Dragonfly (il Google cinese) chiude per sempre i battenti
Il controverso Project Dragonfly di Google è stato ufficialmente archiviato. Durante una commissione giudiziaria del Senato americano, il VP della sezione Public Policy di Google, Karan Bhatia, ha dichiarato che la realizzazione del motore di ricerca censurato è stata interrotta.
Google è sempre stata vaga riguardo Dragonfly sin da quando è venuto alla luce per la prima volta. I documenti trapelati indicavano che la società aveva intenzione di creare un motore di ricerca incentrato sulla Cina, quindi particolarmente censurato sotto molti aspetti, il che ha immediatamente suscitato critiche per questioni etiche e politiche, tra cui la libertà di parola.
Google ha confermato che stava lavorando su un progetto con nome in codice Dragonfly, ma non ha mai fornito ulteriori dettagli. Tuttavia, Dragonfly ha affrontato il contraccolpo globale una volta che i primi dettagli hanno cominciato ad emergere, con Amnesty International in prima linea nella fase di protesta, seguita dal Congresso degli Stati Uniti che ha costretto il capo di Google, Sundar Pichai, a rispondere a non poche domande.
Sebbene l'episodio metta in cattiva luce Google per le sue attività eticamente discutibili, dimostra anche che l'azienda è disposta a rispondere ai feedback. Soltanto l'anno scorso, dopo aver stipulato un massiccio e controverso contratto con il Pentagono, più di 4000 dipendenti hanno avviato una protesta, fino ad arrivare ad una decina di dimissioni volontarie. A fronte di questo, Google si è poi impegnata a non rinnovare tale contratto.
E voi da che parte state?