USB Type-C, senza fili o ricarica rapida: qual è il modo migliore di ricaricare lo smartphone?
Ahimè, l'energia dei nostri smartphone e tablet non è né perpetua, né infinita, e hanno bisogno di una batteria ricaricabile che provveda a tenerli in vita. Fino a poco tempo fa, le opzioni per ricaricare il nostro Android erano limitate al caricatore da collegare all presa di corrente più vicina, o al cavo USB da collegare al computer. Oggi le opzioni sono molteplici, ognuna con i suoi pro e i suoi contro.
Dimenticatevi gli antichi problemi delle batterie NiMH alla 3310, cellulari che avevano bisogno di essere sempre ricaricati al massimo e che appena scartati dalla confezione dovevano essere messi sotto carica per almeno 24 ore. Oggi avete la possibilità di scegliere se ricaricare la batteria tramite un'USB Type-C, una stazione wireless, un fast charger e, addirittura, una stazione wireless dotata di fast charging.
USB Type-C
La nuova generazione di porte USB, la terza, è riconoscibile per l'inserto di colore blu all'interno della presa stessa, questa il nuovo standard per la ricarica via cavo. Nonostante non sia ancora diffusissima, rimpiazzerà presto le vecchie prese USB, man mano che i nuovi dispositivi verranno presentati. I dati vengono trasferiti alla velocità di 10GB/s, ma per godere di tale rapidità è necessario che il cavo ed entrambi i dispositivi collegati abbiano una porta USB 3.0. Se collegate uno tablet dotato di tale presa con un cavo di terza generazione ad un computer dotato di USB tradizionale, scordatevi i 10 GB al secondo.
Per fare un esempio, il cavo fornito con il OnePlus 2 (e il relativo ingresso) sono presentati come USB di tipo C, ma il realtà sono delle classiche 2.0 ristilizzate. Per la ricarica della batteria vale lo stesso discorso, un cavo USB 3.0 può caricare fino a 100 W a 20 V, mentre lo standard attuale di aggira attorno ai 20 W. Gli smartphone che saranno dotati di porta USB tipo C saranno limitati a 36 W.
Ricarica wireless
I sistemi di ricarica senza cavo funzionano con diverse tecnologie, le più comuni sono Qi, PMA e WPC. La stazione di ricarica wireless dei Samsung Galaxy S6 Edge+ e Galaxy Note 5, supporta sia gli standard Qi che PMA, ma questi due dispositivi rientrano in una categoria tutta loro che vedremo alla fine dell'articolo.
Il punto forte della ricarica wireless è ovviamente la praticità, basta appoggiare il dispositivo sulla stazione di ricarica e la batteria comincerà a ricaricarsi. D'altra parte la velocità di ricarica è più lenta di una normale via cavo, a causa della distanza tra il magnete presente nella base per la ricarica e quello integrato nel dispositivo. Inoltre il sistema wireless ha un costo maggiore rispetto ad un cavo USB di tipo C, i prezzi variano molto, ma se un cavo non costa più 10 euro, una stazione wireless brandizzata può costare anche più di 50 euro. In generale il tempo di ricarica della batteria aumenta del 20%, l'amperaggio è minore e gli standard Qi non lavorano oltre i 5 Watt.
Fast charger
Il sistema di fast charging è ormai disponibile sulla maggior parte dei dispositivi di fascia alta. I primi dispositivi ad disporre di questo sistema furono l'HTC Droid DNA ed il Nexus 4 che, con il Quick Charge 1.0 di Qualcomm, potevano essere ricaricati con una velocità maggiore del 40% rispetto a quanto ottenuto da un caricatore tradionale. La versione 2.0 permetteva il 75% di velocità in più ed ora è ai cancelli di partenza la versione 3.0, che promette una velocità di ricarica fino a 4 volte più veloce di un caricatore convenzionale e debutterà con il nuovo Snapdragon 820.
