Dal salotto, all'auto, all'Escape Room: dove finirà ancora Alexa?
Il protagonista di questa storia è Amazon Alexa. Ma non ci troviamo nel salotto di casa. Immaginatevi un contesto completamente diverso: una stanza buia degna di un vero thriller dalla quale dovrete fuggire collaborando con il vostro team e formulando le giuste domande ad Alexa.
Echo Escape: l'unico che potrà tirarvi fuori è Alexa
Lance Ulanoff di Mashable, in occasione del Comic Con di New York, si è ritrovato a prendere parte ad un Echo Escape. Come il nome suggerisce, a fare da protagonista di questo insolito Escape Room, è l'assistente digitale di Amazon, Alexa, con i suoi scagnozzi, una squadra di Echo.
Ed è così che l'Escape Room perde, in parte, la dinamicità che generalmente la caratterizza. Non dovrete correre per ogni angolo della stanza alla ricerca di indizi e chiavi nascoste ma dovrete scervellarvi per fare le giuste domande ad Alexa. L'assistente è infatti pronto ad aiutarvi, sta a voi trovare il modo di fargli risolvere equazioni e puzzle al vostro posto.
Alexa e gli Echo posizionati nella stanza sono collegati ad altri dispositivi Smart Home come luci, climatizzatore e serrature. Come in ogni Escape Room è necessario capire quale sia la giusta mossa da compiere ma per spegnere le luci o effettuare una videochiamata con il "prigioniero" rinchiuso nell'altra stanza occorre utilizzare il giusto comando con Alexa e parlare uno alla volta, per non mandare in confusione l'assistente digitale.
Dal salotto, all'auto, all'Escape Room: dove finirà ancora Alexa?
L'Echo Escape può senza dubbio essere un'esperienza divertente che ci dice parecchio sui piani di Alexa e degli assistenti digitali in generale. Durante l'evento Google è stato Assistant il protagonista: dai nuovi Pixel 2 agli smart speaker di diverse taglie (Mini e Max), l'assistente di Google migliora le sue abilità, arriva su sempre più dispositivi, collabora con nuovi brand, pensa alla famiglia ed ai bambini migliorando le sue capacità di comprensione. E lo fa perché sa che la voce è il futuro, perché gli smartphone non sono più i protagonisti della nostra era nonostante rimangano nelle nostre tasche. I comandi vocali e gli assistenti digitali messi in campo da diverse aziende guideranno le nostre giornate.
Durante il Salone di Francoforte abbiamo trovato Alexa sotto la cappotta di alcuni veicoli Seat. E questo è solo l'inizio. Sempre più produttori, noti o meno, si sono messi a lavoro su smart speaker di diverse taglie da piazzare in casa, capaci di interagire con Assistant, Alexa o Cortana per facilitarci la vita tra le mura di casa.
Con Link 10 e Link 20, i due speaker portatili ed impermeabili (IPX7) realizzati da JBL, potremo godere dei servigi di Assistant perfino in spiaggia, al parco o a bordo piscina. E anche dallo smartphone gli assistenti digitali sono in grado di aiutarci a trovare un ristorante particolare, verificare le condizioni meteo e così via.
E' solo una questione di tempo: presto Assistant ed Alexa saranno per noi dei normali compagni di vita. Un po' come lo sono diventati Facebook e WhatsApp, ma in maniera più allargata considerando ciò di cui sono capaci. Perché se non tutti amano le piattaforme social e la messaggistica istantanea, pochi potranno ignorare la comodità offerta da questi assistenti. Bisogna solo avere un po' di pazienza, ed aspettare che vengano rilasciati anche nella nostra lingua. Ed anche se ora storcete un po' il naso, non avete forse fatto lo stesso quando i primi smartphone sono comparsi sul mercato?
Fonte: Mashable
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