di un sistema operativo, altrimenti lo smartphone non potrebbe funzionare correttamente.
Kies: se avete uno smartphone Samsung, questo programma potrebbe aprirvi un mondo del quale non potrete più fare a meno. Grazie a Kies, che potrete scaricare gratuitamente dal web, avrete modo di interagire con il vostro Samsung dal PC, effettuando backup, salvando i vostri file multimediali, sincronizzando i contatti e molto altro.
Knock-on / Knock code: con il G2, LG ha introdotto una funzione davvero interessante chiamata Knock-on, che permette di attivare il display dello smartphone toccandolo due volte. Ma allora cos'è il Knock code? Si tratta di un'evoluzione del Knock-on, che permette di impostare un codice di "tocchi" personalizzato che permette di sbloccare lo schermo. Niente di troppo diverso da un pin di sblocco!
Launcher: il launcher è ciò che vedete sul display del vostro smartphone. L'homepage, l'app drawer, il menu dedicato alle notifiche, tutto ciò con cui potete interagire. La cosa bella del launcher è che può essere sostituito. Non vi piace il menu delle app a scorrimento verticale degli HTC? Scaricate uno dei migliori launcher gratuiti dal Play Store e cambiate completamente look alla vostra interfaccia grafica.
MHL: Mobile High-Definition Link, si traduce in uno standard che permette ai dispositivi dotati di porta USB di disporre di un'uscita video tramite un adattatore. In sostanza tramite un adattatore MHL, potrete convertire l'attacco microUSB in un attacco HDMI e trasferire dati video.
Mod: per Mod si intende qualsiasi modifica software che si può flashare su un dispositivo e che offre una o più funzioni che non erano presenti in origine. Si va dalle custom ROM, contenenti un Android personalizzato con diverse Mod, a file che permettono di integrare su un dispositivo delle caratteristiche proprie di un altro dispositivo.
NFC: o Near Field Communication (comunicazioni ravvicinate) è un chip all’interno di alcuni dispositivi in grado di scambiare dati con un altro chip dello stesso tipo. Dato il poco spazio occupato da questa tecnologia possiamo trovare NFC dentro smartphone, smartwatch, altri dispositivi elettronici, ma anche semplici adesivi contenenti ad esempio il prezzo o altre informazioni. Per questo motivo le funzioni possono essere molteplici, da sblocchi intelligenti a pagamenti nei negozi.
OTA: questo acronimo sta per "over the air" e si riferisce ad un tipo di aggiornamento di firmware, quello più comune. Se il vostro Android riceve una notifica dal centro aggiornamenti per invitarvi a scaricare la nuova e migliorata versione di firmware, vi trovate di fronte ad un aggiornamento via OTA, ovvero automatico.
OTG: l’USB OTG (On-The-Go) è uno standard che consente di collegare diversi dispositivi USB ai nostri smartphone Android. Lo standard OTG sostituisce lo standard master/slave USB e permette ai dispositivi di interagire con il sistema, in altre parole, uno smartphone con OTG può essere utilizzato con una tastiera e un mouse oppure leggere una pen drive come dal PC.
Overclock: un termine decisamente meno utilizzato del solito o perlomeno conosciuto solamente da utenti più esperti. Ogni processore Android ha una certa frequenza di clock, che se aumentata, permette di svolgere più operazioni contemporaneamente. Effettuare un overclock vuol dire aumentare la frequenza del processore oltre il limite dichiarato.
RAM: l’acronimo RAM sta per Random Access Memory, ovvero memoria ad accesso casuale. Con casuale si intende che a prescindere da dove si trovi un’informazione, ci vuole lo stesso, brevissimo, tempo a raggiungerla.
Recovery: è un’ambiente di esecuzione indipendente dal sistema operativo Android, situato in un’altra partizione della memoria interna. Questa separazione permette di accedervi anche se il sistema principale è danneggiato (soft-brick), offrendo all’utente un insieme di strumenti per riparare il dispositivo. Per questo motivo è presente una versione “base” in qualsiasi dispositivo Android. Flashando una custom Recovery sarà possibile usufruire di molte più opzioni (vedi: Custom Recovery). Per accedere alla Recovery e alle sue funzioni è necessario entrare in Recovery Mode o usare determinate applicazioni.
Recovery Mode: è una modalità con la quale potremo sfruttare le opzioni della Recovery, stock o custom che sia. E’ possibile accedervi tramite una combinazione di tasti, dal computer con adb o tramite applicazioni con funzioni di riavvio avanzato.
Reset: scommetto che anche i meno esperti hanno una vaga idea di cosa voglia dire questo termine. Si può resettare qualsiasi apparecchio elettronico, si tratta infatti di una funzione indispensabile. Effettuare un reset dello smartphone vuol dire riportarlo alle condizioni iniziali, quelle di fabbrica, e dunque cancellare tutti i dati salvati in precedenza.
ROM: è un'immagine di sistema di un dispositivo. Contiene il sistema operativo - in questo caso Android, le applicazioni e tutto quello che li accompagna (come può essere ad esempio un PDF con il manuale del dispositivo, o degli sfondi personalizzati, ...). Le ROM stock sono le ROM fornite dal produttore del dispositivo, e sono in genere personalizzate da quest'ultimo rispetto ad Android "vanilla", ovvero la versione di Android "base" che si ha compilando i sorgenti del sistema operativo. In rete esistono diverse ROM personalizzate, chiamate custom ROM o ROM cucinate, contenenti diverse funzionalità avanzate che spesso nemmeno Samsung, HTC o altri produttori hanno inserito. Le più famose sono quelle realizzate da CyanogenMod, MIUI, Paranoid Android e AOKP.
Root: deriva dal mondo Unix/Linux ed indica l’utente dotato di massimi permessi per la gestione del sistema, quello che per il mondo Windows è chiamato Administrator. Serve a modificare parametri e file di sistema, altrimenti inaccessibili: disinstallare app predefinite, fare backup totali su sd, eseguire over clock del processore, usare app speciali come firewall e tanto altro. In questo articolo abbiamo raccolto i migliori metodi di root universali, per ottenere i privilegi in un click tramite software per PC o applicazioni.
Wipe: con un wipe vengono infatti ripulite le partizioni della memoria interna. Ciò significa che tramite questa procedura si perdono le app scaricate sullo smartphone, i dati personali e le varie impostazioni personalizzate. Insomma un altro originale modo per dire reset.
Pian piano aggiorneremo il nostro articolo inserendo nuovi termini tecnici che potrebbero esservi utili nel mondo Android. Quale latro termini vorreste trovare nella lista?
Io vorrei sapere se è possibile tornare ad Android 7 su xaomi mi a1 perché mi si è aggiornato android 8 appena l'ho avviato.
Android tutta la vita. Ottimo articolo.
bella