Google Pixel 4 XL recensione: più di uno smartphone Android
Eccoli qui i Pixel 2019 di Google. I due smartphone di Google prendono il nome di Pixel 4 e Pixel 4 XL e mostrano non solo la volontà di Google di voler primeggiare nel campo della fotografia ma anche di voler innovare. Con il chip Solis, Google dà uno sguardo al futuro degli smartphone senza contatto fisico.
Pro
- Fotocamera
- Display
- Android puro
- Innovazione
- Face Unlock
Contro
- Molte feature sono in attesa di un aggiornamento software
- Motion Sense è una feature limitata
- Autonomia
Google Pixel 4 XL – Uscita e prezzo
Pixel 4 XL è stato presentato il 15 ottobre 2019 e dal 24 ottobre è disponibile all'acquisto sul sito online di Google e presso i rivenditori abituali. Pixel 4 XL può essere acquisto in due colorazioni, nero lucido o bianco opaco, con 64 o 128GB di memoria interna. I prezzi? 899 euro per il modello base, 999 euro (100 euro in più) per il modello con più memoria.
Se preferite la nuova colorazione arancione dovrete scegliere necessariamente il Pixel 4 con 64GB. Si tratta però di una versione limitata quindi dovrete essere rapidi. Pixel 4 costa 759 euro (64 GB) o 859 euro (128 GB).
Un design migliorato
Che dire in termini di design? Google ha già reso noto il design dei nuovi Pixel prima del lancio. Con l'introduzione dei nuovi Pixel Google sta dando al suo smartphone Android di punta un look più giovane utilizzando il nuovo formato di 19: 9.
Nell'uso quotidiano significa che il Pixel 4 XL calza a pennello in mano. Google Pixel 4 XL offre complessivamente un look più moderno e intrigante rispetto alle vecchie generazioni. Rimane il tasto di standby colorato che spicca lungo il lato destro.
Quello che non si poteva vedere nelle immagini ufficiali di Google è che rimane la cornice nera opaca su tutti i modell. La finitura opaca del telaio e del retro della versione bianca del Pixel 4 XL contribuisce a rendere più confortevole la presa.
La doppia fotocamera posteriore è raccolta in un quadrato nell'angolo in alto a sinistra. Le somiglianze con Apple iPhone 11 Pro e Pro Max sono visibili nel posizionamento del modulo fotocamera. È interessante notare come non sia presente un lettore di impronte digitali. Google è il secondo produttore dopo Apple a fare completamente a meno di questo sistema di sblocco ed a basarsi sul riconoscimento del volto.
Il Face Unlock non ha lasciato il segno solo sul retro di Pixel 4 XL, ma anche nella parte anteriore. La buona notizia è che il notch del Pixel 3 XL è un ricordo del passato. La cattiva notizia è che Pixel 4 XL offre un bordo piuttosto ampio affinché la tecnologia per il Face Unlock ed il chip radar della tecnologia Motion Sense siano integrati. Scompare inoltre il secondo altoparlante posizionato nella parte inferiore dello schermo; Pixel 4 XL offre un suono stereo sfruttando l'altoparlante in basso e quello sopra lo schermo.
QHD+ e frequenza di aggiornamento da 90 Hz
Un valido schermo su smartphone non deve solo offire un'elevata dafinizione ma anche un'alta luminosità, ottimi contrasti e un'adeguata frequenza di aggiornamento per andare incontro agli utenti più esigenti come i gamer, ad esempio. Il Pixel 4 XL non rinuncia a nulla ed offre un pannello OLED da 6,3 pollici con definizione in QHD+ aspectquote>. Il software tuttavia ha qualche problemino nel riuscire ad ottenere il massimo dall'hardware.
La frequenza di aggiornamento da 90 Hz è una delle caratteristiche salienti del Pixel 4 XL. Purtroppo però, non appena la luminosità scende al di sotto del 75%, lo schermo passa da 90 a 60 Hz. Il problema verrà risolto con un aggiornamento software ma potrebbe richiedere del tempo. Nel frattempo, nelle opzioni sviluppatore, la voce Force 90 Hertz consente di regolare permanentemente lo schermo Pixel 4 alla massima frequenza. Ma attenzione perché influisce anche sull'autonomia del dispositivo.
