Power delivery, Quick charge e altro: la guerra per gli standard per la ricarica rapida
La ricarica rapida è sempre motivo di discussione tra i possessori di smartphone. Il nuovo standard USB di Tipo C vuole creare un unico standard con Power Delivery. Il costoso Quick Charge di Qualcomm o le soluzioni di proprietà come Samsung Adaptive Fast Charge, Huawei Supercharge e OnePlus Dash sarebbero quindi inutili. Abbiamo perciò analizzato più da vicino gli standard e messi a confronto...
Ricarica rapida: di per sé niente male
I caricabatterie sono diventati furbi. Negli anni i microcontrollori delle batterie e i caricabatterie sono decisamente migliorati. I componenti comunicano tra loro e rimodulano continuamente la tensione e la corrente affinché la batteria non si surriscaldi troppo e non si rovini velocemente. Allo stesso tempo è aumentata la velocità di ricarica cosicché con pochi minuti di corrente il device può restare in vita per molte ore.
L'USB Implementers Forum ha sancito il proprio standard Power Delivery per il connettore di Tipo C: un'alternativa gratuita e con licenza universale agli standard dei produttori di smartphone e del gigante dei processori Qualcomm. Un caricabatterie Power Delivery carica velocemente e in maniera corretta su tutti gli smartphone con port di Tipo C.
Liz Nardozza, addetta stampa dell'USB IF ha spiegato che:
"Con l'USB Power Delivery la corrente e la direzione del flusso sono alimentate tramite il filo CC (communications channel) sul cavo USB. Il meccanismo funziona in maniera indipendente dagli altri metodi USB con cui viene trasportata la potenza tramite le specifiche USB PD 3.0."
USB Power Delivery è uno standard di settore libero che può essere utilizzato senza pagare alcuna licenza. Tuttavia questa è soggetta ad alcuni vincoli per le imprese che vorrebbero adottare l'USB 3.0.
Nella sua Compatibility Definition per Android 7.1, Google ha valutato la Power Delivery con l'etichetta "ASSOLUTAMENTE RACCOMANDATA". Con Android O questa potrebbe diverntare "MUST", vale a dire obbligatorio. I produttori non devono illudersi però perché l'aggiornamento ad Android O non potrà essere distribuito sui loro dispositivi. Quindi? Nardozza chiarisce:
"Spetta ai diversi brand decidere in che misura implementare l'USB PD ed eliminare i propri standard". L'USB IF offre con PD una soluzione molto vantaggiosa e sarebbero tanti altri i vantaggi di uno standard di settore disponibile a tutti per la ricarica rapida:
- Nessuna licenza
- Meno rifiuti elettronici in tutto il mondo visto che i consumatori dovrebbero comprare meno accessori per la ricarica
- Facile maneggevolezza: i caricabatterie funzionano con tutti i produttori cosicché i consumatori possano scambiarli con alternative
- I brand risparmiano i costi per lo sviluppo, la produzione e lo stockaggio poiché lo standard libero riduce il numero di caricabatterie diversi
- Supporto globale: IEC per Europa, CCSA per Cina (trattative in corso)
Noterete la differenza quando vorrete caricare il telefono da quello di un vostro amico. Se prima la ricarica con caricabatterie diversi durava molte ore, con il port comune dovrebbe andare decisamente meglio - sempre se i produttori di smartphone decidono di adottarlo -.
Cosa sa fare meglio Qualcomm con la sua Quick Charge?
Ovviamente abbiamo chiesto a Qualcomm cosa dovrebbe esserci di meglio. Bisogna ammettere che questa azienda specializzata in processori ha una buona preparazione tecnologica in materia tanto che è riuscita a mettere il dito nella piaga rendendo pubblici i punti deboli degli standard USB attuati finora.
In un primo momento con Quick Charge 2.0 il limite superiore della tensione è stato portato a cinque Volt e poi a nove Volt, momento in cui si è ridotta "l'impedenza tra cavi, collegamenti, PMIC, PCB e altri componenti", ci spiega il portavoce di Qualcomm.
