Niente SD sui Nexus, confondono gli utenti. Parola di Google
Perché gli smartphone e i tablet Nexus non hanno la SD card? E perché i bottoni sono posizionati in quel modo? Lo spiega Matias Duarte di Google, direttamente dal suo account G+.
Se hai delle domande sui nuovi Nexus 10 e Nexus 4 e sulla filosofia che li ispira, Matias Duarte potrebbe essere pronto a soddisfare le tue curiosità. O almeno lo ha fatto, rispondendo dal suo account G+, riguardo due aspetti: quello del posizionamento dei bottoni in Android e l'annosa questione dell'assenza di supporto per le schede SD sui dispositivi Nexus.
I tasti touch, sempre al solito posto
Perché autolimitarsi con dei bottoni fisici, quando quelli on-screen permettono più flessibilità? Questo in sostanza è il ragionamento fatto da Google da Android Honeycomb in poi. Avere dei bottoni direttamente sul display significa anche poterli farli apparire nella stessa posizione rispetto alle mani dell'utente, indipendentemente che si tenga il dispositivo in modalità portrait o landscape.
Qualunque sia il modo in cui stiamo usando il nostro tablet, naturalmente il 90% delle volte gli smartphone sono utilizzati in modalità ritratto, i bottoni touchscreen possono essere trovati facilmente al loro “solito posto”. Questione di “memoria muscolare” - dice Duarte – per migliorare l'usabilità l'importante non è dove si trovano i bottoni, ma il poterli trovare automaticamente.
La SD confonde
Da sempre gli smartphone Nexus prima e poi anche i tablet, non sono provvisti di uno slot per schede microSD. Soprattutto con l'uscita del Nexus 7 questo è stato un limite che non ha mancato di deludere molti utenti e addirittura allontanarne altri. Ma secondo Duarte c'è una spiegazione anche per questa scelta. La presenza di una scheda SD e quindi di una memoria aggiuntiva a quella dello smartphone, non solo non sarebbe utile ma confonderebbe gli utenti con complicazioni inutili: dove vanno a finire i file salvati? Cosa succede quando cambio scheda SD?
Insomma, secondo Duarte, si tratterebbe di “residui dell'era paleolitica del computing”, superati dalla semplicità di una sola memoria di cui si conoscono i limiti precisi e che può essere scelta una volta per tutte al momento dell'acquisto del dispositivo.
Non tutti sono d'accordo
Sui tasti touch credo non ci sia molto da dire: avere i comandi che usiamo più spesso, i bottoni di sistema appunto, sempre nel solito posto indipendente da come teniamo in mano un dispositivo è una semplice ma grande idea. Qualche dubbio invece sulla questione SD c'è, basta vedere i commenti al post su G+ di Duarte.
Intanto i dispositivi Nexus presentati due giorni fa, non brillano certo per lo storage: 8 e 16 gigabyte i tagli disponibili per il Nexus 4 e 16 e 32 gigabyte quelli per il Nexus 10. La possibilità di espandere la memoria sarebbe stata utile per molti utenti. Possibilità appunto. Chi non vuole essere “confuso”, per dirla con le parole di Duarte, non è certo obbligato a usare una scheda SD, al contrario non si vede perché impedire di avere un po' di spazio in più a chi lo troverebbe utile. Android non era famoso per essere personalizzabile? E i Nexus non dovrebbero essere i device Android per eccellenza?
Business is business, anche per Google
Viane il dubbio – dubbio si fa per dire – che a Google faccia molto piacere che gli utenti usino i suoi servizi online e faccia di tutti per “incoraggiarli” a farlo. Invece di salvare i documenti sulla SD si usa Google Drive, invece di portarsi dietro la propria musica, si ascolta direttamente da Play Music e i film non si salvano sulla schedina, ma si vedono in streaming da Play Movies.
C'è un problema però. A Mountain View si dimenticano che in molti paesi del mondo parte di questi servizi non sono disponibili – in Italia Play Music arriverà tra poco, Play Movies chissà – e ancora peggio, in molti paesi la scarsa copertura e le cattive prestazioni delle reti mobili ad alta velocità sarebbero un limite insormontabile per chi volesse affidarsi solo ai servizi online di BigG o altre aziende.
Ah, poi c'è anche la questione relativa alla libertà di non usare Google se non vogliamo, ma questo forse sarebbe chiedere troppo.
(Immagini: androidpit, google, mikroe.com, androidpit)
Fonte: Matias Duarte
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