Pocophone F1: colpisce la concorrenza dove fa più male
Xiaomi ha da poco lanciato il suo nuovo marchio dedicato alla telefonia mobile, Pocophone. Nonostante il nome possa far sorridere molti di voi, il suono di questo nome sta facendo tremare la concorrenza. Il Pocophone F1 dispone di tutte le specifiche di uno smartphone top di gamma ad un prezzo aggressivo capace di attirare l'attenzione. Dopo aver provato F1 a fondo posso capire perché la concorrenza deve davvero avere paura.
Pro
- Imbattibile rapporto prezzo/prestazioni
- Potenza al top
- Batteria di lunga durata
- Jack da 3,5mm
Contro
- Nessuna protezione dall'acqua
- Niente NFC
- Display nella media
Qualcuno provi a fare di meglio
Il Pocophone F1 è disponibile all'acquisto sul mercato italiano in due diverse varianti:
- 6GB/64GB: 329,00 euro
- 6GB/128GB: 399,00 euro
Le colorazioni disponibili sono Rosso Red, Steel Blue, Graphite Black oltre all'edizione premium in kevlar chiamata Armored edition il cui prezzo è ancora sconosciuto come la sua data di lancio (sappiamo solo che è in arrivo). Un prezzo veramente competitivo che darà filo da torcere non solo alla principale concorrente OnePlus (la cui filosofia alla base del brand è abbastanza simile a quella di Poco) ma anche a Xiaomi stessa ed i propri altri dispositivi.
Anche la plastica ha dei vantaggi
Il design del Pocophone F1 non è certamente il punto forte dello smartphone . Metallo e vetro sono solo un ricordo, la plastica prevale su tutti i fronti. Lo smartphone Xiaomi non ha un aspetto particolarmente bello in questo senso, né è eccezionalmente sottile. La è comunque eccellente e il Pocophone F1 si siede comodamente in mano.
Naturalmente anche il materiale utilizzato ha i suoi vantaggi. La plastica permette ai segnali radio di passare attraverso meglio rispetto al metallo ed è molto meno incline a rompersi rispetto al vetro. Xiaomi include persino una cover protettiva in silicone trasparente nella scatola. Consiglio di utilizzarla non solo perché il dorso in plastica si graffia facilmente, ma anche perché la plastica opaca si sporca e sembra consumata. In questo smartphone la praticità vince sul design.
Un peccato che la scocca non sia rimovibile nonostante la plastica. Sarebbe stato abbastanza facile da implementare e quindi la batteria avrebbe potuto essere sostituibile. Purtroppo non esiste una certificazione per la protezione contro l'acqua e la polvere, per cui è necessaria una certa cautela. Al centro della scocca, sotto i sensori della fotocamera, si trova il sensore di impronte digitali, ampio e facilmente accessibile.
Sul lato destro si trovano i due pulsanti separati per il volume e il pulsante di accensione. Sul lato sinistro è presente un carrello ibrido per due schede SIM o una scheda SIM e una scheda di memoria. La porta USB-C e l'altoparlante si trovano sul lato inferiore, accanto alla presa jack e al microfono.
Simile a Mi 8 nella forma ma non nella sostanza
Nella parte frontale trova posto l'ampio display IPS da 6,18" con risoluzione di 1080x2246 pixel e rapporto di forma di 18,7:9 a causa della presenza di un ampio notch. Visto da davanti ricorda molto Xiaomi Mi 8, smartphone che probabilmente ha molte componenti in comune con questo Pocophone F1. Lo schermo è protetto da Gorilla Glass la cui versione non è però stata specificata.
Il pannello IPS è ottimo, i colori sono vivaci, la luminosità sembra sufficiente. I neri sono abbastanza profondi ma non assoluti, ad ogni modo i contrasti sono buoni e mi ricorda molto il pannello di Xiaomi Mi MIX 2S che ho provato in precedenza.
Il display ha piccoli punti deboli
Ci sono alcune debolezze sullo schermo dello smartphone Xiaomi . L'illuminazione non è del tutto uniforme, ci sono aloni chiari nella parte bassa. I bordi sono abbastanza generosamente arrotondati e occupano un po' troppo spazio. Ciò che più disturba è tuttavia la luminosità perché non è particolarmente elevata.
Questo, assieme al vetro altamente riflettente sul display, fa sì che lo smartphone non sia sempre facile da leggere in ambienti luminosi. La stabilità dell'angolo di visione potrebbe essere migliore, soprattutto se confrontata con i costosi pannelli OLED di smartphone di fascia alta.
