Solo uno di questi 5 originali smartphone è una bufala e non indovinerete mai quale!

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© nextpit

Una vita senza smartphone è inconcepibile, almeno secondo la maggior parte delle persone. Oggigiorno è normale che ogni membro di una famiglia possieda almeno uno smartphone, senza considerare eventuali tablet, magari anche multi-utente. Ci manca solo un dispositivo dedicati ai nostri animali domestici, cosa che purtroppo non è poi così lontana nel tempo.

Se un tempo forgiare uno smartphone era un privilegio esclusivo di elfi e nani esperti, in qualche anfratto nelle profondità di Moria, la tendenza attuale dimostra che perfino il più inaspettato dei babbani può cimentarsi in quest’opera. Cosa centra un termine Harrypottiano in una metafora Tolkieniana? Nulla, tanto quanto DJ Francesco abbia a che fare con gli smartphone. Eppure…

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Samsung? LG? HTC? Macché... Voglio qualcosa di nuovo! / © ANDROIDPIT

Stonex One: lo smartphone italiano che “Break the Rules Balls”

Non se ne può più. Di questo progetto italiano che ha come creative director Francesco Facchinetti, alias DJ Francesco, se ne è parlato così tanto, ma così tanto, che devo per forza parlarvene pure io! Stonex One è l’emblema di come un team di persone inaspettate possa tirare fuori dal cilindro uno smartphone dalle enormi aspettative.

Forse è proprio per l’estrema enfatizzazione di questo prodotto, con un’impresa mediatica impressionante, che la delusione degli utenti è diventata così incontrollabile. Di certo non hanno aiutato le diverse mancanze, le imprecisioni e i problemi organizzativi nonché tecnici del brand, ma questo è ben al di sotto delle innumerevoli false informazioni e leggende metropolitane che si sono diffuse contro questo progetto.

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Stonex One: rompe le regole, e non solo! / © Stonex

Da una parte abbiamo un doppio tap balbettante, un’autonomia scarsa e la temporanea assenza di un’app che sfrutti la fotocamera, tutti problemi che potranno benissimo essere risolti con ottimizzazioni di un acerbo e deludente CiaoOS, rimpasto del software Mediatek, mentre dall’altra abbiamo un vero top di gamma con un prezzo di fascia media, sotto i 300 euro.

Display da 5,5 pollici in risoluzione 2K, processore MediaTek Helio X1 octacore a 2 GHz con architettura a 64 bit, 3 GB di RAM, 32 GB di memoria interna espandibile tramite scheda SD, 21 MB di fotocamera con stabilizzatore digitale e apertura F/2.0, modulo LTE e dimensioni ridotte (circa 8 mm di spessore) sono tanta roba, sebbene sfruttati in modo pessimo dall’OS.

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Di certo non si può dire che Stonex offra smartphone monotoni! / © Stonex

Ma noi siamo italiani e come spesso accade ci piace parlare di cose che non conosciamo davvero. Sono nate fittizie denunce da parte di AltroConsumo per aver rebrandizzato AMOI (si sono in seguito diffuse immagini del presunto smartphone copiato da Stonex One, che di uguale ha solo il design), inesistenti costi di dogana a carico degli acquirenti (rimarcando il fatto che lo smartphone venga prodotto in Cina, pratica che in realtà è quasi onnipresente in qualsiasi brand tecnologico) e tanto altro fumo.

Una cosa è certa: lo Stonex One, allo stato attuale, è un prodotto valido sulla carta, ma carente nell'atto pratico. Chi deciderà di acquistare questo smartphone farà un po' da beta tester, avendo tra le mani un progetto ancora acerbo, il che ha un senso solo se si ha a cuore il futuro di questa iniziativa italiana.

BlackBerry Priv: Lo smartphone iper produttivo

BlackBerry è un brand famoso in ambito lavorativo, soprattutto in America, ma anche nel resto del mondo. La caratteristica immancabile di questi smartphone è la comoda tastiera fisica QWERTY, accompagnata da software di sicurezza nella compressione dei dati applicato alle email e non solo.

