S-Pen: l'accessorio superfluo di cui non posso più fare a meno
Per me la S-Pen è sempre stata un accessorio superfluo. Nonostante mi sia sforzato di utilizzarla su tutti i Galaxy Note che ho provato (dal 3 in poi) è sempre finita per rimanere relegata nello slot dedicato sul fondo dello smartphone. Non è mai stata qualcosa di cui sentire la mancanza. Con Note 9 è stato perfezionato l'ottimo lavoro svolto su Note 8 e per la prima volta nella storia dei Galaxy Note mi sono ritrovato sempre più spesso con il miracoloso pennino in mano, forse anche perché ho deciso di dedicare più tempo a questo aspetto. Penso potrei abituarmici...
La nuova S-Pen di Galaxy Note 9 è fisicamente quasi indistinguibile da quella della generazione precedente; si può riconoscere a prima vista solo guardando il tasto posizionato su un lato ora leggermente più piccolo. Come il Note 9 non è una rivoluzione, anche la sua S-Pen rappresenta la naturale evoluzione della specie.
Ora all'interno della S-Pen troviamo una batteria, più precisamente ciò che Samsung chiama supercapacitor (supercondensatore, in pratica un accumulatore di energia) che si ricarica wireless quando la S-Pen è inserita nello smartphone e mantiene attiva la connessione Bluetooth LE tra penna e telefono. Questo trucchetto è necessario per abilitare molte delle funzioni remote della S-Pen.
Perché un supercondensatore e non una batteria?
I supercondensatori hanno il vantaggio di non degradarsi nel tempo come le normali batterie, non hanno problemi a mantenere la carica e si ricaricano in maniera estremamente veloce. L'unico vero svantaggio di questa tecnologia è dato dal fatto che i supercondensatori in media riescono a contenere molta meno energia di una batteria al litio dello stesso volume, di conseguenza la durata della batteria della S-Pen è di soli 30 minuti se estratta dal Note.
Una volta esaurita la carica a disposizione lo smartphone vi chiederà di reinserire nel suo alloggiamento la S-Pen in caso vogliate utilizzarla come comando remoto. Fortunatamente la ricarica è incredibilmente veloce (15 secondi) ed è possibile utilizzare tutte le funzioni passive della S-Pen anche in caso di batteria scarica (in pratica potete scrivere ed utilizzarla come input toccando il display). Samsung è però riuscita a rendere questo svantaggio un proprio vantaggio: la S-Pen grazie a questo supercondensatore non impatta in modo percettibile la carica della batteria principale dello smartphone.
A differenza del tasto Bixby, la S-Pen è completamente personalizzabile
Come la storia ci ha insegnato, Samsung non è famosa per lasciare agli utenti troppa libertà di scelta. Il tasto Bixby di Galaxy S8 all'inizio era riprogrammabile, possibilità che è stata tolta con i successivi aggiornamenti. Con la S-Pen l'azienda coreana si è comportata esattamente in maniera opposta: non solo ogni azione collegata alla S-Pen è personalizzabile ma è disponibile per gli sviluppatori di app un SDK che permette di integrare al meglio tutte le funzioni dello stylus Samsung e del suo pulsante ad azione remota aggiunto in questa generazione.
Questo penso sia ciò che più mi ha affascinato della S-Pen fino a questo momento e che mi ha portato a spingermi oltre. È possibile scegliere l'azione da eseguire all'estrazione del pennino con schermo spento o schermo acceso e quali delle molte funzioni disponibili attivare o disattivare.
La S-Pen mi ha reso dipendente
Come ogni dipendenza, tutto è cominciato per curiosità. Ho iniziato ad utilizzare la S-Pen praticamente solo per confermare nella mia testa l'idea che non ne avessi bisogno. Scorrere lunghi feed come Facebook o Twitter? Molto più comodo con le dita. La navigazione nell'interfaccia utente è migliore impugnando lo smartphone in maniera classica e sinceramente ho perso la mia vena artistica molti anni fa, disegnare non rappresenta più parte della mia giornata. "Perché mai la gente adora questo pennino?" mi sono chiesto più e più volte.
