Realtà aumentata: dove ci porterà la competizione tra Facebook e Snapchat?
Nel mondo della comunicazione mobile alcuni nomi si ripetono spesso. Che piaccia o meno, Facebook è la piattaforma più popolare e la più usata, soprattutto dopo l'acquisto di WhatsApp. Ma al suo fianco compare anche Snapchat. Abbiamo deciso di guardare da vicino a questi due rivali per capire dove ci porterà la loro rivalità.
Snapchat e Facebook giocano al gatto e al topo...
Snapchat e Facebook non si sfidano solo nell'arena della messaggistica istantanea. Facciamo un salto nel passato e osserviamo l'inizio di questi due giganti: Snapchat è il risultato del lavoro di due studenti il cui obiettivo originario era quello di inviare foto "temporanee". Anche Facebook è stato creato da uno studente per permettere agli studenti di comunicare tra loro e poi... beh sappiamo tutti in che modo si è evoluto.
Le cose sono cambiate oggi: gli ideatori di queste piattaforme non sono più degli studenti e le loro applicazioni sono tra le più famose al mondo. Nel 2013 Facebook ha voluto uccidere il pulcino prima che uscisse dall'uovo cercando di acquistare il suo rivale per 3 miliardi di dollari americani. Il tutto, invano.
Snapchat sta cercando la propria strada per affarmarsi come una sorta di rete sociale e non come una semplice applicazione di messaggistica. Facebook sta sviluppando sempre più le chat (anche con i chatbot). Per farla breve: i due di ispirano a vicenda e l'implementazione del concetto delle Storie su Messenger, Instagram e WhatsApp non fa altro che rafforzare questa idea.
... soprattutto con la realtà aumentata
Nonostante le applicazioni di messaggistica istantanea si comportino diversamente, offrono tutte più o meno le stesse feature. Per riuscire a distinguersi dovrebbero fare qualche passo avanti, del resto è questo il principio della competizione. Ma come lo fanno?
Snapchat già da tempo abbraccia al realtà aumentata: permette di aggiungere filtri a foto e video per modificare il proprio aspetto (come una testa di maiale, ad esempio) o di inserire elementi virtuali. Il tutto, ovviamente, attraverso la fotocamera. Sono stati presentati il 18 aprile sotto il nome di World Lenses (le lenti del mondo) e sotto potrete ammirare voi stessi il video del lancio. È interessante notare come Snap (è questo il nome della società) permetta ai brand di pubblicare Storie in modo gratuito.
Facebook, nel frattempo, il 18 aprile era impegnata nella conferenza per sviluppatori, la F8. Diversi argomenti sono stati trattati, come l'evoluzione di Messenger e gli ostacoli che deve affrontare in rete, ma ciò che più ci ha interessati è il tema della realtà aumentata. C'è una nuova piattaforma in ballo. AR Studio, è questo il suo nome, ed utilizza il concetto del filtro per la fotocamera disponibile su Snapchat ed anche su MSQRD (e su altri ancora) e permette agli sviluppatori di utilizzarlo per scopi commerciali. La differenza rispetto a Snapchat è che Facebook permette ai brand di offrire contenuti gratis. Nike, Warner Bros e Electronic Arts sono alcuni dei partner.
La realtà aumentata di Facebook vuole essere ancora più avanzata rispetto a ciò che ci siamo abituati a vedere: è in grado di effettuare un'analisi più profonda per consentire la perfetta interazione tra i due diversi tipi di realtà. Facebook ci fa sognare con un ristorante dove è possibile leggere le recensioni direttamente sulla vetrina. Certo, siamo ancora lontani da tutto ciò, ma si tratta di un'ipotesi plausibile (se ci muoviamo con dei materiali VR nei nostri occhi o guardiamo al mondo attraverso la fotocamera dell'app di Facebook).
Ciò significa che Facebook farà ancora più parte della nostra realtà. Durante la conferenza F8 Facebook ha annunciato di essere impegnata nella realizzazione di occhiali AR (che si differenziano dal VR Oculus Rift) che, tra le altre cose, permetteranno di monitorare la salute dei bambini, ridurre il rumore ambientale, etc.
Con l'acquisizione di Vergence Lab nel 2014, Snapchat ha iniziato a preparare il proprio visore AR chiamato Epiphany Eyewear. Questo consente "solo" di registrare video, puntano quindi ad un utilizzo diverso. Che Snapchat decida di rivedere il suo visore copiando il suo rivale?
Dove ci porterà questa competizione?
Non voglio fare lo psicologo da quattro soldi ma c'è una domanda che mi tormenta. Mi sono già interrogato sulla realtà aumentata ma qui si tratta di un punto di vista socio-economico più che morale. Di per sé la competizione è un aspetto positivo perché per differenziarsi l'una dall'altra le aziende sono costrette ad innovarsi. Il problema è che quando un'innovazione ha successo viene copiata dalla concorrenza ed alla fine tutti possiedono ed offrono lo stesso servizio/prodotto fino a quando una nuova innovazione si farà viva.
Dove ci porterà questo scontro? Alla diffusione della realtà aumentata, molto probabilmente. Quali saranno le conseguenze? Come ogni nuova tecnologia occorrerà guardare più seriamente a queste novità, una minoranza si scontrerà con alcuni problemi, come oggi avviene con gli smartphone, ma questo non è un valido motivo per non andare avanti. Occorre farlo in modo intelligente, tutto qui.
Gli attuali trend nel mondo della moda portano avanti il concetto di "rimanere fedeli a se stessi" ed essere il più veri possibile. Possiamo notare l'ascesa dell'hashtag #nofilter su Instagram, ad esempio. In parallelo stiamo assistendo alla nascita della realtà aumentata che viaggia in direzione opposta. È quindi curioso capire come queste tendenze influenzeranno la nostra personalità.
Badate bene, non parlo di problemi di isolazione e asocialità ma dell'evoluzione delle nostre relazioni sociali che potrebbero cambiare come già gli smartphone hanno fatto. Se siete interessati al tema dei cambiamenti della società futura in relazione alla tecnologia vi consiglio di leggere il libro Petite Pouchette (in italiano tradotto come Non è un mondo per vecchi) di Michel Serres, un filosofo francese.
Cosa vi aspettate dall'evoluzione della realtà aumentata?