Nel complesso lo schermo Pixel 4 XL è molto buono. Solo il controllo automatico della luminosità tende a ridurla un po' troppo. Anche questo problema può essere risolto con degli aggiornamenti software.
Google Pixel 4 XL – Funzioni speciali
Ci sono situazioni della vita quotidiana in cui si è riluttanti o addirittura impossibilitati a prendere in mano il proprio smartphone. Un pixel può essere utilizzato con l'aiuto della voce ovviamente ma anche i comandi vocali non sono sempre adatti a tutte le situazioni. Con Motion Sense Google sta colmando questa lacuna.
Il Motion Sense Hertz è un chip radar chiamato Soli. Questa prima apparizione risale a cinque anni fa ed è il risultato del Googles Advance Technolgy and Project, responsabile di altri progetti come il progetto ARA o della giacca intelligente in jeans che Google ha disegnato in collaborazione con Levis. Con l'integrazione del chip Soli nei Pixel 4 e 4 XL, ATAP emerge dalla scena e punta alla massa.
Cos'è Motion Sense?
Utilizzando il chip Soli Radar, i movimenti possono essere percepiti e tradotti in comandi corrispondenti sullo smartphone. In un video pubblicato cinque anni fa, il team Solis mostra quali funzioni possono essere implementate.
Su Pixel 4 Google nasconde il chip Soli nella cornice superiore dello schermo, accanto al complicato sistema di sensori e fotocamere per il riconoscimento facciale.
Soli è ancora agli inizi e non possiamo aspettarci troppo da Motion Sense. Nonostante siano passati cinque anni, i vantaggi mostrati nel video rimangono un sogno.
Pixel 4 XL supporta al momento la riproduzione musicale su YouTube, Spotify e altri lettori audio. Permette poi di disattivare la sveglia e rifiutare le chiamate in arrivo. Purtroppo l'API del software non è ancora disponibile per gli sviluppatori di applicazioni. Ci vorrà del tempo prima che diverse nuove applicazioni possano essere controllate con Motion Sense e il chip Soli anche perché non è ancora noto quando l'API verrà reso disponibile. Peccato.
Il chip Soli supporta il Face Unlock e rileva via radar se un volto si avvicina allo smartphone e attiva solo la tecnologia responsabile del riconoscimento facciale stesso. Il sistema di sblocco facciale funziona bene. Oltre ai limiti superabili tramite aggiornamenti software, ne esiste uno che non può essere eluso.
In Giappone Motion Sense non è utilizzabile perché il chip Soli non può essere attivato. Se quindi andrete in Google con il vostro Pixel 4 XL, Motion Sense verrà disabilitato all'arrivo ed a confermarlo è stato Google stesso.
Penso che Soli sia il valore aggiunto del Pixel 4 anche perché il chip non è utilizzato solo per il Motion Sense, ma anche per il riconoscimento facciale. AGoogle potrebbe utilizzare Soli in futuro per consentire la scrittura a mano senza penna. Immagino anche che Soli e Motion Sense avranno un ruolo importante nei progetti automobilistici di Android.
Google Pixel 4 XL – Software
Per quanto riguarda il software, Pixel 4 XL gira Android 10 anche se ci sono alcune sottili differenze, che sono naturalmente anche accoppiate all'hardware. Oltre all'applicazione della fotocamera, ci sono anche altri componenti software che per il momento non verranno utilizzati sulla serie Pixel 4 ma verranno poi distribuiti sulle vecchie generazioni di pixel.
Uno dei primi è legato ad Assistant. Invece di inviare comandi vocali al cloud, Google li sposta sullo smartphone. Ciò dovrebbe garantire maggiore sicurezza ma anche un'interazione più rapida. Inizialmente disponibile in inglese, arriverà poi anche in altre lingue.
