Spotify: ban a vita per gli account che utilizzano Adblock
Il blocco degli annunci pubblicitari è la rovina di molte aziende e servizi online che si affidano alla pubblicità per generare entrate. Spotify non fa eccezione e, secondo Techspot, l'azienda ha aggiornato i suoi termini di servizio affermando che "aggirare o bloccare gli annunci pubblicitari presenti all'interno del servizio comporterà l'immediata chiusura o la sospensione dell'account Spotify".
La piattaforma di streaming musicale offre sia un servizio premium senza pubblicità al costo di 9,99 euro al mese, sia uno gratuito con la presenza di annunci e banner pubblicitari. Già lo scorso anno, Spotify ha scoperto e bannato oltre 2 milioni di utenti che accedevano gratuitamente a tutti i servizi Premium attraverso applicazioni di terze parti.
In un primo momento, l'azienda si è limitata ad inviare e-mail in cui avvisava gli utenti che se avessero continuato ad utilizzare tali applicazioni, il loro account sarebbe stato bannato. In seguito, lo avrebbero potuto riattivare tornando ad utilizzare l'applicazione ufficiale iscrivendosi alla piattaforma Premium.
Tuttavia, stavolta non sarà più così. Gli account degli utenti più "furbi" saranno definitivamente cancellati senza preavviso. Queste misure più severe saranno messe in atto nonostante il 90% dei ricavi di Spotify sia generato da abbonamenti Premium. La strategia è dunque quella di cercare di convertire più utenti possibili in clienti paganti.
- È deciso: Spotify vuole creare i suoi podcast originali
I termini di servizio aggiornati entreranno in vigore dal 1 marzo 2019. Di conseguenza, se continuerete ad utilizzare il servizio di streaming musicale dopo tale data, Spotify presumerà che li abbiate accettati tacitamente.
Siete d'accordo con la nuova strategia di Spotify? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti.
Fonte: Techspot
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