Google pronto a convolare a nozze con Nest per fronteggiare Amazon nella Smart Home?
Come vedreste Google e Nest insieme? Se fate un salto nel tempo e pensate al lancio dei Pixel i rumor sul possibile matrimonio tra i due non vi sembrerà poi così strano.
Si vocifera che i Nest Labs potrebbero diventare parte del dipartimento hardware di Google, quello gestito dal noto Rick Osterloh. Questo connubio, riportato dal Wall Street Journal, ha un suo senso se si pensa a ciò che entrambe le aziende fanno in termini di Smart Home.
Google durante l'evento di lancio dei nuovi Pixel 2 ha messo subito le cose in chiaro: l'attenzione del gigante di Mountain View non è più concentrata principalmente sugli smartphone ma sull'intelligenza artificiale e sulla Smart Home. E proprio durante l'evento, Google ha mostrato a tutti come l'Assistant ed i dispositivi Nest insieme possano migliorare la vita tra le pareti di casa. Assistant impara nuove lingue, si fa più intelligente, diventa parte di nuovi speaker (Google Home Mini e Max sono le più recenti new entry), viene integrato da dispositivi di terze parti, etc.
Ma quello tra Google e Nest non può essere considerato un colpo di fulmine perché i due sono amici di vecchia data. I dipendenti di Google e Nest collaborano insieme già da tempo nella produzione e distribuzione hardware nonostante, sotto i nomi di Nest Weave e Google Weave, abbiamo due diversi prodotti a livello software. Ma quando c'è da lavorare nell'IoT, i dipendenti di Nest vengono spesso trasferiti temporaneamente da Google. Insomma, questo via vai deve essere ottimizzato.
E con la crescente integrazione di Assistant nei prodotti Nest, la fusione di quest'ultima nella divisione hardware di Google non potrebbe fare altro che rendere ancora più competitivo Big G nella Smart Home, sopratutto agli occhi di Amazon. Per il momento è proprio Amazon a servire i suoi servizi di cloud a Nest ma il passaggio a quelli Google pare sia già in corso.
Per il momento tuttavia Nest rimane ancora sotto le ali di Alphabet e questa unione con il tema hardware di Google non ha ricevuto alcuna conferma. Si tratterebbe tuttavia di una mossa sensata, non credete?