Convertire il discorso in testo
Con Live Caption i dati audio vengono convertiti in sottotitoli direttamente sul dispositivo finale. Ma anche questa funzione è temporaneamente limitata alla lingua inglese. Il nuovo registratore audio sarà in grado di convertire il parlato in testo, in modo che, ad esempio, un'intervista venga convertita in una trascrizione mentre è ancora in fase di registrazione.
Google Pixel 4 XL – Prestazioni
In termini di hardware Google deve fornire potenza sufficiente per tutti i trucchi e le feature di Pixel 4 XL. Come su Pixel 4 troviamo il processore Qualcomm Snapdragon 855 accoppiato con 6GB di RAM e 64 o 128GB di memoria interna aspectquote>. Anche se Qualcomm integra già un modem 5G ed è possibile combinarlo con lo Snapdragon 855 senza problemi, Google fa a meno del modem 5G.
Google Pixel 4 XL nei test benchmark
Samsung Galaxy Note 10 | Google Pixel 4 XL | OnePlus 7T | |
---|---|---|---|
3D Mark Sling Shot Extreme ES 3.1 | 4.905 | 4.730 | 6.020 |
3D Mark Sling Shot Volcano | 4.146 | 3.988 | 5.245 |
3D Mark Sling Shot ES 3.0 | 4.872 | 5.042 | 6.649 |
3D Mark Ice Storm Unlimited ES 2.0 | 53.189 | 66.463 | 72.408 |
Geekbench 5 (Single / Multi) | 704 / 2.283 | 614 / 2.409 | 786 / 2.825 |
PassMark Memory | 19.730 | 27.509 | 32.960 |
PassMark Disk | 73.145 | 75.859 | 50.068 |
Come dimostrano i test, il Pixel 4 XL è veloce e potente, ma non raggiunge la velocità del OnePlus 7T. Pixel 4 XL è un buon dispositivo che può garantire delle buone prestazioni per i prossimi due anni. È un peccato che Google fornisca entrambi i modelli Pixel con soli 64 GB di memoria UFS 2.1. Per il prezzo avrebbe potuto offrire di base 128 GB UFS 3.0 o 3.1 e offrire una versione da 256 GB ad un prezzo più elevato.
Google Pixel 4 XL – Audio
Il nuovo formato adottato da Google su Pixel 4 XL ha portato alla scomparsa di uno degli speaker attivo nella precedente generazione. Pixel 4 XL offre comqune un suono stereo aspectquote> ed in termini di qualità audio e livello di volume potete stare tranquilli, le prestazioni sono buone.
Google Pixel 4 XL – Fotocamera
Per molto tempo Google ha saputo difendersi dalla concorrenza di Samsung, Apple e soprattutto Huawei offrendo un unico sensore fotografico. C on i due nuovi Pixel 4, Google ha deciso di installare più di un sensore fotografico fermandosi a due:
- sensore grandangolare standard da 12,2 megapixel con pixel da 1,4 µm, autofocus con rilevamento di fase a due pixel, OIS e EIS e un'apertura di f/1,7
- teleobiettivo da 16 MP con pixel da 1,0 μm, autofocus con rilevamento di fase, OIS e EIS, sensore spettrale e flicker e apertura f/2,4.
Per la fotocamera frontale, Google ha optato per un sensore da 8 MP, messa a fuoco fissa, 1,22 µm pixel e un'apertura f/2,0. Ma, come scritto in precedenza, la magia della fotocamera di Google non è nell'hardware, ma nel software.
Per Pixel 4, Google migliora la modalità notturna e integra una modalità astrofotografia: 15 immagini con lunghe esposizioni vengono scattate e fuse per creare un cielo stellato impressionante. È meglio usare un treppiede poiché la modalità astro si avvia automaticamente non appena lo smartphone è fermo.
Con le registrazioni in HDR+, il nuovo Neural Core Pixel interviene in modo da ottenere immediatamente l'anteprima sullo schermo. Si possono anche utilizzare due diverse esposizioni nell'immagine grazie alla doppia esposizione. Un esempio di una situazione in cui la doppia esposizione è utile è quando si desidera scattare foto retroilluminate di una persona. Poiché la persona è di solito troppo scura, è possibile esporre l'area in modo diverso.
