Google Nest Mini recensione: cosa c'è di nuovo?
Google continua il rebranding della linea di prodotti Home portando il suo hub Wi-Fi e gli altoparlanti intelligenti sotto la firma di Nest. Tra questi c'è anche Nest Mini, una versione aggiornata di Google Home Mini. Ma cosa offre di nuovo rispetto alla generazione precedente? La risposta nella nostra recensione.
Scorciatoie:
Cosa c'è di nuovo su Nest Mini?
Home Mini è stato senza dubbio un successo per Google. Lanciato al prezzo di 59 euro, si è proposto come ul'alternativa economica per chi desiderava immergersi per la prima volta nel mondo degli speaker smart dotati di un assistente vocale. A ciò si aggiungeva il fatto che, a mio parere almeno, offriva un design compatto è più piacevole rispetto a quello di Amazon Echo. Home Mini si è fatto conoscere ed apprezzare in breve tempo, e spesso viene ancora oggi offerto in regalo all'acquisto di altri dispositivi.
Una delle nuove feature di Nest Mini è la presenza di un foro ricavato nella base che consente di appenderlo alla parete senza l'utilizzo di staffe o accessori aggiuntivi. È ancora presente un cavo di alimentazione che pende dall'altoparlante ma Google si è impegnato nel creare un dispositivo intelligente in grado di integrarsi con il design di casa.
Google ha anche reso più sostenibile il suo piccolo speaker ricoprendo la parte superiore con un nuovo tessuto realizzato dal riciclo di bottiglie di plastica. Un sensore a ultrasuoni è incorporato sotto l'altoparlante e consente di regolare il volume tramite piccoli LED.
Su Nest Mini troverete uno speaker da 40 mm, come nella precedente generazione, ma questa volta è realizzato su misura per esaltare le basse frequenze. Google afferma che il Nest Mini offre il doppio dei bassi rispetto al "vecchio" Home Mini. Un altro aspetto interessante è la possibilità di accoppiare insieme due Nest Mini per ottenere un suono stereo. Il terzo microfono integrato è destinato al riconoscimento delle parole chiave per l'attivazione di Google Assistant. La presenza poi di un nuovo chip di machine learning con fino ad un TeraOPS di potenza di elaborazione rende Nest Mini più potente rispetto alla precedente generazione. L'interrutore che permette di zittire il microfino è ancora presente: non potevano certo rimuoverlo!
Vi sono anche delle piccole novità riguardanti l'alimentazione dello speaker. L'uscita microUSB è stata sostituita con un connettore di alimentazione coassiale. L'alimentatore consiste in una spina da 15 Watt. Il Nest Mini è disponibile in quattro colori: bianco, nero, azzurro e una sorta di arancione.
Come sono le nuove feature integrate?
La possibilità di appendere il Nest Mini ad una parete ha anche dei vantaggi per il suono. Le basse frequenze risuonano attraverso la parete stessa, il che significa che sarete in grado di godere di un suono più profondo rispetto, ad esempio, a quando lo utilizzate poggiato su un tavolo.
Non sono ancora convinto che abbia un bell'aspetto fissato al muro ma suona meglio. Il compromesso tra suono e stile sta a voi! Il nuovo tessuto che ricopre la parte superiore del diffusore ha lo stesso look della generazione precedente.
In termini di qualità del suono, c'è stato sicuramente un miglioramento. I bassi sono più ricchi e profondi, specialmente quando lo si posiziona su una superficie solida o lo si monta alla parete. Anche il nuovo sensore a ultrasuoni per la regolazione del volume funziona bene. Non si tratta di una grossa novità ma si rivela utile a chi non ha accesso allo smartphone o non ha registrato la propria voce per i comandi vocali (capita con gli ospiti) e desidera solo regolare rapidamente il volume.
Se si monta il Nest Mini su una parete è più facile regolare il volume dall'applicazione Google Home. Potrete anche toccare il centro dell'altoparlante per riprodurre e mettere in pausa l'audio, una funzionalità non più disponibile su Google Home Mini.
In termini di prestazioni quando si utilizza Google Assistant che, diciamolo chiaramente, è la ragione principale per cui andrebbe comprato il Nest Mini, non ho trovato grosse novità. Non ho mai avuto problemi con il mio Google Home Mini e l'esperienza con Nest Mini mi è sembrata davvero identica.
Le domande poste all'assistente sono ora elaborate sul dispositivo, piuttosto che sui server di Google in modo da garantire una maggiore sicurezza. Questa potenza di calcolo aggiuntiva non si nota di certo all'inizio, ma dovrebbe migliorare nel tempo.
Vale la pena acquistarlo?
La domanda se valga la pena o meno comprarne uno è difficile da rispondere. Se avete già un Google Home Mini, con Nest Mini potrete ottenere un suono leggermente migliore, l'intelligenza artificiale integrata nel dispositivo e la possibilità di appenderlo alla parete.
Personalmente non uso Google Home Mini per ascoltare musica. È troppo piccolo ed un vero amante della musica si affida sicuramente ad altoparlanti più potenti. Come smart spekaer per interagire con Google Assistant il Nest Mini è ben lungi dall'essere un notevole upgrade rispetto al modello precedente.
Non dimenticate però che Google ama offrire a prezzi scontati questo tipo di dispositivo e con Black Friday e Natale alle porte, credo che riuscirete ad avere un Nest Mini per meno di 59 euro. Se siete indecidi tra Nest Mini e Amazon Echo Dot io vi consiglio senza esitazione lo speaker di Google.