Sony Xperia XZ Premium recensione: hardware impressionante con qualche pecca
Sony non prevede solamente la divisione mobile dal momento che il brand, oltre a smartphone, produce anche televisori, tecnologie per display, processori di segnali e, soprattutto, obiettivi e processori per fotocamere di tutti i tipi. Il nuovo Sony Xperia XZ Premium è il surrogato tecnologico di tutte queste aree racchiuse all'interno del brand giapponese. Ma questo device è veramente il non plus ultra degli smartphone in termini di contenuti 4K, audio Hi-Res e video Super Slow Motion? Per scoprirlo andate avanti con la lettura.
Pro
- Ben rifinito
- Video in Slow Motion fino a 960 fps
- Ottime prestazioni
- Buona fotocamera
Contro
- Design
- Software da migliorare
- Contenuti mancanti
Sony Xperia XZ Premium – Uscita e prezzo
Il Sony Xperia XZ Premium è stato presentato nel corso dell'MWC17 e, a partire dal 1° giugno, è disponibile in Italia al prezzo di 769 euro.
Se il prezzo rientra nelle vostre previsioni di spesa potrete scegliere tra diverse sfumature di colore: lo scintillante Luminous chrome, il più femminile Bronze Pink e l'intenso Deepsea black. Se il Sony Xperia XZ Premium è troppo grande, abbagliante e costoso ma non volete rinunciare al Super Slow Motion e al sensore Exmor RS, allora potrete virare sull'Xperia XZs. Questo smartphone offre la stessa tecnologia per il comparto fotografico ma è più piccolo, più riservato e costa leggermente meno (540 euro su Amazon, prezzo iniziale di 649 euro).
Sony Xperia XZ Premium – Design e assemblaggio
Ci son ancora pochi brand, come quelli delle auto, dei frigoriferi e dei soft drink, che rispettano il design tipico, stereotipato di alcuni prodotti. La Porsche 911, la VW Golf, la bottiglia di Coca-Cola o ancora i frigoriferi retrò prodotti da Smeg sono degli esempi. OmniBalance rispetta le caratteristiche di un tempo e se da una parte questo design potrebbero entrare tra le icone dell'Olimpo, dall'altra l'aspetto troppo classico potrebbe essere messo in discussione perché noioso. Ma bisogna comunque dare il mertio a Sony di essere un brand assolutamente perseverante.
Invece di introdurre un design senza bordi oppure un copro ultramoderno molto sottile, il brand giapponese ha scelto di essere fedele alle linee di OmniBalance. Solo nei prossimi mesi sapremo se Sony ha scelto la strategia vincente oppure ha urtato i nervi degli utenti.
Dal momento che il look Sony OmniBalance lo conosciamo già, l'Xperia XZ Premium ha qualcos'altro che richiama l'attenzione: una colorazione luccinate e altamente riflettente (Luminous chrome) che non passerà inosservata. Le sfumature Deepsea black and Bronze pink sono invece leggermente più discrete, seppure comunque si notino.
Per avere un aspetto impeccabile vi avverto però che dovrete pulire spesso le superfici del device dalle tracce lasciate dalle ditate che si accumulano con facilità.
Tenere in mano il device è una vera goduria, almeno all'inizio. I bordi in plastica sono stondati e fanno sì che la presa sia confortevole. Purtroppo, però, questa sensazione non dura a lungo: il peso di circa 200 grammi aggiunto al vetro scivoloso che ricopre la parte posteriore e le enormi dimensioni del device si fanno senitre presto. Dal momento che sia il bordo superiore che quello inferiore hanno degli angoli ben limati non passerà molto tempo prima che le vostre dita vi facciano male. Dopo tutto, però, bisogna tenere in considerazione che, nel caso scegliate la versione Chrome, Sony offre un gadget aggiuntivo sempre a portata di mano: basta poggiare il device su una superficie piana ed avrete uno specchio pronto all'uso.
Ci sono delle novità per quanto riguarda il lettore d'impronte digitali: invece di trovarsi frontalmente o posteriormente, è stato integrato, come anche nelle generazioni precedenti, nel tasto di accensione posto lateralmente. Ma c'è un'eccezione: i modelli americani non prevedono il lettore. Perché? Sony ha giustificato la mossa, che non sembra così perspicace, dicendo che questa è una decisione specifica per quel tipo di mercato.
Grazie al Gorilla Glass 5 posto sia davanti che dietro, l'Xperia XZ Premium è ben protetto per resistere a cadute e graffi. L'uso del Gorilla Glass nella parte posteriore, al contrario di quanto accade sul Galaxy S8 o sulla versione americana del G6, purtroppo non integra anche la funzione di ricarica wireless.
