Moto G6 Play hands-on: il re della batteria è tornato
Dal 2016, in particolare dopo il lancio della serie Moto G4, Motorola non ha rilasciato alcun modello Play. Questa linea di dispositivi è diventata nota agli utenti per autonomia e prestazioni offerte ad un prezzo medio. Con i Moto G6, il brand celebra il ritorno della linea Play che sembra voler portare avanti le vecchie tradizioni di famiglia.
Motorola Moto G6 Play – Uscita e prezzo
Il Moto G6 Play, presentato a San Paolo il 19 aprile con G6 e G6 Plus, arriverà sul mercato italiano nel mese di giugno ad un prezzo di 199 euro in oro e indaco.
Motorola Moto G6 Play – Design e assemblaggio
Motorola ha apprezzato particolarmente il look del Moto X4, al punto da utilizzarlo come riferimento per i nuovi Moto G6. Il Moto G6 Play non fa eccezione alla regola: vetro sul retro, sezione dedicata alla fotocamera dalle linee concentriche e bordi laterali leggermente curvi.
Naturalmente sfoggiare delle linee simili a quelle del Moto X4 non è un problema, al contrario mostra come il Moto G6 Play sia stato migliorato dal alto del design. Il pannello anteriore mostra bordi laterali ridotti, che però non possono ancora essere definiti "infiniti". Tuttavia, per un modello entry-level, la parte frontale è uno dei punti di forza di questo design.
I bordi ridotti sul davanti ottimizzano l'esperienza con il dispositivo che vanta così dimensioni ridotte ed uno schermo più ampio disposizione. A mio parere anche il posizionamento del lettore d'impronte digitali sul retro, invece che sul avanti, è da apprezzare (anche se si tratta di gusti). Un posizionamento che Motorola non aveva ancora esplorato. Si tratta tuttavia di un passaggio naturale quando i brand decidono di ottimizzare lo spazio sulla parte frontale dello smartphone.
Nel complesso il Moto G6 Play offre un aspetto solido e e più sofisticato.
Uno schermo che guarda a nuovi orizzonti
Con la linea Moto G6, Motorola entra nell'era dei pannelli dal formato 18:9. Commercialmente questo standard Motorola prende il nome Max Vision, un termine che cerca di trasmettere all'utente l'idea di ampiezza e vantaggi in termini multimediali. Del resto uno smartphone nominato Play non può che offrire un buon display per video e giochi.
La risoluzione è limitata all'HD+. Si tratta di un pannello LCD IPS da 5,7 pollici che considero di grandi dimensioni per l'intrattenimento generale.
Cosa nasconde sotto la scocca?
Motorola ha fatto storia con la linea Moto G quando, nel 2013, ha immesso sul mercato un dispositivo con l'hardware che gli utenti chiedevano. La prima generazione di Moto G offriva 1GB di RAM ed ora, a cinque anni di distanza, sono passati a 3 GB nel modello base. Possono sembrare pochi ma per il G6 Play sono sufficienti ad offrire prestazioni capaci di soddisfare le esigenze di quegli utenti che non necessitano di dispositivi particolarmente prestanti.
Aprire e chiudere Instagram, WhatsApp ed email ogni 10 minuti non sarà un problema, e potrete tranquillamente avere qualche gioco ed un photo editor. Il limite sul G6 Play è il processore, non la RAM o lo storage di 32GB. Il chipset porta una piccola evoluzione rispetto al suo predecessore, lo Snapdragon passa da 410 a 430.
I nostri test più approfonditi metteranno alla prova le capacità del G6 Play, ma al momento il pacchetto che Motorola offre sul G6 Play è piuttosto allettante. Anche le fotocamere sono state aggiornate rispetto al modello 2016: oltre ad integrare una fotocamera da 13MP, il G6 Play è in grado di registrare video in Slow Motion, qualcosa di impensabile due anni fa. Il sensore ha un'apertura f/2.0 ed offre alcune funzionalità extra nel software, come la modalità manuale e panoramica.
Motorola ha messo mano anche sulla fotocamera anteriore di 8MP che offre la modalità Bellezza e permette di registrare in Slow Motion. Sembra che il brand abbia prestato particolare attenzione alle telecamere dei nuovi modelli perché, in teoria, tutti i sensori hanno un buon numero di megapixel ed il software vanta feature più efficienti.
36 ore di gioco puro
Motorola dichiara che, sulla base dei test di laboratorio dell'azienda, il G6 Play può fornire più di un giorno di autonomia con una sola carica. Più precisamente, parla di 36 ore, quasi il doppio delle ore promesse con il G4 Play.
Per inciso devo sottolineare che il G6 Play offre il supporto per la ricarica rapida TurboPower; il caricatore compatibile è incluso nella confezione. Senza questo supporto la batteria da 4000 mAh impiegherebbe secoli per ricaricarsi.
Naturalmente, i test di laboratorio condotti in condizioni ottimali non dicono molto sulle prestazioni nell'uso quotidiano ma prendendo i numeri per buoni, il G6 Play dovrebbe fornire 24 ore di autonomia.
Optare per una batteria così capiente permette a Motorola anche di sfidare brand come Asus, che piazza sul mercato dispositivi con batterie tra 4000 e 5000 mAh. Il processore meno potente, lo Snapdragon 430, dovrebbe inoltre contribuire ad una più efficiente gestione energetica.
Oreo di fabbrica
L'intera linea Moto G 2018 gira Android Oreo nativamente. Non è ancora certo se l'aggiornamento ad Android P verrà rilasciato sul G6 Play ma il brand farà senza dubbio chiarezza a riguardo, in futuro. Visivamente, niente di nuovo rispetto allo stile di Oreo già visto su Moto X4. È un Android quasi puro con alcune chiare modifiche ad opera di Motorola su elementi come icone e l'app Moto.
Motorola Moto G6 Play – Specifiche tecniche
Giudizio iniziale
Il Moto G6 Play è un dispositivo con buone caratteristiche, un design elegante, fotocamere che promettono bene, un display dal formato 18:9 e, soprattutto, un'ampia batteria. Si tratta di prime impressioni che solo un test approfondito dello smartphone potrà confermare o meno.
Per ora il G6 Play promette bene: uno smartphone dal buon rapporto qualità/prezzo sembra essere pronto a conquistare gli utenti. Riuscirà nell'intento secondo voi? Quali sono le vostre prime impressioni sul G6 Play?
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