I dispositivi BlackBerry hanno sempre voluto differenziarsi dalle controparti del mondo mobile, principalmente Android e Apple, nonché Windows Phone, garantendosi una nicchia (perché di nicchia si parla, se guardiamo i numeri) di fan. Tuttavia quest’anno vi è stato un cambio di rotta, probabilmente dovuto al ben più ampio mercato in cui Android fa da padrone: ed ecco il primo dispositivo BlackBerry Android!

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Da "chiuso" sembra un normale (ed attraente) smartphone Android. / © derStandard

Priv è un ibrido tra i moderni smartphone Android, a cui ormai gli utenti di tutto il mondo sono abituati, ed i classici dispositivi BlackBerry con tastiera QWERTY. Abbiamo di fronte uno smartphone dal look elegante e moderno, soprattutto grazie al display curvo ai lati che ricorda il Samsung Galaxy S6 Edge, ma con uno stile retrò conferito dalla possibilità di scorrere la scocca per scoprire la tastiera fisica QUERTY nascosta.

  • BlackBerry Priv: uscita, prezzo e caratteristiche

Anche in questo caso le specifiche tecniche rientrano a pieno titolo in quelle di un top di gamma: display da 5,4 pollici curvo con risoluzione 2K, processore Snapdragon 808 a 1.8 GHz di clock, 3 GB di RAM, 32 GB di memoria interna espandibile, fotocamera da 18 MP e batteria capiente da 2410 mAh. Naturalmente si tratta di un progetto nuovo, che potrebbe rivelarsi ancora instabile a livello software, ma questo è rimediabile.

Render BB Priv
I vantaggi di Android uniti alla sicurezza garantita da Blackberry! / © BlackBerry

Il vero problema è il prezzo: parliamo di un costo che si aggira attorno agli 800 dollari e che in Italia lieviterebbe ad almeno 800 euro, per essere ottimisti. Sicuramente la tastiera fisica risulterà attraente a chi, come me, non è più in grado di raggiungere certe prestazioni in scrittura con uno schermo touch, ma l’accoppiata né carne, né pesce BlackBerry - Android potrebbe non convincere gli utenti di entrambe le “fazioni".

Purina Phone Pet: Lo smartphone per amanti degli animali

Ricollegandoci all’introduzione di questo articolo, è in corso un progetto talmente assurdo quanto ambizioso. Sto parlando del Purina Phone Pet, un progetto della più importante azienda di riferimento nel settore PetCare in Italia e nel Mondo, presente da oltre 85 anni, sebbene nata dalla più recente fusione di Friskies, azienda di Nestlé, e Ralston Purina nel 2002.

Cani e gatti sono, oggi come non mai, considerati membri a tutti gli effetti della famiglia, e con questo progetto Purina ha intenzione di offrirci strumenti interattivi con cui prenderci cura dei nostri animali: in che modo? Integrando una serie di gadget intelligenti che possono interfacciarsi specificatamente con questo smartphone innovativo, in linea con “the Internet of Things”, l’Internet delle cose a cui ci stiamo avvicinando giorno dopo giorno.

PetChatz è un esempio di gadget intelligente per animali. / © YouTube

Attualmente, se pensiamo a gadget intelligenti ci vengono in mente solo, smartwatch / band, smart TV o qualche altro elettrodomestico avanzato, ma da tempo esistono oggetti elettronici per gli usi più disparati, compresi gadget per animali. L’unica e profonda differenza è quella di aggiungere a tali strumenti la possibilità di collegarsi ad uno smartphone, coadiuvandone le funzionalità.

Ed ecco comparire quindi collari per animali con GPS integrato e microfono/altoparlante, ciotole in grado di avvertirci sulla quantità di acqua o cibo, nonché con la possibilità di regolare l’erogazione quotidiana ottimale, cucce con bilancia per monitorare il peso e la salute dei nostri animali da compagnia, ma questo è solo un assaggio dei prototipi in realizzazione da Purina.

