Il futuro degli smartphone: dal wireless ad un mondo interamente connesso
La tecnologia evolve e noi evolviamo di pari passo. O è forse il contrario? Qualunque sia la risposta, negli ultimi anni l’universo degli smartphone è cambiato drasticamente e continuerà a mutare ancora parecchio in quelli a venire. Una cosa però è chiara: ci stiamo dirigendo verso un mondo semplificato e… campato in aria.
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La connessione wireless è indispensabile per far funzionare i nostri smartphone permettendoci di comunicare, guardare video in streaming, ascoltare musica, navigare su internet, etc. Sicuramente in futuro si andrà sempre più verso questa direzione arrivando a nuovi tipi di attività e dispositivi. Un semplice esempio sono tutti quegli accessori che ora sono dotati di cavo e che in futuro si presenteranno senza fili, facilitandoci la vita. Risultato? Smartphone e altri device saranno ancora più pratici da usare.
Dagli accessori senza fili…
Quando parlo di evoluzione (o perlomeno di cambiamento) della tecnologia da quella con cavo a quella wireless mi vengono in mente due cose: i sistemi audio ed i caricabatterie. D’altronde sono queste le due aree che rendono perfettamente l’idea di quanto impiccino i fili nella vita quotidiana.
Per quando riguarda il comparto audio, Apple e qualche altra azienda si impongono come precursori avendo deciso di eliminare la presa jack dall’iPhone. Cupertino vuole così assicurarsi il successo del connettore Lightning integrato e rendere popolari cuffie e auricolari wireless. Il cavo Lightning è infatti a tutti gli effetti uno degli elementi che compongono l’ecosistema Apple, ma la sua indiscutibile comodità permetterà presto agli auricolari senza fili di diffondersi. Ne sono infatti disponibili già diversi modelli: auricolari, cuffie, con o senza riduzione dei rumori di fondo...
Anche i metodi di ricarica evolvono allo stesso modo. Mentre il dibattito pro o contro l’USB di Tipo C agita i fan di Android, altri sognano già una standardizzazione del sistema di ricarica per induzione. Con questo sistema basta appoggiare lo smartphone ad una base per far sì che si carichi. Che volete di più? Nessun bisogno di cercare disperatamente il cavetto né di domandarsi di che tipo sia. L’inconveniente di questa tecnologia è che attualmente non aiuta quei costruttori che cercano di imporsi con il proprio, piccolo, ecosistema. In futuro questa domanda potrebbe diventare così forte da generare finalmente un’offerta più ampia e per tutte le tasche.
… alla gestione della vita tramite smartphone
Gli smartphone permettono di gestire numerosi aspetti del nostro vivere quotidiano, dalla semplice comunicazione (che a volte non è affatto così semplice) alla geolocalizzazione, passando per vari strumenti utili per lavorare. Anche qui le cose si preparano a compiere un grande passo: credo che le memorie esterne spariranno in favore del cloud. Seppur non sia questa la situazione per me migliore temo sarà difficile evitarla visti i vantaggi dati dall’ubiquità del cloud.
Il futuro sembra regalarci una gestione totale dell'ambiente che ci circonda attraverso gli smartphone. Avremo la possibilità di spegnere/accendere le luci, alzare/abbassare le persiane e molte altre semplici attività giornaliere. E se non vogliamo toccare il device, possiamo gestire queste faccende direttamente con la nostra voce attraverso le interfacce vocali di Google. O ancora mi viene in mente la possibilità di utilizzare un’app per accendere il riscaldamento di casa quando si parte da lavoro così da arrivare a casa e trovarla già piacevolmente riscaldata. Ovviamente la connessione tra smartphone e dispositivi ad esso collegati passerà per la rete wireless, o meglio per una rete alla quale saranno collegati tutti i nostri device.
In poche parole penso che l’uso della tecnologia attraverso onde magnetiche sia un elemento imprescindibile che contribuirà, tra le altre cose, a fare degli smartphone un elemento sempre più indispensabile nella vita di tutti i giorni. La nostra generazione sarà forse ancora un po’ reticente ma le prossime lo saranno sicuramente meno anche se nessuno, al momento, conosce veramente i danni che possono avere tali onde sul nostro organismo.
L’automazione totale ha certamente anche un lato inquietante. Il famoso dibattito “gli smartphone ci rendono pigri?” sarà ancora più all’ordine del giorno. Possiamo ripeterci quanto vogliamo che siamo noi a controllare il telefono e non viceversa, ma da qui a qualche generazione tutte queste remore saranno (sfortunatamente?) pallidi ricordi di fronte alla praticità e alla semplicità della nostra quotidianità.
Voi come vedete questa nuova era? Di buono o di cattivo occhio?
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