Un altro punto di forza dell'applicazione della fotocamera della serie Pixel 4 è il nuovo teleobiettivo. Gli effetti di profondità di campo raggiungono una reale profondità di campo. La fotocamera Pixel 4 ora riconosce anche le informazioni di profondità per generare effetti bokeh molto più realistici.
Ecco l'opinione del nostro esperto Stefan:
Le foto scattate alla luce del giorno non sono un problema per gli smartphone più recenti. Anche le foto scattate con Pixel 4 XL sono ricche di dettagli. Con i toni rossi intensi, a volte si notano i tipici effetti alone HDR, ma questo è un problema a cui vanno incontro la maggior parte delle fotocamere.
Google continua a lasciare il segno in condizioni di scarsa luminosità: soprattutto in scenari indoor come in ristoranti e bar, la qualità degli scatti è impressionante, perfetta per gli utenti di Instagram.
In notturna il Pixel 4 XL permette di giocare con l'HDR + ma Google esagera. Le luci colorate ed i colori intensi risultano innaturali e si riflettono nelle immagini. Gli uffici scarsamente illuminati all'orizzonte appaiono verdi fluorescenti.
La modalità panorama non sostituisce il sensore grandangolare mancante. Con quattro megapixel, la risoluzione è troppo bassa, non solo sulla carta, ma anche nella pratica. Inoltre, sembra che i vari ottimizzatori di immagine non siano disponibili per i panorami: i risultati sono noiosi.
Per quanto riguarda i video, il Pixel 4 XL ha una buona stabilizzazione elettronica ma sfortunatamente non consente di registrare video in 4K a 60 fps. È un peccato, soprattutto se si guarda alla concorrenza di Apple, Samsung e Huawei che lo consente offrendo anche funzionalità aggiuntive come Super Slow Motion, Video-Bokeh e altri. Google non può restare indietro.
- Galleria fotografica scattata con Google Pixel 4 XL
Il punto debole del Pixel 4 XL
Con la batteria Google è un po' più cauto rispetto ai suoi concorrenti Android. Il Pixel 4 XL si accontenta di una batteria da 3700 mAh aspectquote>. Può essere sufficiente per offrire una giornata di autonomia ma per sfruttare tutte le nuove funzionalità come Motion Sense, Face Unlock, Smooth Display a 90 Hertz e scattare molte foto, 3700 mAh non bastano. Nonostante il risultato di 10 ore e 34 minuti nei test benchmark, nell'uso quotidiano i risultati sono diversi.
Il Pixel 4 XL riesce ad offrire circa quattro ore e mezza o poco più di cinque ore di schermo attivo. Ho forzato lo schermo in modalità permanente a 90 Hz nelle opzioni dello sviluppatore e sono riuscito solo 4 ore e 20 minuti. Per ottenere dei risultati migliori in termini di autonomia dovrete disabilitare quasi tutte le funzionalità rinunciando così a parte del divertimento.
Google Pixel 4 XL – Specifiche tecniche
Giudizio complessivo
Con Pixel 4 e Pixel 4 XL Google si è impegnato ancora una volta a creare due smartphone coerenti. La mia euforia iniziale è svanita dopo pochi giorni. Pixel 4 XL è un buono smartphone ma Google ha preso decisioni molto discutibili a partire dalla mancanza di una fotocamera grandangolare e dalla limitazione dello spazio di archiviazione in alta risoluzione nel cloud. Per migliorarlo occorre poi attendere alcuni aggiornamenti software... forse quest'attesa riesce a renderlo più intrigrante.
Google combina componenti software ben congegnati che hanno senso con un look chic e un fattore di forma confortevole da gestire. Naturalmente rimangono le critiche sul design, su Active Edge o sulla mancanza di una tecnologia di ricarica ancora più veloce, ma queste feature non hanno così tanta importanza per l'utente finale.
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