Gli indossabili? Un mercato noioso che mi ha veramente stancato!
Il mercato degli indossabili non è mai stato così noioso come in questo momento. Già a partire dal quarto trimestre del 2017 si è potuto notare come le quote di mercato si siano distribuite in maniera differente ogni mese. Tuttavia, la crescita globale di questo mercato è solo del 6% e, per la maggior parte, grazie al cosiddetto "effetto trascinamento" di Apple Watch. L'innovazione in questo settore è ferma o sbaglio? Che noia...
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Nel 2018 la situazione non è migliorata più di tanto rispetto all'anno precedente. Attualmente, la crescita globale del mercato dei dispositivi indossabili si assesta all'6%, il che rappresenta un netto rallentamento rispetto al 18% ottenuto nel 2017. Ogni anno ne vediamo di ogni tipo: l'ennesimo scivolone delle azioni Fitbit, la vendita di Misfit a Fossil, la morte di Jawbone e Moves, Withings che viene acquisito e poi rivenduto da Nokia, Apple che tira fuori l'ennesimo Watch e Xiaomi che si vanta di vendere più di tutti. Insomma, non stiamo parlando di un mercato poi così avvincente e, detto francamente, stanca parecchio.
Fitness: il Sacro Graal
Quando si parla di dispositivi indossabili, una delle migliori fonti di reddito è rappresentata dal fitness. Sempre più consumatori cercano di ottenere uno stile di vita più sano e decidono di investire in dispositivi indossabili. "Dal punto di vista della salute e del fitness, gli indossabili rappresentano un ottimo punto di svolta", queste le parole di James Stables, co-fondatore e direttore del principale sito web sulla tecnologia indossabile, Wareable.
Un mercato preso d'assalto un po' da tutti i produttori, famosi e non, che ha però decretato due vincitori in maniera abbastanza scontata: Xiaomi e Fitbit. Non c'è da meravigliarsi che i piccoli produttori di fitness tracker siano praticamente scomparsi in poco tempo da un territorio in cui di eterogeneità non vi è traccia. L'innovazione in questo settore si trova ad un punto morto e ci ritroviamo in una situazione di attesa dove gli utenti sostituiscono il loro fitness tracker solo quando (e se) si rompe.
L'effetto Apple
Tanto per cambiare, il dispositivo più popolare tra tutti quelli presenti nel mercato degli indossabili indossa il marchio della mela. Ma non solo: come abbiamo già detto nel nostro precedente articolo, Apple non domina solo la categoria smartwatch, ma anche quella degli orologi, avendo persino superato un colosso come Rolex in termini di vendite, popolarità e domanda. È indiscutibile il fatto che l'arrivo della società di Cupertino in questo settore abbia donato molto più che un semplice respiro, ma questo non basta a renderlo meno noioso.
Per quanto riguarda il fitness, qui la situazione è molto diversa. Nonostante Apple abbia rubato diverse quote di mercato a Fitbit, non può assolutamente competere con i suoi fitness tracker. La focalizzazione di quest'ultima verso il fitness è la sua chiave di successo. Dopo la brutta esperienza subita con Ionic, Fitbit è riuscita a riconquistare tantissimi utenti con il nuovo Versa. È vero che il suo prezzo si avvicina molto a quello del dispositivo di Apple ma... perché mai si dovrebbe acquistare un Apple Watch solo per le attività di fitness?
E Google che fa?
Detto francamente, Google e il suo OS proprietari...
Tuttavia, queste ultime due aziende, nonostante abbiano raddoppiato le loro vendite rispetto allo scorso anno, non basano il loro modello di business sugli indossabili e questo si vede. Huawei è al quarto posto, mentre Samsung al quinto. Ma torniamo all'OS di Google...
E quando si parla di fitness, anche in questo caso, c'è veramente poco da dire. Il massimo che si può ottenere da questo punto di vista con Wear OS è un dispositivo come lo Skagen Falster 2, che ovviamente nessuno conosce. Si tratta di uno smartwatch arrivato lo scorso settembre che vanta diverse funzionalità dedicate, appunto, al fitness, come un modulo GPS, un cardiofrequenzimetro e un altimetro. Inoltre è completamente "swimproof" ed è in grado di tracciare tutti i vostri progressi giornalieri. Unica pecca? Il prezzo di oltre 250 euro che non mi farà mai venire voglia di acquistarlo.
Xiaomi regina? Non fatemi ridere
Analizzando gli ultimi dati relativi alle spedizioni globali di dispositivi indossabili, Xiaomi ha consolidato ulteriormente la propria posizione di azienda leader mondiale. Soltanto nel terzo trimestre del 2018, l'azienda cinese ha spedito ben 32 milioni di unità registrando un aumento del 90,9% rispetto all'anno precedente. Tutto questo è stato possibile grazie all'enorme varietà di opzioni che Xiaomi mette a disposizione degli utenti.
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Ma questo basta ad eleggere la società cinese regina degli indossabili? Ovviamente no! Vendere più dispositivi non significa necessariamente ottenere maggiori profitti. È facile proclamarsi "leader mondiale" della categoria e vantarsi di stare davanti ad Apple e Fitbit quando si vendono tonnellate di dispositivi diversi. Pensate che Xiaomi possa competere se dovesse vendere un solo modello di indossabile come fa Apple? Oppure credete che un'azienda che produce qualsiasi genere di gadget tecnologico possa competere con una società ben focalizzata come Fitbit? Non scherziamo!
Sembra di rivivere la stessa situazione di non molto tempo fa, quando i fan Huawei si vantavano di "aver superato Apple". Ma questo è un altro discorso di cui potremo parlare un'altra volta...
Qual è la vostra opinione in merito al mercato degli indossabili? Siete d'accordo sul fatto che l'innovazione si sia fermata su ogni fronte?
Ho usato uno smartwatch per circa un mese e poi l'ho regalato trovandolo una cosa inutile con la seccatura di doverlo ricaricare ogni giorno. Detto questo...