Google Home Mini e Max: la sfida con Alexa si fa ancora più dura
Lo scorso anno Google ha presentato Google Home, lo speaker intelligente con Assistant. Quest'anno ha deciso di allargare la linea proponendo una versione più compatta, il Google Home Mini, ed una che punta sull'esperienza audio, il Google Home Max. E la guerra con Amazon Alexa si fa sempre più interessante!
Google Home Mini: piccolo ed economico, alla portata di tutti
Il Google Home Mini offre un corpo decisamente più piccolo rispetto al Google Home standard ed opta per un design circolare. Disponibile in tre diversi colori (Chalk, Charcoal e Coral), offre quattro LED colorati nella parte superiore realizzata in tessuto che dovrebbero illuminarsi mentre si comunica con l'Assistant. La base dello speaker è circolare e si abbina al colore della parte superiore del dispositivo. Il Google Home Mini è cablato ma, per il resto, è in grado di fare ciò di cui Google Home è capace.
Piccolo nelle dimensioni e nel prezzo: 49 dollari per piazzare in qualsiasi angolo della casa il nuovo speaker smart di Google è una cifra ragionevole. Google promette una buona esperienza audio che può tuttavia essere ottimizzata collegando il dispositivo alla TV via Chromecast.
Google Home Mini sarà disponibile all'acquisto a partire dal 19 ottobre ma solo in Giappone, Australia, Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. Per ora l'Italia non compare nella lista ma, del resto, Assistant sembra non aver ancora imparato la lingua di Dante!
Google Home Max: lo speaker per i più esigenti
Se però non volete rinunciare ad un'esperienza audio degna di nota, il Google Home Mini potrebbe non stuzzicarvi più di tanto. Google ha pensato anche a voi rilasciando il Google Home Max, uno speaker wireless costituito da 2 tweeter di 0,7 pollici e 2 woofer di 4,5 pollici.
Dal lato design troverete un corpo in policarbonato ed una parte realizzata in tessuto con quattro LED a sfioramento. Stesso look del Mini insomma, ma design squadrato. Il Google Home Max può essere posizionato sia in verticale che in orizzontale e promette un'esperienza audio nettamente superiore rispetto a quella offerta dal Google Home standard.
Con il supporto a Spotify, YouTube e Google Music, Big G cerca di andare incontro alle esigenze di diversi utenti e Voice Match consente di far partire le vostre playlist preferite. Inutile specificare che Google Assistant è integrato e pronto ad esaudire le vostre richieste. In questo caso il prezzo sale a 399 dollari e la disponibilità rimane per ora limitata agli Stati Uniti. Per farlo vibrare con le vostre hit musicali dovrete quindi aspettare... ma forse il prezzo ha già placato la vostra frenesia.
Google Home Mini e Max: il momento migliore per rilasciarli
Smart Home, Smart Home ed ancora Smart Home. Le news sui giornali, cartacei e online, trattano sempre più l'argomento. Il futuro punta sui comandi vocali, su un'interazione sempre più intuitiva con i dispositivi che ci circondano volta a migliorare la nostra quotidianità.
Google lo scorso anno ha cercato di introdurci al mondo della Smart Home presentando il suo speaker con Assistant integrato che però non era ancora capace di interagire in tante lingue. Le sue abilità si stanno espandendo ed il concetto di Smart Home diventa sempre più familiare agli utenti: quale momento migliore per presentare Google Home Mini e Google Home Max?
Voice Match permette di riconoscere le voci dei diversi utenti mentre la funzione Broadcast permette di trasmettere un messaggio in tutti i dispositivi presenti in casa "E' ora di alzarsi dal letto", per esempio. Un incubo per i figli, una dritta per i genitori. Con questa feature Google pensa ancora di più alla famiglia e Assistant si fa più intelligente cercando di capire sempre più anche i comandi dei bambini. E per rimanere in tema famiglia, Google Home è ora in grado di leggere storie, impartire lezioni e offrire giochi per intrattenere i bambini che con la partnership con Disney potranno godere di contenuti esclusivi come Topolino e Star Wars.
149 euro per uno speaker sì intelligente ma ancora non essenziale per la maggior parte degli utenti (per alcuni addirittura inutile) sono tanti. 49 dollari (probabilmente il prezzo sarà lo stesso in euro) però sono una cifra più abbordabile, una somma che si è disposti a pagare anche solo per la curiosità di mettere alla prova Google Assistant, anche se solo in inglese.
Google Home Max invece punta sugli amanti della musica, su chi non rinuncia a spendere pur di avere uno speaker degno di tale nome (ed in questo caso con intelligenza artificiale inclusa, ovviamente). Ed è così che Google dichiara guerra ad Amazon Alexa, e risponde al recente arrivo dei nuovi Echo Dot. Quella tra Assistant e Alexa è una guerra appena iniziata che però si sta lentamente alimentando. Alcuni brand puntano per su Assistant, altri su Alexa ed altri ancora, come Harman&Kardon, su entrambi. Agli utenti rimane la libertà di scelta mentre a noi spetta il compito di capire le differenze tra i due assistenti ed i tanti dispositivi che li supportano per aiutarvi a scegliere.
Al momento non è possibile decretare un vincitore tra Alexa e Assistant in quanto entrambi sono disponibili in poche lingue (nessuno dei due sistemi supporta l'italiano). Ma i due assistenti si stanno migliorando, stanno allargando il supporto a dispositivi di altri brand per poter rendere la Smart Home degna di tale nome ed offrire un'esperienza davvero completa ed intuitiva agli utenti.
Come mostrato durante l'evento, Assistant lavora al momento con più di 1000 dispositivi Smart Home realizzati da 100 diversi produttori. Se avete in casa una telecamera Nest potrete chiedere a Google di mostrarvi sulla TV con Chromecast le immagini catturate. L'integrazione con Nest, leader nella sicurezza di casa, è davvero interessante. Con il riconoscimento del viso, che abbiamo visto anche in uso nella Nest Cam IQ, ed il campanello Nest Hello, Google Home vi dirà chi ha suonato al campanello. E con un semplice "Google, Buonanotte", il vostro Google Home si occuperà dei vostri dispositivi di sicurezza togliendovi questo pensiero dalla testa.
Del resto è questo ciò che gli utenti vogliono: un ecosistema intelligente facile da usare, alla porta di tutti. E la competizione tra Alexa e Assistant non può che giovare agli utenti e al mercato: il numero di dispositivi disponibili all'acquisto cresce, ed i prezzi, ci auguriamo, diminuiscono.
Se Google Home Mini fosse disponibile in Italia, lo acquistereste?
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