Poi è successo, quasi senza rendermene conto. Mi sono ritrovato ad utilizzare la S-Pen sempre più spesso. Catturare gli screenshot della dimensione adatta senza doverli ritagliare in seguito, creare GIF registrando un'area del display, scrivere messaggi animati. Mi sono trovato perfino a scrivere delle note nel taccuino degli appunti virtuale di Samsung al posto di provare a tenere a mente le mie idee o metterle su Google Keep come ho sempre fatto.
La migliore precisione rispetto all'input tramite dita mi ha aperto nuovi modi di utilizzare il browser, ad esempio è possibile utilizzare la versione desktop di Google Analytics sul Note 9 senza continuamente zoomare avanti e indietro, un vero piacere.
È a questo punto che ho capito. La S-Pen non va pensata come una sostituzione del classico utilizzo dello smartphone ma come complemento alla normale esperienza utente. Volete dare una rapida occhiata a Facebook? Non ha senso, anzi è controproducente, utilizzare la S-Pen. Utilizzate per lavoro o per altri motivi la navigazione desktop nel browser? Risparmierete un sacco di tempo grazie allo stylus.
Un sacco di funzioni che posso ignorare, ma che sono contento di avere
Il poter premere una volta il tasto della S-Pen per poter tornare una pagina indietro o due volte per andare avanti in Google Chrome è forse la funzione più comoda che ho trovato, utile se utilizzate parecchio il browser per la lettura di news o se dovete aprire diversi risultati della ricerca uno di seguito all'altro alla ricerca di ciò che vi interessa.
Il controllo della musica su Spotify è utile solo in certi momenti, non funziona a schermo spento dunque ha dei grossi limiti. Il poter aprire la fotocamera e lo shutter remoto sia per i selfie che per le foto normali potrebbe tornare utile prima o poi, anche se per ora non mi è capitato di utilizzare la funzione se non per prova.
L'immissione del testo tramite scrittura a mano libera, Air command, le varie scorciatoie per funzioni e applicazioni, sono tutte funzioni che forse mai userete. Probabilmente anche la S-Pen non sarà, come non lo è per me, il principale input che sceglierete per interagire con il vostro Note 9 che verrà utilizzato spesso come un normalissimo smartphone.
Sapere però di disporre di un alleato in più, di un arma segreta, di un asso nella manica pronto ad essere estratto nel momento del bisogno rende la gamma Note unica e sono contento di aver finalmente capito cosa rende la S-Pen un must have per moltissimi utenti.
Avete mai utilizzato uno smartphone della serie Note? Cosa ne pensate della S-Pen di Samsung?
Anche io sono entrato, dopo una breve esperienza con iPhone a altri android, per la prima volta nel mondo della S Pen con un Note 3....beh devo dire che lo presi per il suo hardware e il suo display, non per la S Pen, che all'inizio usavo poco....invece ora, sono un Note, e di conseguenza S Pen, dipendente. Ora sono fermo al note 8, ma la S Pen ha una marea di utilità che ti semplifica la vita e migliora di molto l'esperienza di utilizzo rendendoti praticamente dipendente da esso! Insomma S Pen forever!!! Fincheè ci saranno i Note con S Pen, io sarò sempre loro cliente!
La S Pen, per chi usa lo smartphone per azioni ben più complesse del solito scorrere i social, è una manna dal cielo!
Poter prendere note al volo, magari per chi lavora, o ne caso non si possa usare carta e penna, o anche magari a scuola, è una cosa comodissima!
Questo nuovo tasto, a discapito di quanto dicano in molti, è un qualcosa di molto utile cherende la S Pen ancora più smart
Che è esattamente quello che ho cercato di dire con questo articolo :) Mi fa piacere che un fan della serie come te concordi! ^^