Ecco come i produttori cercano di distinguersi nel mercato degli smartphone
Per la prima volta, nel 2016, le vendite di smartphone sono calate del 6% fermandosi a 20,2 milioni di dispositivi, nonostante il mercato della telefonia registri complessivamente un rialzo del 5%, ovvero di 3,7 miliardi di euro. Il simbolo di questa sono gli smartphone di fascia media, tra 200 e 400 euro, dove la concorrenza è diventata spietata. Per differenziarsi i produttori mettono in campo le loro idee per attirare più utenti, ma il successo non è sempre garantito. Quali sono queste strategie? Analizziamole insieme.
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Flagship al prezzo di un dispositivo di fascia media
Solitamente definiti di fascia media, questi smartphone di nuovo tipo sono comparsi nel 2015 e ancora oggi sono difficili da definire perché sono a metà strada tra dispositivi di fascia media e quella alta. Sbarcano sul mercato con una scheda tecnica particolarmente interessante (processore potente, comparto fotografico eccellente, schermo in Full HD, ecc.) ad un prezzo contenuto (tra i 300 e i 400 euro).
Il primo a distinguersi in questa categoria è stato OnePlus con il suo OnePlus One. Il successo è stato immediato e il giovane produttore cinese ha fatto fatica a tenere il passo. Gli anni sono passati e OnePlus utilizza ancora la stessa strategia: offrire un flagship al prezzo di un buon dispositivo di fascia media. Davanti a questi risultati altri produttori hanno seguito l'esempio di OnePlus. Parliamo ovviamente di Honor (con i suoi Honor 7 e Honor 8) o del più recente WIM di Wiko.
Funzionalità originali e/o design accurato
A fronte di una concorrenza sempre più spietata e di prezzi sempre più bassi, alcuni marchi cercano di giocare la carta dell'originalità offrendo caratteristiche inedite o funzionalità che non corrispondono ai loro standard. Alcatel, per esempio, durante l'ultimo MWC, ha presentato uno smartphone con una scocca contenente tanti LED che illuminano l'ambiente o si illuminano alla ricezione di notifiche.
Se per molti utenti questa caratteristica potrebbe sembrare totalmente inutile, non è il caso del giovane pubblico che in questo modo potrebbe distinguersi dalla massa senza spendere troppo. Il produttore così cerca di attirare l'attenzione nei negozi e di totalizzare più punti rispetto ai competitor. Questo metodo però può rivelarsi rischioso e portare a dei fallimenti commerciali. Per esempio LG, con il suo smartphone modulare G5, ne è la dimostrazione.
Altra strategia utilizzata da alcuni produttori: il design! Negli anni il settore degli smartphone di fascia media è stato invaso da smartphone la cui qualità delle rifiniture e del design lascia a desiderare. Ormai tanti produttori hanno cambiato il loro approccio e offrono dei terminali molto belli esteticamente. L'esempio dell'ultimo Galaxy A5 2017 di Samsung è incredibile. A meno di 400 euro avrete tra le mani uno smartphone simile al Galaxy S7.
Un product placement efficace (o meno)
Un'altra tecnica per distinguersi è il product placement o l'utilizzo di una star per promuovere il proprio prodotto. Honor, con il suo Honor 8, ha iniziato una collaborazione con la cantante Louane in Francia. Matt Pokora, recentemente, è comparsa nell'ultima clip di Alcatel per attirare l'attenzione sul suo A5 LED (cfr. 2''59). Il marchio ne guadagna in quanto a visibilità e l'artista può staccare un bell'assegno. Strategia win-win. Bisogna vedere se questo funziona di più rispetto a una semplice campagna pubblicitaria.
Una forte presenza nei negozi e presso gli operatori telefonici
Non bisogna dimenticarlo. La maggior parte delle vendite di smartphone avviene ancora nei negozi fisici o tramite contratti telefonici con gli operatori. È quindi importante per i produttori essere dei riferimenti completi per gli operatori e i negozi di high-tech. La lotta è a volte sanguinosa e spesso richiede un grande sforzo da parte dei brand per essere inclusi tra gli scaffali e in una buona posizione. Infine il settore del business: per avere delle buone vendite è fondamentale convincere le aziende a utilizzare i propri smartphone.
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