Siate prudenti e diffidate da queste funzioni di Facebook
I social network fanno parte della quotidianità di molti di noi. La piattaforma più conosciuta è senza dubbio Facebook che ha sollevato diversi dibattiti su etica, privacy e limiti sulla comunicazione. Per rendere quest'ultimo aspetto ancora più semplice, Facebook utilizza una serie di funzioni che, se le si osserva da vicino, nascondono alcune verità che Zuckerberg vuole tenerci nascoste.
Eccoci ancora una volta di fronte ad un noto scenario, quello in cui si devono fare i conti con l'aspetto pragmatico del servizio ed i suoi effetti collaterali, soprattutto a livello economico e sociale.
Problemi causati da Facebook stesso
Facebook è ricco di piccole feature speciali: appartenenza ai gruppi, il tasto Mi piace ed il suo utilizzo indiscriminato, il concetto di amici che, in molti casi, sono solo contatti, ed altre ancora. A ciò si aggiungono una serie di problemi legati alla privacy: foto private in circolazione, insulti, pornografia, etc.
Non occorreva certo l'arrivo di Facebook per ritrovarsi di fronte a simili problemi su internet, ma questo social network ha reso il tutto più facile, veloce e, quindi, alla portata di tutti.
Il tasto Mi piace e le diverse Reazioni
In generale si può dire che, quando un servizio è completamente gratuito, sono gli utenti stessi ad essere il servizio. Se Facebook ha raggiunto dimensioni simili è perchè riesce a far soldi; se fa soldi ma il servizio è gratuito c'è sotto qualcosa di sospetto.
Facebook utilizza un sistema di pubblicità mirata, ovvero propone annunci pubblicitari che si adattano alle esigenze ed ai desideri dei propri utenti. Per fare ciò può sfruttare diversi trucchi (analisi delle immagini e di altri elementi che vengono condivisi) o semplicemente analizzare la vostra interazione con la piattaforma: il tasto Mi piace o le Reazioni selezionate. Quando condividete una delle nuove reazioni implementate nella piattaforma, il sistema registra ciò che vi ha reso felici o trsiti e adatta gli annunci pubblicitari di conseguenza.
Il mio primo pensiero è stato che la cosa non mi tocca più di tanto visto che non clicco sugli annunci pubblicitari, ma, in ogni caso, che ci clicchi sopra o meno, gli annunci rimangono. Questo ragionamento rappresenta la società pragmatica in cui viviamo: non importa cosa succede, l'importante è il risultato. Il problema è che Facebook, attraverso il sistema, raccoglie tantissime informazioni su di noi e, nonostante ciò non abbia un impatto diretto sulla nostra esperienza utente, non è comunque carino.
I cookies
A differenza di quelli che trovate al supermercato, i cookies di cui stiamo parlando non sono sempre così dolci e saportiti. Avrete probabilmente notato che quando accedete per la prima volta ad un sito web vi compare subito davanti una finestra pop-up che vi informa circa l'utilizzo dei cookies e sulla quale generalmente occore selezionare la voce "Ho capito/Accetto". Molti siti utilizzano i cookies per puri scopi pubblicitari: analizzare la vostra esperienza di navigazione e proporvi gli annunci mirati del sito al cui il cookie è collegato.
Teoricametne potete anche decidere di rifiutare i cookie di terze parti. Per un'intera giornata ho provato a rifiutare l'invito ai cookie dei diversi siti aperti ma, alla fine, sono stato costretto ad accettarli perchè tantissimi siti che utilizzo quotidianamente (compresi molti servizi di Google) implicano l'accettazione dei cookie sul server.
Anche se Facebook utilizza dei metodi che possono sembrare sleali, va riconosciuto che una grande parte dei problemi è legata agli utenti e non alla piattaforma in sè. Si potrebbe anche considerare Facebook responsabile di tutto ciò che passa attraverso il canal,e ma in questo caso il dibattito sarebbe infinito.
Il nuovo sistema di pubblicità
I tasti di Facebook piazzati sui siti partner (per lo più si tratta del tasto Mi piace) vengono utilizzati anche per "targetizzare" gli annunci da proporre agli utenti. Sapevamo già che Facebook stesse utilizzando questa strategia sui propri utenti, ma ora il bacino si è allargato anche al di fuori della piattaforma.
In altre parole, Facebook consentirà ad innumerevoli inserzionisiti di proporre i propri anninci sulla base della vostra esperienza di navigazione anche se non siete registrati ai loro servizi. Fortunatamente Facebook ha chiarito che gli utenti, sia quelli isciritti al sito che gli altri, potranno rifiutarsi di essere "targetizzati" per gli annunci pubblicitari. Possiamo contare su Facebook ma stiamo a vedere come, nella pratica, si evolveranno le cose.
Problemi dovuti agli utenti
Quelli che torverete di seguito non sono problemi puramente legati a Facebook, ma meglio definibili come cyber social perchè presenti su tantissime piattaforme, YouTube incluso, anche se sul social di Zuckerberg sono particolarmente comuni, soprattutto all'interno di determinati gruppi di età.
Utilizzo inappropriato
Sapevate che Facebook (così come qualsiasi altro social network) è vietato ai minori di 13 anni? Probabilmente no, del resto questa regola non viene applicata concretamente. Com'è possibile? Su Facebook, come in generale su internet, si possono fare incontri speciali: ciò può essere positivo (c'è chi trova l'amore della propria vita o nuovi amici con cui condividere il tempo libero), ma anche negativo (quando ad esempio ci si imbatte in utenti non autorizzati).
È sempre meglio essere prudenti e mantenere i propri dati privati soprattutto quando ci si trova davanti a contenuti inappropriati o persone che cercano di organizzare incontri al difuori della piattaforma per motivi discutibili. Ovvio no? In teoria sì, ma nella pratica non sembra.
Purtroppo anche su Facebook ci si può imbattere in degli intrusi
I limiti della comunicazione
Questo non è certo un problema solo di Facebook ma essendo questa la piattaforma più utilizzata...
In un mondo dove chiunque può dire la sua purtroppo non è facile trovare contenuti interessanti. La comunicazione scritta non è sempre facile da capire ed interpretare ed i toni di una conversazione possono essere facilmente fraintesi.
Va poi detto che alcuni utenti, quando si trovano dietro ad uno smartphone o ad un pc, sembrano non dare peso alle conseguenze delle parole scritte. Per questi motivi, o solo per puro divertimento, molti utenti animano in modo violento le conversazioni sul social. Negli ultimi anni è stata definita una nuova tipologia di utente, denominata Troll, che fa riferimento agli utenti che scrivono dei commenti solo ed esclusivamente per far animare le conversazioni e fare polemica.
Per tutti questi motivi credo sia importante rimanere vigili quando si ci si affida a Facebook! Voi utilizzate questa piattaforma? Quando utilizzate questo canale fate attenzione al modo in cui interegite con la piattaforma o la sfruttate senza farvi troppe domande?
Io non ho Facebook e sono contro i social network in generale, ma dato che dall'anno prossimo dovrò usarlo perché la mia scuola ha adottato Facebook come strumento di condivisione di informazioni, non potrò farne a meno e dovrò creare un profilo. Odio i social network e non ho nemmeno whatsapp perché non mi piace questo tipo di condivisione e preferisco il classico faccia a faccia
Facebook andrebbe censurato e basta