Purtroppo tutto ciò sarà interfacciabile unicamente con il Phone Pet, lasciando l’amaro in bocca a tutti i possessori di qualsiasi altro smartphone. Una scelta discutibile, ma che il brand può permettersi, essendo i primi a lanciarsi su questo mercato (probabilmente in futuro, quando altre aziende seguiranno l’esempio di Purina, il discorso cambierà).

Voyce dogs
Un esempio di gadget intelligente studiato per monitorare l'attività del vostro animale domestico! / © Voyce

Senza considerare che il Purina Phone Pet garantirà funzioni innovative, a detta del brand, giustificandone l’esclusività dei prodotti correlati. Tra questi abbiamo un emettitore di ultrasuoni regolabile in frequenza (avete presente quei particolari fischietti a noi silenziosi?) ed una seconda fotocamera posteriore ad infrarossi, realizzata in collabolazione con Seek Thermal, leader nel settore.

Purtroppo Purina non è entrato nel dettaglio per quanto riguarda le specifiche tecniche, ma ha affermato che saranno di fascia media e che il dispositivo rientrerà nella categoria rugged (resistente a urti, acqua e polvere). Il prezzo siamo certi che sarà il punto debole di questo innovativo smartphone: considerando il comparto hardware inusuale si attesterà a un prodotto per pochi, sicuramente “animal-geek”, ma dopotutto c’è chi è disposto a spendere qualsiasi cifra per il proprio compagno a quattro zampe.

Pepsi P1: Lo smartphone frizzante

Recentemente sono arrivate alcune indiscrezioni da un sito cinese riguardo uno smartphone realizzato in collaborazione con, niente popo' di meno, che la principale concorrente della più amata bibita gassata di tutto il mondo, fate un bel respiro: Pepsi.

Probabilmente si tratta di uno dei tanti dispositivi nati da OEM cinesi, ma che in questo caso potrà fare affidamento ad un nome, nonché ad un logo, conosciuto in ogni dove. Il Pepsi Phone dovrebbe essere presentato al pubblico in questi giorni, non siete gasati dall’idea?

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Come sarà il primo Pepsi Phone? / © ANDROIDPIT

Le specifiche tecniche trapelate parlano di un display di 5,5 pollici in risoluzione FullHD, processore Mediatek octacore a 1.7 GHz di clock, 2 GB di RAM, 16 GB di memoria interna e fotocamera da 13 MP, il tutto alimentato da una batteria da 3000 mAh. Un dispositivo di fascia media a tutti gli effetti, ma con la chicca di un sensore per impronte digitali sul retro. Il prezzo è sconosciuto.

L’interfaccia sarà basata su Android Lollipop: zuccheri aggiuntivi che potrebbero allontanare diabetici e non solo. Se non altro con il Pepsi P1 gli utenti di tutto il mondo avranno un motivo in più per fare il root, ma ricordate di mettervi la mano davanti alla bocca.

Marshall London: lo smartphone musicale

Per chi non lo sapesse, Marshall è una delle più importanti compagnie che producono amplificatori acustici, casse per chitarre e bassi elettrici. Come avrete intuito le caratteristiche principali di questo dispositivo riguardano proprio il lato multimediale, a partire dall’hardware e passando per il software.

Marshall giustifica la realizzazione di questo smartphone con l'intenzione di creare un prodotto rivoluzionario nel campo della musica, cosa che, dal loro punto di vista, non è più avvenuta dall’uscita sul mercato degli iPod. E in effetti questo smartphone risulta rivoluzionario sotto diversi aspetti che ora andremo ad elencare.

marshall london
Marshall London: un dispositivo che punta tutto sull'audio! / © Marshall

La prima cosa che si nota sono le due uscite jack per poter collegare, senza dispositivi aggiuntivi ed alcuna limitazione dell’audio, due cuffie al dispositivo, permettendo di regolarne il volume separatamente. I classici pulsanti del volume (il bilanciere) hanno fatto spazio ad una rotella dorata, per permettere il massimo ed immediato controllo.

