Gli italiani, con lo smartphone, lo fanno peggio!
Distratti, fanatici della moda, maleducati, ossessionati da social e notifiche, infedeli. Di chi stiamo parlando? Di noi italiani che abbiamo in tasca uno smartphone e che, senza accorgercene, abbiamo cambiato in peggio le nostre abitudini dal momento in cui questo interessante dispositivo tecnologico è entrato a far parte della nostra vita.
A dirlo è il Global Mobile Consumer Survey 2015 condotto da Deloitte in 31 Paesi, per un totale di 49,500 interviste online sottoposte attraverso questionari di oltre 50 domande riguardanti il mondo mobile. Insomma, secondo questa ricerca, noi italiani (voi compresi!) siamo i peggiori utilizzatori di smartphone di tutta Europa. Ma cosa combiniamo di così sbagliato?
Se si parla di cibo, moda, romanticismo e calcio si sa, noi italiani siamo sempre in cima alle classifiche. Se però si parla di smartphone la situazione si complica pesantemente, perchè secondo quando riportato dal Global Mobile Consumer Survey siamo i peggiori utilizzatori di smartphone di tutta Europa. Per prima cosa stiamo sempre attaccati al cellulare, dal mattino alla sera:
- il 70% degli intervistati controlla lo smartphone non appena apre gli occhi al mattino
- il 63% lo controlla circa 30 minuti prima di addormentarsi
- il 74% lo utilizza mentre sta fuori con gli amici
- il 69% mentre guarda la TV
- il 60% mentre mangia al ristorante
- il 42% durante le riunioni di lavoro
- il 35% mentre attraversa la strada
- il 20% mentre stà alla guida
Dal sondaggio emerge chiaramente che non riusciamo proprio a fare a meno dello smartphone, risultando maleducati in giro con gli amici o al ristorante con la nostra dolce metà, poco produttivi a lavoro e distratti per strada mettendo a rischio la nostra vita e quella altrui. Può forse consolarvi sapere che anche gli utenti polacchi sembrano aver dimenticato buone maniere e norme del Codice della strada, una dimenticanza che costa cara visto che, secondo quanto riportato da ACI e ISTAT, il 20% degli incidenti stradali in Italia è causato dalla distrazione dovuta all'utilizzo dello smartphone. Tra i più educati ed attenti alla sicurezza stradale ci sono invece i tedeschi (il 25% ha dichiarato di controllare lo smartphone durante i pasti), che non sembrano essere ossessionati quanto noi dalle notifiche in arrivo da amici ed app.
Il 70% degli italiani controlla lo smartphone appena svegli
Non inizate però a prendervela con le nuove generazioni perchè non sono le uniche ad aver cambiato in peggio le proprie abitudini. Chi di voi non riceve gli auguri di buon compleanno dalla nonna o dalla vecchia zia via messaggio vocale su WhatsApp? Il 58% degli intervistati tra i 65 ed i 75 anni possiede uno smartphone, mentre il 28% ha in programma di acqusitarne uno. La propensione a spendere i propri risparmi per un nuovo telefonino tra gli adulti tra i 35 ed i 64 anni sembra essere aumentata rispetto al 2014. Si diffondono gli smartphone in circolazione, ma cala l'utilizzo di chiamate ed SMS anche tra gli over 65 che si tuffano nel più dinamico mondo di social network e messaggistica istantanea (utlizzata quotidianamente dal 37% degli utenti appartenenti a questa fascia di età).
Grazie anche alla possibilità di inviare foto, video e file multimediali di ogni genere, app come WhatsApp e Telegram hanno la meglio, rispetto a chiamate e vecchi messaggi di testo, su tutte le fasce di età ed in tutti i Paesi europei: il 64% degli italiani afferma di averla utilizzata nell'ultima settimana, ed i numeri salgono a 70% e 78% rispettivamente per olandesi e spagnoli. Tornando ai nostri over 65 va però detto che, nonostante stiano diventando sempre più degli utilizzatori abituali di smartphone e nuove tecnologie, non dimenticano il Galateo ed il 70% degli intervistati dichiara di non controllare mai lo smartphone quando in compagnia di parenti ed amici.
