Prezzi smartphone: quanto dovrebbero costare?
Il Samsung Galaxy Note 8 ha un prezzo di partenza di 999 euro e rimane solo in maniera simbolica nel club delle tre cifre. Ecco che ci si pone la domanda: quanto dovrebbe costare uno smartphone? I produttori non stanno tirando troppo la corda?
Con il nuovo Galaxy Note 8 Samsung si è impegnata ad alzare l'asticella del limite di prezzo del suo assortimento. Solo qualche anno fa il limite di Samsung era più basso di ben 200 euro. Non fraintendetemi: Samsung non è la sola, molti produttori fanno sempre un sacco di soldi sui modelli top di gamma. Bisogna sottolineare che Apple e Huawei hanno già superato la soglia dei 1000 euro con i loro smartphone di lusso.
C'è una giustificazione a tutto ciò? Nonostante l'aumento dei costi del lavoro e delle materie prime, non riesco comunque a giustificare questi prezzi. Qui noto più che altro la proporzione "Quanto paghi, tanto vale".
Non bisogna dimenticare però che gli smartphone hanno una vita più limitata. Soprattutto quei clienti che acquistano un modello top di gamma costoso, anche in futuro vogliono rimanere nella fascia alta perciò sostituiscono il loro smartphone ogni uno/due anni. Mentre fino a qualche tempo fa potevamo cavarcela con 600 euro (che comunque non sono pochi), oggi la maggior parte dei flagship sono estremamente costosi al lancio.
Interessante però notare che soprattutto da Apple gli smartphone non sono assolutamente un buon investimento, dopo due/tre mesi i prezzi sono decisamente più bassi. Ciò non porta di certo il produttore in rovina che continua comunque a guadagnare i suoi bei soldini. Quindi mi chiedo, perché al lancio l'etichetta dovrebbe essere così alta? Ciò spaventa gli acquirenti invece di convincerli all'acquisto. Soprattutto vista la lenta saturazione del mercato, non riesco proprio a capirlo.
Quali sono i valori che vengono quindi trasmessi?
Non penso solo all'acquisto di un nuovo smartphone. Per molti è normale comprare un nuovo smartphone ogni anno e quindi passare il "vecchio" a figli, amici o parenti. In questo modo molti adolescenti vanno in giro con uno smartphone che un anno prima è costato quanto una buona bici, un televisore o un divano che raramente verrebbero sostituiti e di cui si gode per molto tempo. Io la interpreto così: prendi questo, è vecchio e può essere accantonato. Ciò non aumenta necessariamente l'apprezzamento di un dispositivo così costoso.
Fissare un limite definitivo non è facile. Uno smartphone oltre la soglia dei mille euro non è proprio preso in considerazione da parte mia. Nella fascia di prezzo da 300 a 400 Euro sono presenti buoni smartphone, poiché la maggior parte dei clienti non può spendere più di tanto. Secondo me i produttori dovrebbero chiedersi seriamente se non stanno tirando troppo la corda.
Vogliamo sapere la vostra opinione: quanto dovrebbe costare uno smartphone secondo voi? Quando avete raggiunto il vostro tetto massimo?
In generale il costo destinato ad un qualsiasi smartphone a mio avviso dipende dalla cifra che si ha a disposizione per l'acquisto. 'Banale' avrebbe detto il mio professore di meccanica all'istituto tecnico. Scherzi a parte, a mio avviso, 300/400 euro ma anche meno se ci si accontenta sono una più che buona cifra e si acquista un ottimo telefono. Se poi si vuole apparire a tutti i costi è un altro discorso e li si possono anche spendere oltre 1.000 euro.
Quanto dovrebbero costare ? Un po' in meno mantenendo la stessa qualità
Sicuramente se la qualità è la stessa e il prezzo cala noi utenti possiamo solo che gioire ;)
Secondo me il prezzo giusto per gli smartphone top di gamma è tra 650 e 800€.
Non prendiamoci in giro: un'utente di smartphone la differenza tra un top di gamma e un telefono base la vede, eccome se la vede. Le app si aprono istantaneamente e girano fluide, i giochi sono molto più giocabili ecc.. Ma secondo me il problema principale è che esce uno smartphone nuovo ogni anno. Io sono del parere che un top di gamma debba uscire ogni 2 anni, perchè:
1. La maggior parte degli utenti cambiano smartphone ogni 2 anni, quindi si ha una massimizzazzione delle vendite;
2. Il dispositivo costoso non rimane protagonista per pochi mesi, bensì viene migliorato da aggiornamenti software nell' arco di 2 anni. Le aziende avrebbero più calma nel programmare i software e si evitano problemi come gli s7 di Samsung dove con Nougat molti erano irrangiungibili e il wifi non andava. E hli utenti hanno modo do godersi il proprio telefono costoso per tutta la durata della sua vita, senza guardare che è uscito il modello nuovo e io ho ancora il vecchio;
3. In 2 anni di sviluppo l'azienda può portare sempre novità sostanziali nei top di gamma e far uscire ogni telefono molto diverso e molto migliore del precedente.
Ho già scritto tante volte sull'argomento, ma l'articolo, di cui condivido il succo mica poi tanto subliminale, mi dà l'occasione per essere più chiaro.
Da ciò che leggerete sono escluse quelle persone che per x motivi devono per forza avere il meglio (ad esempio chiunque abbia bisogno di foto di alta qualità). Per il resto lo smartphone serve a messaggiare, telefonare, emailing e navigare su internet. Poi ci sono i giochi e tutti o quasi necessitano di elevate caratteristiche tecniche; ma questo è un'altro discorso in quanto ritengo che acquistare un telefono da 1000€ per far giocare un figlio non sia educativo per la gran parte delle famiglie.
Per un uso che definirei quindi normale secondo questi miei personalissimi concetti bastano 200€.
Ho una marea di conoscenti con top di gamma che usano al 20% perché di più non sanno e non sono nemmeno interessati a fare che cambiano telefono per avere sempre il migliore. È uno status symbol. E allora, se Huawei proponesse il suo ultimo flagship a 600€, perderebbe tutti costoro perché se Apple o Samsung costano 1000€ vuol dire che sono migliori. Nel senso che ti fanno fare più scena.
Io ho 2 telefoni (perché sono cretino, ma questa è un'altra storia), un Note3, che è il principale e va ancora benissimo e che quando uscì costava 740€ (ma io non li ho pagati) e un banale UMI Super cinese da 160€. Non cambia niente ed, anzi, per certi aspetti, il cinesino è migliore