Dopodiché ritroviamo “M button”, un tasto dedicato all’avvio del player musicale in un istante da qualsiasi schermata e i doppi speaker frontali MEMS con riduzione dei rumori. Ma il piatto forte è il chip audio Wolfson WM8281 che è in grado di fornire un audio senza paragoni e differenziazione vocale.

Il player audio è in grado di riprodurre canzoni da ogni cartella, ma anche da qualsiasi servizio streaming come Spotify e Deezer, previa installazione di tali app. È inoltre stato incluso praticamente qualsiasi tipo di codec audio, così da poter riprodurre fedelmente ogni tipo di file musicale.

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Design rock e feature degne di un audiofilo: lo smartphone perfetto per gli amanti della musica! / © ANDROIDPIT

Le specifiche tecniche sono invece di fascia media o medio-bassa, con un display da 4,7 pollici in risoluzione HD, processore Snapdragon 410, 2 GB di RAM e 16 GB di memoria interna espandibile. Nonostante queste deludenti specifiche, se aggiungiamo un design accattivante in finta pelle con dorature e firma Marshall in bella vista, al migliore comparto audio possibile per uno smartphone (e forse per qualsiasi altro dispositivo portatile), il prezzo di 540 euro non è così azzardato.

Che cosa ne pensate di questi smartphone? Vi ricordo che uno dei dispositivi proposti è del tutto inventato: senza cercare su Google, secondo voi di quale si tratta? Mi raccomando, non barate!

Adesso tocca a voi: inventate uno smartphone, magari con qualche funzione originale, ed associatelo ad un brand inusuale! Il commento che riceverà più “mi piace” verrà messo in contatto con l’azienda e sarà finanziato* interamente da Daria Lombardi per realizzare il progetto.

 

*in soldi del Monopoli.

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Mattia Mercato

Mattia Mercato
Redattore Freelance

Appassionato di informatica e videogiochi fin da bambino, adesso coltiva la sua passione sviluppando app e giochi Android. Il suo profondo interesse per Android spazia dalle caratteristiche hardware dei cellulari alle varie procedure di rooting e unbrick / risoluzione problemi, dal provare le ultime applicazioni allo studio della programmazione.

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4 Commenti
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  • 42
    Dommy Dsd 29 ott 2015 Link al commento

    Allora caro Mattia, iniziamo con il dire che hai fatto bene a mettere l'asterisco in merito al finanziamento del progetto da parte di noi utenti, altrimenti Daria ci avrebbe sicuramente querelato, se non altro per tutelarsi contro spese impreviste :). Tornando a noi, leggendo qualche settimana fa un articolo di Jessica Murgia, sono venuto a conoscenza dell'esistenza dello Stonex. Io sono un forte sostenitore ed estimatore dell'economia italiana. Hai fatto benissimo a mettere in evidenza che tutti i brand o quasi, progettano in patria e poi producono in Cina, lo fanno sicuramente perché le economie occidentali hanno costi del lavoro, sia manodopera che tasse troppo alte. Io mi sono molto interessato allo Stonex, certo Dj avendo i soldi in quanto cantante e figlio di cantante, probabilmente ha pensato di mettersi a fare l'imprenditore. Molti dicono che Marx pur avendo scritto Il Capitale non capiva molto di mondo del lavoro. Spesso poi ci sono presidenti di squadre calcistiche che non capiscono nulla di calcio eppure vincono campionati o coppe, altre volte ci sono produttori cinematografici che solo perché hanno il denaro in mano finanziano un film senza capire nulla di cinema, insomma c'è una vasta incompetenza e poco meritocrazia, soprattutto in Italia, immagino che sia per questo che alcuni di voi della redazione si siano avvicinati alla Germania. Ad ogni modo con questo non voglio dire che Facchinetti non sia meritevole come imprenditore piuttosto dico che ha il denaro e forse il suo socio ha l'idea. In secondo luogo hai ragione noi italiani parliamo spesso di cose che non capiamo e la cosa che più detesto è che parliamo spesso contro i nostri prodotti, non compriamo auto italiane, non compriamo prodotti italiani disdegniamo progetti italiani e poi pretendiamo che la nostra economia vada bene quando poi siamo i primi a denigrarla. Mi sono interessato molto e volevo addirittura acquistare lo Stonex, ho anche contattato la casa per vari chiarimenti ma poi mi sono tenuto l'NGM, altro Brand italiano :). Ho letto la segnalazione di altroconsumo al garante, si accusava la casa di aver pubblicizzato ed attirato gli utenti all'acquisto con dichiarazioni ingannevoli. Pare che questo sia rientrato però. Certo tutto è migliorabile ed è vero, penso che il progetto abbia bisogno di un po' di tempo per maturare. In un commento all'articolo di Jessica in merito, dicevo che sarebbe meglio se le case italiane collaborassero ad un progetto condiviso, ben sviluppato, in modo da fare una valida concorrenza ai Brand stranieri. In Italia abbiamo una buona cucina, facciamo gli spaghetti, la pizza, il vino, abbiamo il 95% del patrimonio artistico mondiale, ed abbiamo la Ferrari che è il Brand più conosciuto al mondo. Potremmo fare anche dei buoni smartphone :)