Lo smartphone si è trasformato in un assetato predatore digitale che stà lentamente divorando tutti i dispositivi tecnologici che ci circondano
Come spesso succede quando si inizia una nuova relazione e ci si concentra sul nuovo amore della propria vita, trascurando i vecchi amici, così l'introduzione dello smartphone ci ha portati a lasciare in un angolo buio dell'armadio fotocamere digitali, sveglie, calcolatrici, videocamere, orologi, lettori multimediali, navigatori satellitari e telefoni fissi (alzi la mano chi di voi ne possiede ancora uno!). Lo smartphone si è trasformato in un assetato predatore digitale che sta lentamente divorando tutti i dispositivi tecnologici che ci circondano.
Del resto, grazie alle avanzate tecnologie e feature implementate, basta uno smartphone per accedere a tutte quelle funzioni offerte singolarmente dai dispositivi appena citati. E noi italiani siamo il popolo europeo che vive in modo più appossionato questo amore per lo smartphone, poichè lo preferiamo ad altri dispositivi per controllare i social network, leggere le notizie, guardare video, navigare sul web ed effettuare videochiamate.
Sembra però che a noi italiani proprio non vada giù l'idea di impegnarci a lungo termine, firmando contratti annuali con gli operatori telefonici come invece britannici, francesi, tedeschi e spagnoli amano fare. Noi preferiamo le ricaricabili (il 74% degli italiani ne possiede una) e siamo soliti tradire e cambiare spesso il nostro partner di telefonia mobile per cercarne uno più economico (negli ultimi 3 anni il 40% degli intervistati ha cambiato operatore).
Solo il 28% aspetta che il vecchio cellulare diventi inutilizzabile prima di acquistarne uno nuovo
Tra gli altri aspetti difficili da buttare giù, troviamo il nostro narcisismo e propensione al consumismo che supera la media europea. L'8% degli italiani intervistati acquista l'ultimo modello di smartphone al momento della sua uscita perchè più bello rispetto a quello in possesso (36%), e solo il 28% aspetta che il vecchio cellulare diventi inutilizzabile prima di acquistarne uno nuovo (in questo i nostri cugini britannici ci fanno compagnia).
L'ultimo tasto dolente emerso riguarda la sicurezza: agli italiani non piace farlo in sicurezza. Non storcete il naso, parlo della navigazione sul web e del rilascio dei propri dati online. Gli italiani sembrano non preoccparsi tanto di questo problema ed il Bel Paese emerge infatti come quello più propenso a consentire l'utilizzo di dati personali via smartphone (62% contro il 35% degli utenti francesi).
L'italiano sembra quindi essere stato avvolto da un incantesimo che non riesce più a tenerlo lontano da questo attraente, quanto pericoloso, smartphone. Fate parte anche voi di questa categoria di utenti che controlla continuamente lo smartphone, acquista nuovi dispositivi per andare incontro alle mode del momento, e si dimentica di sicurezza e buone maniere?
Bell'articolo, dal titolo però sempre un'inchiesta hot :)
Bella inchiesta, capace di farci riflettere. Non faccio fatica ad immaginare che molti usino quasi esclusivamente lo smartphone in vece del PC o della fotocamera (io stesso uso meno il PC nel quotidiano, lavoro a parte, ovviamente), tuttavia, almeno con riguardo al fattore fotografico, credo che ciò sia vero solo per quell'utenza che prima utilizzava le compatte digitali, ma non certamente per chi ama la fotografia e possiede una reflex, come me. Nessun cellulare potrà mai essere paragonabile, per settore fotografico, ad una macchina fotografica "vera", e sorrido quando, per la scelta di uno smartphone, la gente pone al primo posto il comparto fotografico, disquisendo di pixel e di cose che nulla hanno a che fare con la Fotografia. Andate a vedere il simpatico articolo che avete postato poco sopra sul sondaggio per la migliore qualità fotografica. Un esperto vi dirà che tutte sono più che insufficienti, eppure ci sono quelli che compreranno lo smartphone perché fa foto migliori del device x o y, io lo trovo ridicolo.
