Il Samsung Galaxy Note 5 non arriverà in Europa: perchè questa decisione del brand?
Il Samsung Galaxy Note è stato il primo phablet del brand sudcoreano ed ha da subito scaturito l'attenzione di tanti grazie alle sue interessanti specifiche tecniche, le sue dimensioni ultra ed il suo comodo pennino integrato. Il Galaxy Note 5, l'ultimo arrivato della serie, è stato tanto atteso tra rumors ed indiscrezioni che si sono susseguiti negli ultimi mesi ed ora che è ufficiale, scopriamo che non potremo metterci mano.
Samsung ha infatti deciso di non commercializzare sul mercato europeo il suo nuovo phablet che rimarrà, per il momento, un'esclusiva del mercato sudcoreano e statunitense. Ma cosa sta alla base di questa apparentemente folle decisione? Cerchiamo di capire perchè Samsung ha deciso di tenerci lontani dal Galaxy Note 5.
Il Samsung Galaxy Note 5, il primo dispositivo del brand ad offrire 4GB di RAM, è finalmente ufficiale. Con un design molto simile a quello del Galaxy S6 e con delle specifiche tecniche praticamente identiche a quelle offerte dal Galaxy S6 Edge+, l'altro phablet Samsung rilasciato quest'oggi, il Note 5 si differenzia dal gruppo grazie alla S-Pen integrata.
Corpo in vetro e metallo, regolatore del volume sul lato sinistro, tasto di accensione a destra, tasto home rigorosamente collocato in basso al centro, logo Samsung in alto sotto l'altoparlante. Tutti i caratteri distintivi dei dispositivi Samsung sono al loro posto, l'unico elemento innovativo che permette al Note 5 di definirsi un dispositivo differente rispetto al suo gemello Edge+ sta nel display piatto e nella S-Pen sopra citata, tutti gli altri numeri offerti sono infatti speculari su entrambi i dispositivi.
Il brand ha deciso di ufficializzare, nello stesso giorno, due phablet: che senso ha lanciare sul mercato due smartphone che offrono agli utenti le stesse specifiche tecniche ed un design praticamente identico? Proprio per evitare di far competere sul mercato i due nuovi gioiellini, il brand ha probabilmnte pensato di puntare tutto sul Galaxy S6 Edge+ rendendolo disponibile su qualsiasi mercato, e di mantenere invece il Note 5 esclusiva del mercato sudcoreano e di quello statunitense, dove da sempre la serie Note registra delle ottime vendite.
Tanto rumore per nulla quindi, mesi e mesi ad aspettare il Note 5 ed ora dobbiamo accontentarci dell'S6 Edge+ o pensare ad un trasferimento in Asia o negli Stati Uniti? Al momento sembra proprio che le cose stiano in questo modo anche se Samsung potrebbe decidere di rilasciare il Note 5 per il mercato europeo in un secondo momento, a qualche mese dalla sua ufficializzazione, per dare prima il tempo alla versione Plus dell'S6 Edge di diffondersi sul mercato e di comparire successivamente per soddisfare le esigenze di coloro che un display edge non lo vogliono proprio!
Un'altra opzione potrebbe essere quella che il brand abbia intenzione di seguire la strategia che Sony ha portato avanti con il suo Z4 dedicato al mercato giapponese, divenuto poi Z3+ per il mercato internazionale. In questo caso potremo quindi aspettarci una nuova versione del Note 5 dedicata al nostro mercato che potrebbe offrire qualche nuovo dettaglio (dimenticatevi di memoria espandibile e batteria estraibile!). Si tratta però di un'opzione poco plausibile o, meglio, poco auspicabile visto che i dispositivi Samsung rilasciati quest'anno bastano ed avanzano!
La scelta di Samsung di non lanciare il Note 5 sul mercato europeo ci ha lasciato perplessi, soprattutto se si prende in considerazione il grande successo del Galaxy Note 4 che ad un mese dalla sua uscita lo scorso settembre, aveva già registrato 4,5 milioni di vendite tra USA ed Europa. Il mercato dell'Europa Occidentale è stato quindi un bacino di introiti piuttosto importante per la scorsa generazione del phablet che ha superato le vendite del suo predecessore, il Note 3: perchè abbandonarlo proprio ora?
Forse l'ipotesi più plausibile è quella che vede Samsung agguerrita nella sempre più accesa lotta contro Apple per conquistarsi la fiducia e l'ammirazione degli utenti. Con l'uscita del Galaxy S6 Edge e l'arrivo sul mercato a breve del Galaxy S6 Edge+, Samsung ha finalmente completato la sua vendetta realizzando i primi due veri rivali di iPhone 6 ed iPhone 6 Plus, grazie al loro design innovativo. Limitando la disponibilità del Note 5 il brand indirizzerebbe gli utenti in cerca di un phablet verso una scelta ben precisa e non confonderebbe i fan di Apple con S Pen e funzioni troppo avanzate. Insomma, più che una strategia di marketing sembra trattarsi di un'elaborata manovra politica.
Sappiamo che tantissimi di voi hanno in tasca un Note 4 o un Note 3 ed hanno aspettato con ansia l'uscita della quinta generazione per scoprirne tutte le novità e valutare il passaggio al nuovo top di gamma. Come vedete la decisione di Samsung? Pensate anche voi che tra qualche mese il Note 5 sbarcherà in Europa?
Buona sera, premetto che sono un felice possessore di Note 4.
Sul Note 5 sono d'accordo con le ipotesi sopra riportate. Quanto all'S6 Edge Plus sono ancora più scettico. Innanzitutto fin da subito non ho capito la ratio che ha portato a privare l'S6 Flat di una versione Plus (ipotesi: la versione Edge è quella che vende meno?), poi ho pensato: può essere che l'S6 Edge Plus è stato presentato insieme al Note 5 con l'obiettivo non riuscitissimo di rimpiazzare un Note 5 Edge? (Il Note 4 Edge è veramente un gran telefono, e poi sfrutta per bene entrambi i bordi del dispositivo, cosa che non fa l'S6 Edge, almeno quello "vecchio").
Il reale problema che vedo, quale utente, è la confusione generata negli utilizzatori finali da queste strategie di marketing o politiche aziendali. Il reale vantaggio a mio avviso può andare a favore soltanto di Samsung (e forse non è sempre così).
Samsung cerca di rientrare di perdite confondendo il settore e gli appassionati, nonché saturando il mercato.
Da parte dell'utente la soluzione sarà quella di armarsi di santa pazienza, scegliere e discernere sempre di più fra i prodotti, cercando di resistere ai capricci del momento, come quello di dover cambiare o meno dispositivo (anche io ne ho di capricci di questo tipo!).
Mi chiedo: ma c'è un reale intento di ricerca tecnologica e di facilitare così le vite degli individui, o si tratta di proporre minestre riscaldate?
Inizio a essere dubbioso... e confuso su questi aspetti.
Un saluto a tutta la Redazione!