Spotify o YouTube Music: chi scegliereste tra lo specialista e il tuttofare?
YouTube Music è sbarcato in Europa e sta già conquistando la sua piccola fetta di mercato. Ma come si rapporta al più diffuso e conosciuto Spotify? Quale servizio di streaming musicale dovreste scegliere? La risposta nel nostro articolo.
Scegliere il miglior servizio di streaming musicale non è affatto facile. Ognuno di essi ha i propri pro e contro ed è proprio su questi aspetti che mi voglio concentrare confrontando YouTube Music e Spotify. Entrambi i servizi dispongono di un web player ma per questo confronto ci concentreremo sulle funzionalità delle app per smartphone e tablet.
Riusciranno le esclusive a conquistarvi?
L'aspetto fondamentale di ogni servizio musicale che si rispetti è... la musica ovviamente! Un servizio di streaming musicale può essere economico, può disporre di un'applicazione perfetta e di moltissime funzioni uniche ma se non è in grado di soddisfare i bisogni musicali degli utenti non ha futuro.
Per quanto riguarda i classici contenuti musicali, artisti e album sia Spotify che YouTube Music dispongono di vastissimi cataloghi e di certo sarà difficile non trovare qualcosa di piacevole da ascoltare su entrambe le piattaforme. Ciò che però avvantaggia YouTube Music, almeno su questo aspetto, è la presenza di contenuti esclusivi come concerti, live e remix non disponibili su nessun'altra piattaforma al mondo. È vero, anche Spotify organizza eventi e concerti che poi rende disponibili all'ascolto, ma il numero delle esclusive non è paragonabile alla vastità dei contenuti degli utenti su YouTube.
Perdersi le nuove hit è praticamente impossibile
Ciò che Google riesce a implementare in maniera più efficace rispetto a Spotify è il sistema di ricerca. Su YouTube Music è possibile filtrare i risultati per brano, album, artista, playlist direttamente con un tocco sui pulsanti dedicati sotto la barra di ricerca. Spotify presenta i risultati divisi per queste stesse categorie ma non è possibile filtrarli, bisogna scorrere la lista e spulciare tra i vari contenuti presentati in gruppi.
Ciò che apprezzo maggiormente in Spotify rispetto alla controparte made by Google è la presenza di playlist personalizzate in base all'umore, argomenti specifici, clima, film, serie TV e chi più ne ha più ne metta. La collezione di playlist a tema di Spotify è al momento di livello superiore a quella di YouTube Music. Il servizio Google dalla sua ha le playlist generate dagli utenti ma non posso dire che queste siano effettivamente migliori o maggiori delle playlist degli utenti Spotify.
- 5 playlist (+1 bonus) per l'autunno da scoprire su Spotify
Entrambi i servizi dispongono di una funzione chiamata Radio. È possibile iniziare la riproduzione di una radio partendo da un'artista, un album o una canzone e sia YouTube Music che Spotify saranno in grado di creare delle playlist con diversi artisti senza allontanarsi troppo dal tema di partenza.
Allo stesso modo, tutti e due i servizi di streaming dispongono di una pagina dedicata alla scoperta di nuovi contenuti. Spotify chiama la sua scheda Naviga mentre YouTube Music la chiama Hotlist. La prima presenta in alto una lista di playlist che ritiene adatte al momento in orizzontale e una lista verticale di argomenti, generi o stati d'animo. Hotlist è una raccolta degli album o dei brani di tendenza in tutto il mondo. Due modi diversi di presentare nuovi contenuti ugualmente validi, la preferenza per uno rispetto all'altro è puramente soggettiva.
Limiti diversi a prezzi diversi
Youtube si fa Premium, non solo per la musica
È possibile ascoltare YouTube Music Premium pagando un prezzo di 9,99 euro al mese. Questo pacchetto da accesso a tutta la musica di cui avete bisogno senza pubblicità, scaricabile offline e riproducibile in background (la musica non si fermerà se cambiate app o spegnete lo schermo dello smartphone). Utilizzando questo tipo di account premium è anche possibile scegliere se visualizzare il video del brano scelto (se disponibile) oppure solo la classica copertina.