Il rapporto corpo-display è basso rispetto agli altri flagship presenti sul mercato (68%) ma bisogna anche aggiungere che Sony è l'unico produttore ad aver installato un display con risoluzione in 4K e supporto HDR. Nella prossima sezione analizzeremo se questo sia un reale vantaggio rispetto alla concorrenza.
Sony Xperia XZ Premium – Display
Sony, in quanto a display, ha messo in campo tutta la propria tecnologia. Il brand giapponese ha migliorato i propri schermi con pannelli in risoluzione 4K e supporto HDR introducendo una qualità maggiore come fatto con le tv Bravia. La strategia è quella di estendere le conoscenze specifiche della divisione TV di Sony a tutti i settori del brand, tra cui anche quello della telefonia.
Ma non è la prima volta che Sony equipaggia un device con un display 4K: il precursore era stato l'Xperia Z5 Premium ma in quel caso le limitazioni della risoluzione 4K erano visibili perché funzionava solamente con la galleria in house e con l'app dei video.
Questa limitazione, oggigiorno, si può però aggirare più facilmente grazie alle app di terze parti che possono sfruttare una risoluzione più elevata perché, ovviamente, va da sé che un display HDR richieda materiale HDR. YouTube, Netflix e Amazon Prime già offrono video in HDR.
Per spremere al massimo questa tecnologia Sony deve naturalmente puntare molto sugli sviluppatori di app. Avere una varietà di contenuti in 4K non è così facile per cercare di accontentare i gusti di tutti i clienti. Solamente il tempo ci dirà se Sony, come fatto già con Sony Pictures e Sony PlayStation, riuscirà ad avere abbastanza materiale in alta risoluzione da far visualizzare sull'Xperia XZ Premium.
Nella vita di tutti i giorni, purtroppo, non si potrà godere al massimo della risoluzione massima (2160 x 3840 pixel e 801 ppi). Le immagini sono precise ma la luminosità è un po' bassa. Impostandola al massimo il display, sotto la luce diretta del sole, non è leggibile. Su questo punto l'HTC U11, il Samsung Galaxy S8, l'LG G6 e il Huawei P10 Plus sono superiori senza alcun dubbio. Se virate per la colorazione Chrome nel caso la giornata sia molto soleggiata, potrete avere anche un probelma di... abbaglio!
Sony Xperia XZ Premium – Software
Il tallone d'Achille di tutti i prodotti Sony rimane ancora il comparto software. Ad un primo sguardo questa debolezza non salta subito all'occhio ma andando più a fondo ve ne rendere conto, le rughe sulla fronte spunteranno fuori!
Il device, comunque, arriva by default con Android 7.1.1 Nougat integrato (prima volta per un terminale Sony) adattato all'interfaccia Xperia UI. L'Xperia XZ Premium arrivato in redazione prevede diverse app preinstallate tra cui, naturalmente, quelle proprietarie del brand come foto, video, PlayStation Network e Lifelog. Alcune di queste app Sony possono essere disinstallate ma la maggior parte solamente disattivate. Anche altre app di terze parti, come AVG Protection e l'app di Amazon, non possono essere rimosse totalmente dal device.
Il software usato per il Sony Xperia XZ Premium è proprio quello che ci si aspetta dal brand. Purtroppo questo significa che sono presenti i soliti problemi del brand. Perché il tasto di accensione, con un doppio tocco, lancia l'app della fotocamera se è già previsto un tasto fisico predisposto per questa funzione? Perché le impostazioni audio per le cuffie e gli altoparlanti devono essere separate dalle impostazioni? Perché non è stato installato un equalizzatore audio tra le relative impostazioni? Senza contare che il software della fotocamera Sony è disseminato di feature strane e organizzate in maniera priva di logica: la funzione video in 4K è nascosta tra varie feature della modalità manuale; le impostazioni ISO sono separate da quelle del bilanciamento dei bianchi, della velocità di scatto e dell'esposizione. Perché?
Sony Xperia XZ Premium – Prestazioni
Sotto la scocca il Sony Xperia XZ Premium nasconde l'ultimo processore Qualcomm, lo Snapdragon 835 che si trova nel Galaxy S8, nell'HTC U11, nello Xiaomi Mi 6 e nel futuro OnePlus 5. Come accade anche per gli altri device, anche l'Xperia XZ Premium raggiunge dei buoni numeri esplicati nella tabella sottostante.