Le debolezze del display del Pocophone F1 non sono di per sé gravi, ma si aggiungono al fatto che lo schermo dello smartphone è il componente in cui il Pocophone F1 sorprende di meno, non rispetto alla classe 300 euro, ma rispetto agli smartphone di lusso. Per il prezzo il display è assolutamente valido.
Tutti i valori misurati e ulteriori dettagli sul display del Pocophone F1 si trovano nel test dettagliato:
Riconoscimento rapido e affidabile del volto
Il Pocophone F1 è dotato di un sensore a infrarossi per il riconoscimento del volto. Lo smartphone Xiaomi è uno degli smartphone più veloci e affidabili quando si tratta di questo genere di sblocco biometrico. Questo vale sia in condizioni di forte illuminazione che con scarsa luminosità. Anche il sensore di impronte digitali come secondo sistema di sblocco biometrico funziona in modo affidabile e veloce. La concorrenza dovrebbe prendere nota.
Una versione modificata di una versione modificata di Android
Una volta acceso lo smartphone troviamo ad accoglierci la MIUI 9.5 di Xiaomi basata su Android 8.1 Oreo. Poco ha però aggiunto dei tocchi personali come un nuovo launcher e molte nuove ottimizzazioni che puntano a rendere l'esperienza fluida, veloce e reattiva. Il team afferma di aver ottimizzato lo startup delle app in modo da ottenere un'avvio delle app il 28% più veloce. Rispetto a cosa? Secondo Xiaomi questo dato è comparato alla OxygenOS e Android stock!
A primo impatto, launcher a parte, non ho notato grosse differenze con la MIUI che ben conosciamo, nella recensione completa di certo sarò in grado di fornirvi informazioni più dettagliate. Android 9.0 Pie è in arrivo e verrà rilasciato entro la fine dell'anno.
Dove sono andate le applicazioni Microsoft?
Dettaglio interessante: quando abbiamo messo in funzione il Pocophone F1, è stata preinstallata un'intera cartella con le applicazioni Microsoft, tra cui Skype oltre alle applicazioni Office. Dopo aver resettato lo smartphone durante il test, la cartella è scomparsa e non è più tornata (non che ci dispiaccia).
Tuttavia la MIUI è una delle skin che si allontana di più da quello che Google immagina di Android. Nelle impostazioni di sistema ho passato molto tempo a cercare perché molte cose sono ordinate in maniera divera. Le notifiche non sono così elegantemente gestite. Ci sono un sacco di applicazioni doppie, come un secondo browser che non ha vantaggi rispetto a Chrome. L'applicazione sicurezza ha un aspetto gradevole, ma non ha quasi nessuna caratteristica da offrire in più rispetto al normale Android.
Sarebbe stato perfetto per me se Xiaomi avesse offerto il Pocophone F1 con Android One.
Veloce proprio come una F1
Sotto la scocca troviamo lo Snapdragon 845 AIE di Qualcomm che rappresenta il meglio disponibile sul mercato al momento raffreddato grazie a quello che Pocophone chiama LiquidCool Technology. In poche parole si tratta di una heatpipe in rame con vapore acqueo in grado di dissipare meglio il calore.
Tutti gli sforzi di Poco sono stati orientati a rendere Pocophone F1 lo smartphone economico più veloce in assoluto . La velocità è l'unica cosa che conta e di certo anche i 6GB di RAM LPDDR4X aiutano. Diverse varianti di memoria interna sono disponibili: 64GB, 128GB e 256GB, ognuno dei quali può essere espanso da scheda MicroSD. C'è una versione per tutti.
Il Pocophone F1 è sempre al top in termini di potenza di calcolo e grafica, le prestazioni sono perfette per le operazioni di tutti i giorni così come per i giochi, i video 4K o altri compiti impegnativi. Le applicazioni partono senza ritardi, tutto va veloce e liscio come l'olio. Il fatto che il Pocophone F1 rimanga abbastanza fresco è in parte dovuto alla sofisticata tecnologia di raffreddamento dello smartphone, che può essere vista nel video seguente.
Tutti i benchmark e maggiori dettagli sulle prestazioni del Pocophone F1 sono disponibili nel nostro test delle prestazioni:
Un comparto audio che non rinuncia alle funzioni più richieste
Non si rinuncia a speaker stereo e jack delle cuffie . Nonostante la configurazione stereo, lo speaker nella parte bassa dello smartphone sembra sufficientemente potente ma non aspettatevi miracoli dalla capsula auricolare che funge come secondo altoparlante. Ottimo poter disporre ancora una volta di un jack da 3,5mm però l'audio Bluetooth in aptX HD o LDAC sicuramente potrebbe darvi maggiore soddisfazione.