Qualcomm Quick Charge 3.0 ha introdotto la tecnologia INOV che trasmette la tensione di carica ottimale tra il caricatore e la batteria. Allo stesso tempo Quick Charge utilizza AICL per la negoziazione della tensione ottimale. L'Automatic Power Source Detection (APSD) aiuta la batteria a identificare il caricatore adattando di conseguenza il flusso di corrente in entrata: un buon aiuto in un mondo in cui ci sono centinaia di caricabatterie diversi.
Come potete facilmente vedere molte di queste tecnologie sono adesso integrate nella Power Delivery. Allora perché comprare uno standard con licenza a pagamento quando il collegamento di Tipo C carica velocemente e in maniera adeguata e le altre tecnologie con la scomparsa dei caricatori incompatibili diventano obsolete?
Come lavorano PD e Quick Charge 4 insieme?
Quick Charge 4 è completamente compatibile con la Power Delivery. Quindi sorge una domanda spontanea: cos'altro fa Quick Charge 4? Power Delivery è ormai leader delle tecnologie per il trasferimento di energia e tensione. Quick Charge 4 di Qualcomm può intervenire a questo proposito e lo fa soprattutto considerando il cosiddetto bilancio termico del dispositivo, in altre parole controlla che lo smartphone non si riscaldi troppo durante la ricarica.
Il fatto che Quick Charge e PD possano coesistere si deve a Power Delivery, che è solamente un protocollo per il trasferimento di tensione e corrente. Quick Charge 4 ha semplicemente imparato a parlare questa lingua, fa praticamente la stessa cosa di Quick Charge 3 ma con qualche estensione in più. QC4 è quindi esclusivamente di Tipo C.
Cosa offrono Samsung con Adaptive Fast Charge o Huawei con SuperCharge?
Anche sugli smartphone di Tipo C il Samsung Galaxy S8 e Huawei Mate 9 o P10/Plus vediamo caricabatterie rapidi ligi al lavoro. Tuttavia Adaptive Fast Charge o SuperCharge non si sono contrapposti alla Power Delivery. Se colleghiamo i nostri dispositivi al caricatore da tavolo adatto a PD Anker PowerPort+ 5, entrambi si ricaricano nello stesso tempo in cui si effettua la ricarica con il caricatore incluso nella scatola.
Il motivo per cui Samsung, Huawei o OnePlus si danno ancora da fare con Dash è discutibile considerando la Power Delivery. Da un punto di vista economico non ci sono ovvi motivi per uno sviluppo proprio e i clienti saranno felici quando potranno tranquillamente caricare il proprio telefono Samsung con il caricatore Huawei dell'amico. OnePlus si sarebbe potuto persino risparmiare costose pubblicità...
Power Delivery raccoglie già i primi frutti e quest'anno molti smartphone di classe media lo adotteranno. Sarà quindi la fine del surriscaldamento della batteria e di lunghi tempi di attesa per la ricarica. Siccome i produttori risparmieranno sulla licenza e sui propri sviluppatori potrebbero investire i soldi in altri componenti o perfino nella tutela dell'ambiente.
Siete dei fidi Quick Charger o preferite gli standard comuni? Fatecelo sapere nei commenti!
USB PD è supportato dai nuovi iPhone per cui non dovrebbe faticare a diffondersi (da che mondo è mondo, i produttori android tendono a copiare Apple). Io non userei nessuna ricarica rapida perchè danneggerebbe la batteria (costringendo a smontare lo smartphone per cambiarla ogni 2 anni, ma ora gira ‘sta moda che la nuova tecnologia non ha difetti e va sempre preferita a quella vecchia). Vi è poi un’ ostacolo: non vi sono molti smartphone con usb type C (l’ ho vista per la prima volta sul galaxy s8 di un mio amico l’ estate scorsa) e i galaxy s7 (che si vendono ancora come il pane) non la hanno. Dunque io la vedo dura. Se comunque si dovesse fare uno standard di ricarica rapida, quello standard dovrebbe essere Dash Charge (quella usata sugli Oneplus)