Sony Xperia XZ Premium nei test di benchmark
Sony Xperia XZ Premium | Samsung Galaxy S8 | HTC U11 | Huawei Mate 9 | |
---|---|---|---|---|
3DMark SlingShot ES 3.1 | 3246 | 3174 | 3560 | 2293 |
3DMark SlingShot ES 3.0 | 3697 | 3217 | 4129 | 2724 |
3DMark Ice Storm Unlimited | 40286 | 27330 | 40034 | 27516 |
Geekbench Single Core | 1898 | 1983 | 1906 | 1843 |
Geekbench Multi Core | 6294 | 6402 | 6454 | 5840 |
PCMark Work Performance | 6338 | 6135 | 6787 | 6350 |
PCMark Storage | 4989 | 4644 | - | 7340 |
Google Octane 2.0 | 11086 | 9775 | 11928 | 8807 |
Dal momento che le case produttrici di smartphone, ultimamente, incappano spesso in critiche per la quantità di memoria interna fornita, abbiamo deciso di prestare particolare attenzione a questo aspetto dell'Xperia XZ Premium. Sony, nel pubblicizzare questo smartphone, parla sempre di 64GB di memoria interna ma, per non avere dubbi, abbiamo chiesto quale versione dell'Xperia XZ Premium fosse prevista. La risposta è stata la seguente:
Quale versione e quale software integri esattamente, secondo noi, non è così importante dal momento che le performance del dispositivo dipendono dall'intero sistema e non dalle singoli componenti
Sicuramente non noterete la differenza tra una UFS 2.0 o una UFS 2.1 se l'intero pacchetto software del device è combinato bene in tutte le sue parti. Nel caso del nostro test, secondo quanto si vede dai punteggi di Androbench con una UFS 2.1, lo XZ Premium non ha fatto spuntare un abbassamento delle proprie prestazioni.
Un importante componente dello Snapdragon 835, che spesso viene trascurato, è il modem LTE. Con questo nuovo modem LTE Qualcomm X16 si può arrivare a scaricare ad una velocità di 1GB/s grazie alla modulazione ad alta densità fino a 256 QAM e all'antenna 4xMIMO. Ma per usufruire di ciò dovrete prima accertarvi che il vostro operatore predisponga tariffe disegnate per offrire questa connessione. Su questo punto lo XZ Premium è un avanguardista.
Nell'uso quotidiano questo è uno smartphone veloce che non dà preoccupazioni. Anche i problemi riscontrati in passato, come quello del surriscaldamento soprattutto quando si registrava in 4K, sono stati aggiustati. Questo grazie al fatto che il device è equipaggiato da un dispersore a tre strati che redistribuisce equamente il calore. Il problema più importante dello Z5 Premium stava nel fatto che il principale processore era posto vicino all'obiettivo della fotocamera e che la tecnologia Heat Pipe non lavorava come Sony avrebbe voluto.
Con l'XZ Premium Sony ha imparato dagli errori del passato posizionando così lo Snapdragon 835 lontano dal nuovo sensore Motion Eye. Inoltre il dispersore a tre strati assicura una distribuzione migliore del calore prodotto. Ma nel caso in cui in futuro lo XZ Premium dovesse surriscaldarsi molto ricordatevi che potrete sempre immergerlo in acqua fredda grazie alla certificazione IP68 senza dovervi preoccupare di proteggere il port USB di Tipo C ed il jack per le cuffie.
Sony Xperia XZ Premium – Audio
Oltre al bell'aspetto e alla buona esperienza video con tecnologia 4K e HDR, che ne è del comparto audio? I due speaker stereo posti frontalmente producono un suono piacevole in diverse situazioni. Questo comparto è un vero punto a favore di questo device, soprattutto nel caso abbiate a disposizione accessori audio di qualità.
Come sul predecessore, i top di gamma di Sony usciti nel 2017 sono equipaggiati dei supporti audio Hi-Res, LDAC e DSEE. Ma, naturalmente, i file audio riprodotti devono essere non compressi e della migliore qualità possibile. In questo caso, quindi, non vi è alcuna perdita di dati in termini di qualità del suono quando lo XZ Premium viene collegato ad accessori wireless, come altoparlanti o cuffie. Tenendo inoltre in considerazione che Google ha previsto l'implementazione della tecnologia audio wireless LDCA di Sony su Android O, le prestazioni audio, in futuro, saranno finanche migliori.
La chicca di questo comparto è Sony Music, società statunitense che rappresenta una delle più grandi etichette discografiche dell'industria musicale. Presto scopriremo se gli artisti sotto contratto di questa etichetta registreranno e offriranno le loro canzoni in audio Hi-Res (speriamo!).