concordo pienamente . è una cosa vergognosamente ridicola ma questo è il modo di oggi.
l'altro giorno un mio amico mi osannava la sua bridge con zoom 1200 mm . come si fa a spiegare
a certa gente che un sensorino grande come l'unghia del mio mignolo è esageratamente limitato.
Ormai lo smartphone sta diventando una ragione di vita. Il peccato è che molti pur avendo l'ultimo cellulare del momento lo usano solo per Whatsapp e poche altre cose senza immaginare neanche le sue immense funzionalità, molte delle quali vengono sempre esposte in questo fantastico AndroidPit
Assolutamente d'accordo
Ciao Jessica, mi fa molto piacere che qualcuno si sia occupato di questa cosa quindi come sempre apprezzo il tuo articolo. Premettendo che parlando di un sondaggio europeo, quindi su una popolazione che supera di gran lunga i 300 milioni di persone, il campione sembra un po' ristretto, devo dire che effettivamente non è che ci siano andati molto distanti soprattutto a giudicare da quello che si vede quotidianamente nelle strade delle nostre città. Sicuramente è vero che siamo diventati dipendenti da questa tecnologia e dobbiamo dare ragione a Steve Jobs che diceva che la gente non sa di cosa ha bisogno finché non glielo fai vedere. Ad ogni modo la maggior parte degli oggetti che hai descritto, si li possiedo ma non li uso più ed in loro sostituzione uso lo smartphone, o almeno quasi in sostituzione di tutti quegli oggetti. Questo però è un fatto di comodità, devo dirti che mi da fastidio vedere persone che mentre ti stanno parlando si mettono ad usare applicazioni di IM oppure altre applicazioni. Insomma qualche volta può anche succedere ma da fastidio quando succede spesso. Per non parlare poi del fatto che vorrei inasprire le sanzioni per chi le usa mentre guida, pensa che a 30 Km/h sei a 8,3 metri al secondo, se ti distrai per 3 secondi percorri circa 25 metri, insomma in un centro abitato potrebbe costare caro. Per il fatto degli impegni fissi, sono d'accordo con i nostri connazionali, l'unico impegno duraturo che vorrò avere, se e quando Dio vorrà, sarà il matrimonio. Cambiare operatore di rete può essere una questione di convenienza ed opportunità economica, ben altra cosa è essere infedeli dal punto di vista sentimentale. Infine voglio dire una cosa, il popolo italiano e quello polacco sono accomunati da molte cose, posso citare la stima per Giovanni Paolo II e poi il fatto che nell'Inno d'Italia c'è un riferimento alla Polonia. Diciamo che se condividiamo con loro anche qualche brutta abitudine, alla fine mi sembra una cosa che tutto sommato ci può stare.
Concordo poi con chi cambia il telefono quando non serve più, perché cambiarlo troppo spesso sarebbe male per le nostre tasche ma cambiarlo poco sarebbe male per l'economia collettiva, di conseguenza io lo cambio quando non è più utile ma se dovessi avere la cognizione che il software gira solo sui nuovi dispositivi, allora lo cambierei. Insomma ognuno ha i suoi difetti come i suoi pregi, è umano, l'importante è accorgersi dei difetti e cercare di migliorarsi nella consapevolezza che non saremo mai perfetti ma dobbiamo fare sempre il possibile per migliorarci :)
Giusto
Il lettore multimediale, la fotocamera e l'orologio li ho ancora tutti 😂