La moneta di Facebook affronta l'antitrust dell'UE
Secondo i rapporti, le autorità antitrust della Commissione Europea hanno avviato un'indagine sulla "moneta criptata" di Facebook, Libra. L'UE ha già espresso in precedenza la preoccupazione sulla possibilità di monopolizzare i pagamenti ed escludere slealmente la concorrenza.
I colleghi di Bloomberg affermano di aver visto un documento che conferma che le autorità antitrust dell'UE hanno già iniziato a "indagare su potenziali comportamenti anticoncorrenziali". La preoccupazione principale sembra essere la possibilità di creare restrizioni della concorrenza per quanto riguarda le informazioni che saranno scambiate con la Libra e l'uso dei dati dei consumatori.
L'indagine, che dovrebbe essere in una fase iniziale, fa seguito a un questionario inviato il mese scorso dai funzionari dell'UE, che ha rivelato preoccupazioni circa la possibilità di monopolio del sistema di pagamento proposto gestito da Facebook.
Libra ha alcuni grandi sostenitori tra cui MasterCard, PayPal, Visa, Visa, eBay, Spotify, e Uber. Il team di Mark Zuckerberg la definisce una valuta criptata, ma non è esattamente come i Bitcoin o altri popolari prodotti blockchain.
L'Associazione Libra, un'organizzazione indipendente e senza scopo di lucro costituita per supervisionare la nuova moneta digitale di Facebook, ha sede a Ginevra, in Svizzera. Secondo Reuters, il Commissario federale svizzero per la protezione dei dati e l'informazione (IFPDTIC), è in attesa di ulteriori dettagli sulla Libra entro la fine del mese.
Non solo in Europa Libra sta attirando l'attenzione delle autorità di regolamentazione. Il Dipartimento del tesoro degli Stati Uniti d'America ha espresso delle preoccupazioni su come la moneta digitale abbia il potenziale per essere utilizzata per il riciclaggio di denaro sporco e per il finanziamento del terrorismo. Facebook ha promesso di non rendere Libra disponibile finché le autorità non saranno soddisfatte.
Ci vorranno anni prima di poter usare Libra per pagare
Abbiamo tutti storto il naso quando abbiamo sentito parlare di Libra per la prima volta. Il problema qui è che Zuckerberg non si è ancora ripreso totalmente dallo scandalo Cambridge Analytica in termini di fiducia pubblica, almeno per quanto riguarda con coloro che hanno a cuore la privacy e la protezione dei dati.
Penso che Facebook abbia ancora molta strada da fare prima di convincere le autorità negli Stati Uniti e in Europa a dare il via libera a Libra. La Commissione europea, in particolare, sembra agguerrita. Bruxelles ha già schiaffeggiato sia Google che Apple con multe da record, e non ha mostrato alcuna paura davanti ai grandi giganti della tecnologia che preferiscono giocare sporco.
La valuta criptata, in generale, è anche oggetto di un certo controllo da parte delle autorità di tutto il mondo per le stesse ragioni espresse dal Dipartimento del tesoro degli Stati Uniti d'America. Quando si butta nella mischia la protezione dei dati, il sistema di pagamento criptato di Facebook è come un cocktail di tutte le paure che si nascondono nell'oscurità di internet.
Fonte: Bloomberg