Con la connessione Bluetooth 5.0 l'XZ Premium supporta un'altra buona feature: il dual-audio. Per ora, purtroppo, lo standard di connessione di ultima generazione non è però implementato, come accaduto anche sul Galaxy S8. Abbiamo chiesto il perché direttamente al brand e la risposta è stata la seguente:
Lo standard Bluetooth è previsto nel device ma l'implementazione di feature singole è opzionale e nel farlo prendiamo sempre in considerazione i reali bisogni degli utenti. Se la domanda dei consumatori sarà abbastanza ampia, con i prossimi update del software potranno essere implementate diverse nuove feature
Sony Xperia XZ Premium – Fotocamera
La fotocamera dell'Xperia XZ Premium è la vera stella di questo dispositivo Sony (o almeno dovrebbe esserlo). Per la prima volta il brand sta usando un nuovo sensore mai usato prima. Il seguente video prodotto dalla stessa Sony vi chiarirà meglio le idee.
Il cuore della nuova fotocamera è il nuovo sensore a tre strati, presentato il 7 febbraio scorso, del dipartimento Sony Imaging. Il terzo sensore fa sì che sia possibile catturare fino a 960 immagini in Full HD, utile soprattutto per la modalità super slow motion per i video. Il posizionamento delle unità di memoria tampona (buffer) le informazioni raccolte relative alle immagini finché queste non vengono lette successivamente. In un certo senso è una sorta di cache contenuta nel sensore stesso delle immagini.
Prima di arrivare a parlare dei vantaggi e degli svantaggi del sensore Motion Eye ho chiesto al collega Steffan Möllenhof, specialista del settore, di testare in lungo e in largo le potenzialità del comparto fotografico. Di seguito il suo giudizio:
In condizioni di luce ottimali il Sony Xperia XZ Premium scatta, come diversi flagship del momento, delle belle foto. L'alta risoluzione di 19MP, comparata ai rivali presenti sul mercato, apporta diversi dettagli che però, nella pratica, non migliorano necessariamente la foto stessa.
Nelle seguenti foto abbiamo messo in evidenza diverse aree dove poter notare le differenze tra il Google Pixel e il device di Sony. Nella parte bassa della sfera della Torre della televisione, per esempio, i pixel sono migliori e anche nello scatto che ritrae l'insegna del Park Inn lo smartphone giapponese fa vedere più dettagli.
Quando viene attivato l'HDR la cattura del movimento dei video è eccellente. Ma, comparato al Google Pixel, Sony evidenzia le zone più buie con un contrasto meno evidente.
Comunque l'Xperia XZ Premium in condizioni di scarsa luminosità è in svantaggio, forse dovuto anche all'altissima risoluzione del sensore. Comparato con il Galaxy S8, per esempio, la riproduzione di dettagli è visibilmente peggiore.
Il motivo è da ricercare nell'analisi dei dati EXIF, vale a dire quelli che contengono informazioni dettagliate associate alle foto digitali. Il Galaxy S8 scatta foto con ISO 1250 mentre l'Xperia XZ Premium con ISO 3200. Samsung beneficia di un'apertura più ampia di f/1.7, al contrario di quella Sony di f/2.0, ma di una velocità di scatto più bassa (1/10 vs 1/15) che però continua a far lavorare bene lo stabilizzatore d'immagine di Samsung.
In termini di esposizione, resa dei colori e bilanciamento dei bianchi, l'Xperia XZ Premium arriva a performance decenti. L'app della fotocamera lascia una buona impressione ma in termini di velocità non raggiunge il livello del Galaxy S8.
Ma come stiamo messi a qualità dei video? Possono essere registrati video in 4K con 30fps. Il software di questo comparto prevede solamente video in Full HD da 60fps e quindi, per passare al 4K, bisogna andare su Altre app fotocamera. In questo compartimento troverete nascosta l'opzione 4K. Se volete modificare i video su pc o Mac troverete utile la compressione H.264 da poter utilizzare in tutti i programmi di editing.
Per scrivere questa recensione ci siamo concentrati sulla funzione SuperSlowMo, argomento di vendita del brand. Per chi non lo sapesse questo effetto potrà darvi un effetto "wow" non da poco. Nel video seguente Sony ha cercato di far capire meglio di cosa si sta parlando:
Però badate bene che non basta tirare fuori il vostro XZ Premium dalla tasca per iniziare a registrare bene in SuperSlowMo. Le luci giocano un ruolo importante perché se la scena non è ben illuminata con luce naturale il Motion Eye non lavora bene. Con le luci artificiali il rumore sarà molto visibile. Di seguito abbiamo selezionato dei video di prova in modo che possiate farvi un'idea ancora più precisa dei vantaggi e degli svantaggi di questa tecnologia.
