Reno hands-on: così OPPO attacca la fascia media
OPPO continua il suo percorso di innovazione tramite Reno, il suo nuovo marchio annunciato pochi mesi fa, aggiungendo un meccanismo scorrevole con uno strano design a "pinna di squalo" sulla parte superiore in cui ospita la fotocamera anteriore e il flash LED.
Un prezzo altamente competitivo
OPPO Reno sarà disponibile all’acquisto in tutta Europa a partire dal 10 maggio al prezzo consigliato di 499 euro, il che lo rende uno degli smartphone più competitivi nella fascia media della prima metà del 2019.
Moderno sotto ogni aspetto
Come la maggior parte dei dispositivi di punta, anche il Reno è un sandwich composto da due strati di vetro e una cornice di metallo che circonda tutto il dispositivo. La sensazione in mano è di alta qualità, ma il vetro utilizzato nella parte posteriore è leggermente scivoloso, motivo per cui consigliamo l’utilizzo della cover inclusa nella confezione di vendita.
Al contrario rispetto al suo fratello maggiore, il Reno in versione standard possiede un jack audio nella parte inferiore, accanto alla porta USB-C e l’altoparlante di sistema. La vera sorpresa si trova nella parte superiore, dove è possibile notare un nuovo meccanismo a comparsa dalla stranissima forma a “pinna di squalo” (Pivot Rising Camera) che contiene al suo interno la fotocamera anteriore e il flash LED anteriore e posteriore. Questo stratagemma ha permesso al produttore di ottenere un display libero da notch o fori e un rapporto schermo-corpo del 93,1%.
Il nuovo meccanismo ricorda molto quello proposto lo scorso anno dalla stessa azienda sul Find X, ma ciò che rende il Reno migliore del precedente modello di punta del produttore è il lettore di impronte digitali integrato nel display. Questo permette di sbloccare lo smartphone senza sollevare la pinna, sebbene il sistema meccanico sia stato testato ben 200 mila volte senza mostrare problemi. Inoltre OPPO ha anche dichiarato che il meccanismo possiede un sistema di protezione in caso di caduta accidentale nel caso vi scivolasse dalle mani.
OPPO Reno sarà inizialmente disponibile in due bellissimi colori, Ocean Green e Jet Black, ma quello che delude di più è l’assenza di una certificazione IP68: fate attenzione a non immergerlo in acqua.
Uno splendido display senza notch o foro
Il display OLED da 6,4 pollici offre una risoluzione FHD+ e risulta ben calibrato, mostrando colori piuttosto naturali. Confrontato ai miei Huawei P30 e Samsung Galaxy S10+, il display del Reno non sembra sorprendere, ma bisogna tenere presente che questo smartphone costa praticamente la metà dei rispettivi competitor.
OPPO rivendica un rapporto schermo-corpo del 93% grazie alla presenza di cornici minime e l’assenza di notch o fori. Come siamo abituati di questi tempi, anche la cornice inferiore del Reno è più pronunciata rispetto a quella superiore e ai lati, ma ci farete poco caso dopo averlo usato per un po’ di tempo.
Questo schermo è poi dotato di una modalità che OPPO chiama Night Shield che riuscirebbe a ridurre le emissioni di luce blu senza compromettere i colori riprodotti. Si tratta della stessa modalità già vista su Galaxy S10 e che funziona piuttosto bene.
ColorOS si aggiorna
Il software a bordo è Android 9 Pie, personalizzato dall’interfaccia proprietaria del produttore, la ColorOS , che si differenzia molto rispetto ad Android stock, motivo per cui è necessario passare diverso tempo in sua compagnia prima di abituarsi. A parte questo, il sistema operativo sembra girare veloce e fluido e non ha mostrato problemi durante il breve test.
Veloce e scattante
Nonostante venga posizionato come un dispositivo di fascia media, OPPO Reno sembra estremamente veloce e scattante. Viene alimentato dal SoC Snapdragon 710 con 6 o 8GB di RAM e 128 o 256GB di memoria interna. Al contrario rispetto a quanto visto sul suo fratello maggiore, il Reno in versione “standard” non offre la possibilità di espansione della memoria tramite schede microSD.
Anche se abbiamo potuto passare pochissimo tempo in compagnia di questo dispositivo, le prime impressioni dal punto di vista dell’hardware sono state positive e non abbiamo notato alcun tipo di rallentamento. Tuttavia, come sempre, aspettiamo di ricevere la nostra unità di prova per offrirvi un test più approfondito del dispositivo.
Arriva la Ultra Night Mode 2.0
Sebbene OPPO Reno 10x Zoom abbia rubato tutta l’attenzione durante la conferenza grazie al suo zoom ibrido 10x, il sensore principale della versione standard è lo stesso della variante più potente. Si tratta del sensore Sony IMX586 da 48MP con apertura f/1.7, dotato anche di una modalità Ultra Night Mode 2.0 in grado di sfruttare l'AI, l'HDR per una maggiore riduzione del rumore nelle peggiori condizioni di luce.
Ciò dovrebbe aiutare ad evitare foto scure e piene di rumore in condizioni di scarsa illuminazione. Tuttavia, a differenza di quanto fatto da Huawei sul nuovo P30 Pro, l'approccio di OPPO alla fotografia in notturna non è quello di illuminare artificialmente l'immagine, ma di mantenere l'illuminazione più vicina a ciò che in grado di vedere l’occhio umano. Il secondo sensore a supporto di quello principale è un obiettivo da 5MP utilizzato specialmente per la rilevazione della profondità di campo.
Ricarica VOOC 3.0
OPPO Reno contiene al suo interno una batteria da 3765 mAh, dimensioni ragionevoli per la sua fascia di prezzo e che dovrebbero permettere a questo smartphone di resistere una giornata intera senza alcun tipo di problema. Inoltre anche questo modello è compatibile con la ricarica VOOC 3.0, una tecnologia quasi al pari della Super VOOC che abbiamo potuto ammirare su OPPO Find X.
Ciò che manca, invece, è il supporto alla ricarica wireless, nonostante la scocca posteriore in vetro.
OPPO Reno – Specifiche tecniche
Giudizio iniziale
Gli smartphone di fascia media continuano ogni anno a diventare sempre più potenti. OPPO, così come Xiaomi e altri produttori, ha deciso di seguire questo trend fornendo un dispositivo dalle ottime prestazioni e un software ricco di personalizzazioni ad un prezzo più adatto al budget della maggior parte degli utenti.
Il primo sguardo all’OPPO Reno è molto positivo e non vediamo l’ora di approfondire di più ogni aspetto di questo dispositivo nella nostra recensione completa che arriverà nei prossimi giorni.