Dove andremo a finire con tutti questi moduli?
LG quest'anno ha deciso di osare: non solo ha presentato un G5 che si distacca dalla generazione precedente, ma ha lanciato sul mercato un dispositivo innovativo, uno smartphone dal design modulare. Secondo quanto trapelato in questi giorni sul web, sembra che anche Lenovo si stia preparando a seguire la stessa scia, ufficializzando un Moto X di ultima generazione dotato di moduli di diverso genere ed utilizzo. È questo il futuro degli smartphone?
LG ha aperto un nuovo capitolo, quello degli smartphone dotati di moduli aggiuntivi, capaci di potenziare le prestazioni di determinati componenti. Non si tratta di una novità nel mondo degli smartphone, ma di una storia fantastica cominciata già qualche anno fa con il Project Ara di Google. Il primo prototipo funzionante di questo progetto è stato mostrato durante la Google I/O del 2014 e non sappiamo ancora se questa interessante storia avrà o meno un lieto fine. Ciò di cui siamo certi è che LG, con il suo nuovo G5, ci ha fatto venir voglia di scoprire qualcosa in più di questi smartphone pronti ad accogliere "pezzi" aggiuntivi che, nella realtà, potrebbero rivelarsi non così vantaggiosi come promesso.
LG con il G5 ci ha fatto venir voglia di scoprire qualcosa in più sugli smartphone modulari già annunciati da Google
L'idea di poter trasformare il G5 in una fotocamera digitale, sfruttando un modulo dedicato chiamato LG CAM Plus, non può che incuriosire, soprattutto se si considera il modo in cui le prestanti fotocamere montate sugli smartphone stiano sostituendo le macchinette digitali di fascia bassa.
Peccato però che per utilizzare il modulo occorra spegnere il dispositivo, rimuovere la batteria, riaccendere il dispositivo ed avviare l'app LG Friends Manager. Un altro punto a sfavore del modulo è che non ottimizza la presa del dispositivo come dovrebbe ed i tasti fisici non sempre risultano facilmente raggiungibili. Insomma, l'idea alla base è ottima, ma la praticità del modulo lascia un po' a desiderare.
LG è stato il primo brand ad osare proponendo dei moduli forse ancora non abbastanza maturi per essere accettati e apprezzati a dovere. Uno dei limiti a cui si va incontro è quello di dover spegnere il dispositivo ed estrarre la batteria per poterli utilizzare. Il secondo limite è la loro evoluzione: continuerà il brand a realizzare nuovi moduli o lascerà i possessori di LG G5 a bocca asciutta? Certo, il G5 funziona senza problema anche senza affidarsi a questi accessori aggiuntivi, ma chi ha deciso di puntare su questo dispositivo si aspetta senza dubbio qualche novità in tal senso.
L'idea alla base è ottima ma la praticità dei moduli lascia un po' a desiderare
Secondo quanto trapelato sul web nei giorni scorsi sembra che anche Lenovo stia seguendo la strada degli smartphone modulari ed il futuro Moto X4 potrebbe essere il primo a mostrare i segni di questa nuova evoluzione. Dalla foto pubblicata su VentureBeat sembra però che il nuovo top di gamma di Lenovo permetterà di collegare i moduli direttamente sulla scocca, senza dover quindi estrarre la batteria come sul G5. Sembra siano sei i moduli in programma, dedicati rispettivamente a batteria, fotocamera, speaker stereo, proiettore e cover dotata di lenti grandangolari.
Lenovo con Motorola potrebbe tirare fuori dal cilindro un sistema modulare più maturo e pratico, superando così LG. Si tratta al momento solo di supposizioni, ma ciò che più ci interessa è capire se sarà questo il futuro degli smartphone dei prossimi anni.
Lenovo e Motorola riusciranno insieme a superare i limiti dei moduli proposti da LG?
L'idea proposta da Google di poter sostituire un singolo modulo dello smartphone in caso, ad esempio, di malfunzionamento senza dover gettar via l'intero dispositivo è senza dubbio geniale. Acquistare moduli aggiuntivi per trasformare e potenziare uno smartphone di per sè già performante è altrettanto interessante. La domanda è: i brand saranno in grado di presentarci dei moduli pratici, maturi ed economici? E soprattutto, noi utenti siamo pronti ad accoglierli o la paura di ritrovarci in mano una serie di accessori inutili, che dopo meno di un anno verranno dimenticati ed abbandonati dai brand, ci spaventa un po' troppo per avventurarci in questo nuovo mondo? Fateci sapere come la pensate in un commento!
Io sono controtendenza ma a me questo sistema a moduli non piace proprio.
Se devo portarmi dietro una valigetta con tutti i vari moduli perdo di vista quello che è lo scopo per il quale è nato lo smartphone, cioè semplificare la nostra vita con un device all-in one.
Non è la prima volta che esprimo le mie idee sull'argomento.
Lo smartphone come hardware e per quello che sa fare oggi è un po' arrivato al limite dei miglioramenti; upgrade di CPU, RAM, ottica, schermo, sono molto costosi ed, alla fine, un device da 2/300€ ti dà lo stesso servizio e, a volte, quasi lo stesso risultato. Ecco allora Brand come Sony, LG, Lenovo e forse altri ancora cercano di conquistare Clienti con accessori interessanti (a volte anche molto). Il primo costruttore che riuscirà ad inserire questi accessori direttamente nell'hardware allargherà di colpo la sua quota di mercato.
Accessori built in come ricarica veloce e wireless, proiettore (tipo Lazertouch di Shanghai Easi), totale uso del device tramite voce/orecchio, gli accessori Ears, Eyes, Agent presentati da Sony all'ultimo MWC e quanti altri verranno intuiti potranno fare la fortuna di un Brand molto più che miglioramenti di risoluzione o upgrade di CPU, RAM o dei Mpixel dell'ottica che, bene o male, lasciano il tempo che trovano
Ciao Alessandro! Sono d'accordo con te sul fatto che poter connettere moduli e accessori vari direttamente all'hardware potrebbe essere una soluzione. Lenovo sembra puntare su qualcosa di simile con il nuovo Moto X ma, al momento, si tratta solo di rumor che verranno chiariti a breve.
Direi di aggiungere:Uno dei limiti a cui si va incontro è quello di dover spegnere il dispositivo ed estrarre la batteria, INSERIRE LA BATTERIA NEL MODULO, INSERIRE IL MODULO NELLO SMARTPHONE, ACCENDERE, E IMPOSTARE DATA E ORA per poterli utilizzare. Per il resto sono d accordo, sono carini ma l idea va sviluppata
Sì Cristian, è un processo un po' macchinoso per il momento. L'idea è molto interessante, speriamo venga sviluppata per bene e non venga al contrario abbandonata.