Limitare anche il tempo della sequenza SuperSloMo potrebbe far sì che l'effetto si crei con più difficoltà. La memoria del sensore dell'immagine può registrare 1,82 secondi di sequenza real-time a 960 fps. Nella sequenza del video proposta prima il tempo di registrazione era pari a poco meno di 6 secondi. Potete iniziare a registrare in slow motion in qualsiasi momento del video ma tenete in considerazione che l'obiettivo necessita di circa un secondo per far sì che possano essere salvate tutte le informazioni in parallelo. Alla fine potete registrare un video molto lungo in HD con 30 fotogrammi al secondo.
Il sensore a tre strati offre anche altri vantaggi: inizia a lavorare un attimo prima di premere il pulsante per scattare la foto così che, scattando fino a quattro immagini, in seguito potrete selezionare quella migliore. Questa funzione è chiamata Sony Predictive Shot e lavora sempre quando l'obiettivo identifica dei movimenti.
Anche il famigerato effetto del rolling shutter (otturatore progressivo in italiano) dovrebbe essere compensato da una memoria intermedia presente nel sensore dell'immagine. In combinazione con lo stabilizzatore ottico di cinque assi l'Xperia XZ Premium potrebbe essere usato anche come ActionCam. In seguito pubblicheremo un articolo in cui spiegheremo bene tutte le funzioni previste dal Motion Eye.
Sony Xperia XZ Premium – Batteria
Sony sa che un dispositivo con schermo in 4K e una fotocamera ricca di funzionalità tenderà a consumare parecchia batteria. La modalità Stamina ha ora una nuova categoria, Smart STAMINA, che analizza le situazioni e il comportamento degli utenti prima di inviare i dati attraverso l'Xperia Actions. In questo modo gli utenti riceveranno dei consigli d'uso per risparmiare batteria.
Per testare questa nuova funzione abbiamo messo sotto torchio l'Xperia XZ Premium, con PCMark, per due volte. Una volta settando al 50% la luminosità (raggiungendo 7:05 ore di display) e un'altra volta impostando il livello di luminosità al massimo (arrivando a 4:33 ore di display).
Nel corso del test l'XZ Premium è riuscito a raggiungere un giorno lavorativo ad uso intensivo. Arrivato l'imbrunire, poco dopo le 22:00, la percentuale segnava un 20% grazie a una batteria da 3230 mAh. Strano ma vero: nonostante la QuickCharge 3.0 non è previsto un caricatore quick charge incluso nella scatola. Quindi se volete ricaricare il Sony Xperia XZ Premium con questa tecnologia dovrete compare il caricatore orginale venduto al prezzo di 49,95 euro.
Fino a che punto la tecnologia di ricarica rapida Qnovo influisca sulla durata della batteria è difficile dirlo per il momento.
Sony Xperia XZ Premium – Specifiche tecniche
Giudizio complessivo
Quindi la lunga attesa che ho dovuto penare per poter provare una fotocamera che sulla carta doveva essere stratosferica è valsa la pena? Onestamente no. L'Xperia XZ Premium sembra un po' uno smartphone da Dr. Jekyll e Mister Hyde. Se state cercando un device dal design classico Sony, che preveda video in SuperSlowMo con contenuti in HDR supportati dalla tecnologia audio HiRes, questo è il terminale che fa per voi. Ma il Sony Xperia XZ Premium non può essere posto sopra al Samsung Galaxy S8, all'LG G6 e neppure all'HTC U11.
L'hardware dello XZ Premium sembra davvero premium ma purtroppo racchiude tutte le debolezze del software Sony. E poi non capisco come sia possibile che uno smartphone che punta parecchio sulla registrazione in 4K nasconda questa opzione tra i meandri delle impostazioni o ancora che separi i vari valori ISO da quelli relativi alla velocità di scatto, al bilanciamento dei bianchi e alla velocità d'sesposizione. Con Motion Eye sicuramente avrete video e foto di qualità ma questo comparto non spicca come dovrebbe, considerata la storia del brand. Da utenti dello XZ Premium avrete l'impressione di essere dei beta tester. Ma con un po' di perseveranza e fortuna gli update arriveranno in vostro soccorso regalandovi un'esperienza migliore.
Solito discorso. Le premesse sono ottime. sulla carta sembra davvero una "Bestia " di terminale. non capisco perchè questo incaponirsi da parte di sony a mantenere lo stesso form factor e conicioni davvero importanti.