    Sinceramente credo che lo smartphone inventato sia quello della Pepsi, penso che addirittura dopo KitKat, Android P, potrebbe essere Android Pepsi, complimenti per la battuta sul root :).

    Io credo che se dovessi progettare uno smartphone associandolo ad un Brand, lo assocerei alla Ferrari. Smartphone Ferrari F5, schermo da 5 pollici, 8K, con un processore nuovo, a 64 bit, 6 stadi di pipeline, possibilmente un clock di 4,4 Ghz, vorrei 16 MB di cache di primo livello. Direi 16 GB di Ram e 256 GB di Memoria interna con la possibilità di estenderla anche con 2 alloggi per Micro sd da 2 TB ciascuna. La fotocamera da 80 MP, con possibilità di girare video fino a 16K, rapporto focale 1,3. Sensore di pressione sullo schermo, recupero dell'energia cinetica dei colpi sullo schermo, pannello solare per contribuire alla ricarica. Batteria da 5500 mAh, modulo per tutti i protocolli della 4G, lettore di impronte, scanner retina, ricevitore GPS, GLONASS, Galileo, Beidou, Compass. Aggiungerei sensori di prossimità, accelerometro, barometro, altimetro e telemetro. Collegandolo al bluetooth della macchina avverte se si supera la velocità massima consentita e fa anche da rilevatore di stanchezza. Un'ultima cosa, aggiungerei un sensore per spedire telegrammi mediante alfabeto Morse, in mezzo a tanta tecnologia, non si sa mai, potrebbe essere necessario comunicare come faceva il grande Marconi :).
    Il prezzo ? Naturalmente come tutte le Ferrari che si rispettino è in serie limitata, ne produciamo 4999 esemplari, uno in meno come diceva il grande Enzo Ferrari al prezzo da collezionisti di 5250 euro per ogni dispositivo :).
    Che ne pensi Mattia ? Ho vinto il finanziamento del Monopoli di Daria ?

    Utente disattivatoDaria LombardiUtente disattivato


  • Gustavo Gutierrez 26
    Gustavo Gutierrez 29 ott 2015 Link al commento

    Esiste uno smartphone migliore dello stonex con prezzo anche inferiore (260/270 euro) : elephone vowney
    Ha 4 Gb di ram, schermo 2K da 5,5 pollici, batteria da 4000 mah, helio x10 turbo, fotocamere da 20 e 8 megapixel, memoria da 32 Gb


  • Gustavo Gutierrez 26
    Gustavo Gutierrez 29 ott 2015 Link al commento

    Il purina pet phone è la bufala


  • 14
    Marco M. 28 ott 2015 Link al commento

    Purina pet Phone è la bufala, anche perché gli altri esistono tutti.

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