Una fotocamera da controllare più da vicino
Pocophone F1 dispone di due fotocamere disposte verticalmente sulla scocca , una da 12 megapixel (Sony IMX363) f/1,9 e una da 5 megapixel f/2,0 principalmente utilizzata per catturare la profondità di campo per le applicazioni AR e l'effetto bokeh artificiale.
Ciò che colpisce è la fotocamera frontale da 20 megapixel f/2.0 situata nel notch ed utilizzata per lo sblocco con il riconoscimento del volto. L'app Fotocamera di Xiaomi ha un aspetto ordinato e facile da usare.
A questo punto devo fare nuovamente riferimento alla fascia di prezzo: la fotocamera del Pocophone F1 merita davvero di essere provata per soli 300 euro! Le immagini mostrano molti dettagli e colori naturali, anche se a volte sembrano un po' pallidi. La dinamica dell'immagine e l'esposizione sono perfettamente in ordine, così come la nitidezza. Solo quando la luce diventa più debole si mostrano i primi problemi, perché il rumore dell'immagine aumenta rapidamente e le foto non sempre sono nitide. I costosi flagship possono farlo un po' meglio ma c'era da aspettarselo.
La fotocamera frontale del Pocophone F1 cattura dei selfie abbastanza rispettabili, che a volte diventano un po' sfocati ai bordi, ma mostrano molti dettagli. Bisogna solo fare attenzione che l'esposizione sia sempre giusta, altrimenti lo smartphone Xiaomi potrebbe rendere lo scatto troppo luminoso di tanto in tanto. Bisognerebbe disattivare anche i filtri bellezza, che sono regolabili in molti modi ma risultano parecchio fastidiosi.
Ulteriori immagini di prova e ulteriori informazioni sulla fotocamera del Pocophone F1 sono riassunte nel test dettagliato della fotocamera:
La potenza è nulla senza... durata!
Sulla carta, la batteria del Pocophone F1 è una delle più grandi che si possano trovare in uno smartphone. La riserva di energia ha ben 4000mAh da offrire, il che è parecchio. Purtroppo, a questo punto non possiamo offrire un valore di confronto dal nostro solito test benchmark, perché sullo smartphone Xiaomi il test è crashato ad ogni tentativo. Peccato, ma ciò non cambia la sostanza.
Come ben sapete, più importante dei benchmark è comunque la vita quotidiana ed è qui che il verdetto è chiaro: la durata della batteria del Pocophone F1 è convincente su tutta la linea . Anche nelle difficili condizioni dell'IFA, il Pocophone F1 non si è mai stancato prima di andare a dormire la sera. In condizioni normali, si può arrivare a un giorno e mezzo. Con un uso meno intenso rispetto al mio solito, il Pocophone F1 ha solo bisogno di essere collegato al caricabatterie ogni due sere. Non mi manca la ricarica wireless, soprattutto perché la ricarica rapida Quick Charge 4.0 è supportata.
Xiaomi Pocophone F1 – Specifiche tecniche
Il Pocophone F1 colpisce la concorrenza dove fa più male
Il Pocophone F1 è uno smartphone come nessun altro e sta scuotendo il mercato. Non lo sta facendo di certo grazie al design, né per le capacità speciali che nessun altro ha. L'attenzione su una combinazione quasi brutale di prezzo basso e hardware potente è ciò che spinge le vendite. La fascia media di prezzo è stata a lungo la categoria più emozionante nel mercato degli smartphone agli occhi di molte persone e il Pocophone F1 in questa categoria non ha rivali.
Naturalmente questa strategia non è priva di rischi e non piace a tutti i clienti. Xiaomi deve prestare attenzione alla sua reputazione, perché nessun produttore vuole essere percepito come "economico". Se Xiaomi inserisce pubblicità sullo smartphone per mantenere bassi i prezzi dell'hardware, questo è quantomeno discutibile per molte parti interessate.
Concludendo, il Pocophone F1 di Xiaomi è ancora uno degli smartphone più emozionanti e importanti dell'anno. Nonostante la mancanza di stile nel retro e qualche debolezza nel davanti, il Pocophone F1 non fa niente di sbagliato per 300 euro, anzi. Tanto di cappello, Xiaomi!
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