Esiste una versione gratuita senza limiti (chiamata semplicemente YouTube Music) che permette di ascoltare qualsiasi brano desideriate. Dovrete però fare i conti con la pubblicità e non avrete accesso alla riproduzione in background, il che rende l'app praticamente inutile siccome dovrete mantenere lo schermo dello smartphone acceso per tutta la durata dell'ascolto.
Il pacchetto che però mi sento di consigliare per questo sevizio si chiama YouTube Premium (senza l'appellativo Music) dal costo di 11,99 euro al mese. Per soli 2 euro al mese in più (☕☕) potrete accedere a tutte le funzioni di YouTube Music Premium ma rimuoverete le pubblicità anche dal classico YouTube oltre a poter riprodurre i video in background e scaricarli per la visione offline. Dei vantaggi niente male e utilizzando l'app di YouTube su Android Oreo o successivi potrete utilizzare anche la modalità Picture in Picture.
Spotify è il re dei servizi gratuiti
Spotify risulta decisamente più utile del suo avversario nella versione gratuita. È possibile riprodurre la musica in background e si verrà interrotti solamente da degli annunci pubblicitari di tanto in tanto. Non potrete decidere di ascoltare brani specifici se non in playlist selezionate da Spotify, sarete forzati a riprodurre casualmente album e playlist e potrete saltare al brano successivo solo un numero limitato di volte ogni ora. Inoltre Spotify Free permette l'ascolto della vostra musica preferita all'estero solo per 14 giorni.
Troppi aspetti negativi? Dipende! Sisponendo delle proprie playlist personali, di quelle generate da Spotify e dagli utenti è possibile utilizzare il servizio in versione gratuita senza problemi e la limitazione di non poter scegliere il brano specifico non pesa così tanto: suvvia, non ditemi che non avete mai utilizzato la riproduzione casuale?! Io uso solo quella!
Spotify Premium, dal costo di 9,99 al mese (al netto di promozioni speciali che l'azienda spesso propone), vi offre la possibilità di ascoltare qualsiasi brano desideriate e ne permette il download per l'ascolto offline.
Non esiste una risposta a tutto
Se siete alla ricerca di un servizio gratuito e siete preparati a sopravvivere alla pubblicità non c'è dubbio che Spotify offra un prodotto più allettante. Non poter spegnere lo schermo dello smartphone utilizzando YouTube Music per me è grosso problema.
La storia si capovolge quando la scelta deve ricadere su un servizio Premium. Il vantaggio di poter liberarsi della pubblicità anche sul classico YouTube per soli 2 euro in più è un bonus non indifferente e gli utilizzatori più assidui del servizio di streaming video di Google dovrebbero quindi farci un pensiero.
Entrambe le piattaforme di streaming sono molto valide e presentano vantaggi e svantaggi diversi
Ciò non significa che gli utenti Spotify Premium debbano correre a disdire subito il proprio abbonamento per passare al nuovo arrivato. Spotify è una delle piattaforme più complete in assoluto e se il vostro focus è principalmente sulla musica dovrebbe essere il servizio più adatto. Se però il vostro interesse riguarda i contenuti audiovisivi, Spotify non ha speranze.
Utilizzate uno dei due servizi? Gratuito o Premium? Come vi trovate? Discutiamone nei commenti!
Io li ho provati entrambi. Devo dire che all'inizio ero restio ad utilizzare YouTube premium, mentre mi sono dovuto ricredere, lo trovo migliore anche se, solo di inerzie a spotify
Io per semplice abitudine uso Spotify. Dal Web player di Chrome e come app sul mio Honor 8 Pro. Finora mi trovo veramente bene. Youtube Music alla fine, tolto il servizio video, riprende a grandi linee proprio Spotify. Una cosa che di YM che non sopporto è il non background della musica che ascolti, che bisogna pagare appunto il servizio premium.
Io li uso entrambi perchè sto provando per 3 mesi youtube premium