Purtroppo, le batterie studiate per il fast charging, sono destinate a supportare meno cicli di vita e quindi a durare di meno. Rispetto ad una batteria tradizionale, che riceve l'energia normalmente via cavo, il fast charging è in qualche maniera più “violento” e per questo motivo i cicli di ricarica della batteria sono inferiori. Inoltre, è utile ricordare che se si utilizza un caricatore fast charge con un dispositivo che non lo può supportare (ovvero che non dispone di un chip che regola l'energia in entrata), si può danneggiare irreparabilmente la batteria.
Ricarica wireless con fast charging
La categoria è, al momento, composta da due soli dispositivi: Samsung Galaxy S6 Edge+ e Galaxy Note 5. Fa parte degli optional e non è disponibile sugli altri modelli della famiglia S6. Come si può facilmente intuire, il sistema unisce la comodità della ricarica senza fili e la maggior rapidità nella trasmissione della corrente. Non è paragonabile ai fast charge via cavo, ma questo sistema è 1,4 volte più veloce di un wireless standard trasmettendo fino a 15 W, tre volte in più del sistema tradizionale.
Secondo Samsung, i due dispositivi si ricaricano il 50% più velocemente rispetto alla stazione wireless tradizionale ed essendo ancora molto poco diffusa, la ricarica wireless con fast charging è tutta da scoprire e le probabilità che il futuro della ricarica sia in questo sistema sono molto alte.
Quindi, qual è il migliore?
La risposta la conoscete già: dipende dalle vostre abitudini. Se siete molto attenti alla durata di una batteria, è bene tenersi il caro e vecchio cavo ben stretto, se invece, siete tendenti a perdere qualsiasi cosa ed inciampare su tutto, beh, compratevi una stazione wireless e il problema è risolto.
Chi desidera invece limitare al massimo il tempo in cui il dispositivo è in carica, allora l'USB type C è per forza la vostra scelta. Se invece volete il meglio del meglio del meglio, spero abbiate il portafoglio molto pieno perchè la vostra unica soluzione al momento è l'acquisto di un Samsung Galaxy S6 Edge+. Poi, se a casa avete la stazione di ricarica wireless, mettetevi un cavo USB, nello zaino, cosi quando siete a spasso non avrete problemi nel connette lo smartphone alla fonte di corrente elettrica più vicina a voi!
Qual è il vostro sistema di ricarica migliore?
Originariamente di Kris Carlon su Androidpit.com
Nel 2018, coi top di gamma con batteria non removibile e ricarica rapida non disattivabile, la vedo dura...
Sui samsung è disattivabile
sugli lg no (e sugli huawei nemmeno secondo me). Io ho deciso di non comprare più samsung perchè l’ S8 faceva pena.
Io ho rovinato due batterie a litio sul samsung (gonfie) con Ricarica wireless qi dopo 5 minuti la batteria cominciava a scottare.
: ) : )
Non credi sia arrivato il momento di aggiornare l'articolo? L'argomento è molto interessante e nel frattempo una moltitudine di nuovi dispositivi ha adottato queste tecnologie. Posso sembrare anacronistico ad alcuni ma mi accingo a comprare un S6 e una delle discriminanti rispetto ai nuovi ed attraenti modelli di casa Samsung è stata proprio la possibilità di ricaricare in QI e Type-C.
Avendo vissuto piu' volte la rottura del connettore interno usb che sia a b c o z credo che la ricarica wireless sia la soluzione. I fili i piu' li metteranno sempre perche' costano meno ma si rompono comunque.Togliere i fili, questa e' la vera innovazione.
Trovo molto utile questo discorso sui metodi di carica della batteria anche se per una questione di abitudine ed anche di affidabilità dal punto di vista della sicurezza, preferisco sempre la connessione cablata
Si, pare siamo tutti d'accordo su questo punto. Io credo che nei prossimi tempi il Fast Charge verrà sviluppato a modo e prima o poi tutti qusti metodi si fonderanno in uno solo
Secondo me è l'USB Type C, io sono, e per ora resto, dell'idea che sia la ricarica rapida che quella wireless rovinino la batteria di più e più velocemente
Che la ricarica rapida sia più aggressiva sulle batterie è provato, quella wireless non ha troppi effetti collaterali se non quello di essere lenta. Come detto, anche io credo la Type C sia il meglio
voto per la USB di tipo c
Ti dirò, anche io!