Il CEO di Asus si dimette: sarà la fine per gli Zenfone?
Asus ha annunciato che Jerry Shen, CEO di Asus, si dimetterà a partire dal 1 gennaio nell'ambito di una "trasformazione aziendale completa" che includerà un importante cambiamento nella strategia mobile che potrebbe portare a sensazioni contrastanti per i fan degli smartphone del marchio.
L'incarico di Jerry Shen, dopo ben 11 anni, terminerà nel 2018 con l'ingresso di S.Y. Hsu, leader nel settore PC, e di Samson Hu, leader globale del servizio clienti, come due co-CEO. In futuro, Asus intende concentrarsi sui prodotti da gioco e sui dispositivi di fascia alta per gli utenti finali.
Questo indica che probabilmente vedremo più dispositivi di fascia alta come l'Asus ROG Phone, un debutto impressionante per l'azienda nello mercato del gaming mobile. Ma tutto questo mette anche in dubbio il futuro della gamma ZenFone.
Il presidente di ASUS, Jonney Shih, ha descritto il mercato mobile come un "sanguinoso campo di battaglia" nella sua intervista a Business Next. Dato che Asus ha appena dovuto elencare una perdita di circa 195 milioni di dollari per coprire perdite di magazzino, royalty, costi di produzione e spese di adeguamento organizzativo, si può dire con sicurezza che Asus abbia sanguinato abbastanza a lungo ed è pronta ad adottare nuove tattiche di sopravvivenza.
Shen ha confermato che passerà al mercato dell'Internet of Things per gestire una startup chiamata iFast, una società orientata al business che manterrà stretti legami con Asus.
Che ne pensate della nuova direzione di Asus? Vi piacciono gli smartphone ZenFone o siete d'accordo sul fatto che debbano essere eliminati?
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