Samsung sbaglia i tempi con Galaxy Fold (e non solo)
Samsung cerca di farsi valere rispetto alla concorrenza ma lo fa calcolando male i tempi. Per fronteggiare Huawei ha lanciato il Galaxy Fold prima che fosse effettivamente maturo, ed ora prova a rincorrere Google ed Amazon lanciando il Bixby marketplace...
Samsung Galaxy Fold: un parto prematuro
È stato DJ Koh stesso ad ammetterlo ai microfoni di The Independent: il Galaxy Fold è stato portato sul mercato prima che fosse effettivamente pronto. Samsung voleva probabilmente essere semplicemente la prima a voltare pagina nel mondo degli smartphone, voleva anticipare la concorrenza (Huawei in primis) presentando un dispositivo sorprendente ed innovativo. L'ha fatto, ma non è andata come sperato.
La fretta del resto si sa, spesso non è una buona compagna d'affari. "Ammetto di essermi perso qualcosa sul telefono pieghevole, ma siamo in fase di recupero...al momento più di 2000 dispositivi sono in fase di test, sotto ogni aspetto. Abbiamo definito tutti i problemi, problemi a cui non abbiamo nemmeno pensato, ma grazie ai nostri revisori i test sono in corso", ha affermato Koh.
Al momento non è chiaro quando il Samsung Galaxy Fold verrà rilasciato. Di certo c'è che non arriverà nel mese di luglio e che Samsung necessita ancora di un po' di tempo.
Bixby rincorre Assistant con il nuovo marketplace
Nel caso di Bixby invece, Samsung si è presa il suo tempo lasciando spazio ad Alexa e soprattutto ad Assistant quando si parla di smartphone. Il Marketplace lanciato per ora negli Stati Uniti ed in Corea del Sud, è una piattaforma che mette a disposizione degli utenti delle cosiddette capsule, ovvero azioni (un po' come le skill di Alexa) da utilizzare con Bixby.
Suddiviso in categorie, il Bixby marketplace consente di navigare attraverso il motore di ricerca e di personalizzare l'esperienza utente interagendo con app come Google Maps, Spotify, Yelp ed altri popolari servizi. L'obiettivo dell'azienda sudcoreana è quello di migliorare l'esperienza utente con Bixby coinvolgendo sempre più sviluppatori. Ha senso, soprattutto perché occorre guardare a Bixby come il punto di contatto tra i diversi ecosistemi del brand.
Allo stesso tempo però, se si guarda sopratutto al mondo degli smartphone, Bixby si è presentato in ritardo e non adeguatamente preparato dal punto di vista linguistico. Google Assistant, disponibile anche sugli smartphone Samsung e ottimamente integrato con le app ed i servizi Google, fa meglio e lo fa in più lingue, conquistando così più utenti.
Fonte: The Independent, Samsung Newsroom
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