Nanoleaf Remote: così semplice da risultare geniale (ma quanto costa!)
Qualche tempo fa vi abbiamo parlato delle Nanoleaf Aurora, le luci smart componibili in grado di dare nuova luce alle mura del vostro studio o della vostra smart home. Da poco ci è stato spedito in redazione il magico telecomando che, per via del suo particolare funzionamento, merita una menzione d'onore. Ha solo un piccolo difetto...
Appassionati di giochi da tavolo?
I designer di Nanoleaf Remote sono probabilmente appassionati di giochi da tavolo. L'originale controllo remoto per le luci Nanoleaf ha la forma di un dado a 12 facce cresciuto un po' troppo (ogni faccia è rappresentata da un pentagono e numerata). Non risulta comunque ingombrante, può essere benissimo contenuto in un cubo dal lato di 10 cm per darvi un'idea. È comodo e pratico da utilizzare.
Nella confezione il telecomando arriva separato in due diversi pezzi di plastica: a primo impatto il materiale mi è sembrato di bassa qualità ma a lungo andare ho capito trattarsi di una plastica duratura e resistente a graffi e urti. Una delle metà del telecomando è sprovvista di qualsiasi tipo di hardware, tutto ciò che serve al Nanoleaf Remote per funzionare è contenuto in metà dado.
Le batterie non vanno cambiate spesso
Prima di assemblare il tutto è necessario inserire due pile stilo per permettere al dispositivo di funzionare. Se vi dimenticate di farlo, sappiate che separare le due metà sarà molto impegnativo nonostante la fessura lasciata appositamente per facilitare l'operazione.
Il produttore dichiara ben 3 anni di durata con due singole pile stilo di tipo AA in stand-by e ben 1 anno con utilizzo continuato.
Un dado che vi darà i superpoteri
Ok, è un grosso dato a 12 facce con delle batterie da inserire. Come dovrebbe aiutarvi a controllare le vostre luci Nanoleaf? Qui entra in gioco l'interessante idea alla base di questo telecomando, tanto semplice quanto geniale.
Ogni faccia del dado corrisponde a un pre-set delle luci Nanoleaf con la faccia numero 1 che corrisponde a "luci accese" (utilizzando l'ultima configurazione impostata prima di spegnerle) e la faccia numero 12 che corrisponde a "luci spente". Ovviamente è possibile configurare manualmente ogni faccia del dado a piacimento, comprese la numero 1 e 12 che per praticità ho lasciato sulla configurazione di base. Basterà ruotare il dado per comandare le luci a distanza.
Non è tutto, ruotando il dado su se stesso mantenendo la stessa faccia rivolta sul tavolo (immaginate di ruotare un bicchiere pieno d'acqua nell'unico modo in cui non si rovescia il contenuto, il movimento è lo stesso) è possibile regolare l'intensità luminosa delle luci. Questo tipo di gesture messo in atto grazie ad un giroscopio interno al telecomando è comodo, intuitivo e geniale. Vi sembrerà di controllare le vostre Aurora con il pensiero
Ad ogni cambiamento di scena il dado risponde con una leggera e piacevole vibrazione per confermare l'avvenuta variazione. Vi accorgerete dell'avvenuto riconoscimento del comando per cambiare intensità luminosa grazie ad una vibrazione che accompagnerà tutta la rotazione del dado.
Nessun extra richiesto...
Apprendere il funzionamento di Nanoleaf Remote richiede solamente un paio di minuti a differenza dell'accoppiamento con le luci e l'app per smartphone, per lo meno questa è stata la mia esperienza personale.
Ho provato inutilmente a collegare il telecomando al mio P20 Pro senza successo, lo smartphone non ne ha voluto proprio sapere di riconoscere l'accessorio. Per comodità e velocità sono passato all'iPhone X che già era presente nella mia altra tasca (il fatto che sia un iPhone è una coincidenza, sono sicuro che con un qualsiasi altro smartphone compatibile avrei ottenuto lo stesso risultato).
Una volta riconosciuto l'accessorio tramite la scansione di un QR code, la personalizzazione delle varie facce tramite app è immediata. Nella sezione Remote dell'applicazione Nanoleaf (la stessa che avete usato per configurare le luci) troverete una lista di tutte e 12 le facce e toccando su ognuna di esse potrete personalizzarla. Più facile a farsi che a dirsi.
Interessante il pulsante che vi permetterà di illuminare il telecomando a distanza tramite app nel caso non vi ricordiate dove lo avete lasciato.
... a patto che abbiate Rhythm
Non è necessaria nessuna applicazione extra per il controllo di Nanoleaf Remote il che è un bene. I limiti imposti sono però di tipo hardware: non è possibile regolare la luminosità delle luci senza Nanoleaf Rhythm, altro accessorio della casa progettato per permettere alle luci di "ascoltare" la musica nell'ambiente e reagire di conseguenza.
Questo piccolo ed interessante gadget costa esattamente quanto il telecomando: 59,99 euro. Se non disponete già di Rhythm dovrete spendere ben 119.98 euro per poter divertirvi a comandare le vostre luci senza smartphone, un giochino che ritengo troppo costoso personalmente.
Se paragonato al prezzo delle Nanoleaf Aurora (64,99 euro) tale costo è quasi il doppio del costo delle luci stesse. Davvero c'è qualcuno disposto a spendere tale cifra per un gadget (per quanto interessante) più che superfluo?