Dopo l'auto autonoma, arriva anche la moto autonoma di BMW!
Per BMW, il futuro coinvolge necessariamente l'auto autonoma, ma per quanto possa sembrare sorprendente, sarà in grado di coinvolgere anche la moto autonoma! Al CES di Las Vegas, il gigante tedesco ha dimostrato una moto capace di partire, accelerare, girare e frenare completamente da sola!
Una moto senza pilota, che idea stupida, no? Beh, non proprio secondo il produttore bavarese. BMW Motorrad, la divisione moto e scooter del marchio, ha raccolto la sfida della moto che guida da sola. Progettata intorno ad una base della RT 1200 GS (per intenditori), questa è la prima moto autonoma di BMW.
In termini concreti, la moto è in grado di partire, accelerare, fare curve, modificare la propria velocità in base ai limiti di velocità e frenare senza l'aiuto della persona. Meglio ancora, può viaggiare fino a 70 km/h e parcheggiare inserendo il cavalletto da sola.
Per fare questo, sono necessarie tre grandi borse poste sul retro e sui lati, piene di sensori e altri computer necessari per il funzionamento del veicolo a due ruote. Presente anche una telecamera anteriore, così come un gran numero di accelerometri ben calibrati che evitano alla moto di cadere. In generale sappiamo quali sensori si trovano a bordo, ma BMW rimane discreta riguardo alle tecnologie utilizzate.
A quando il primo giro su strada pubblica?
Purtroppo, nonostante la stupefacente dimostrazione al salone di Las Vegas, BMW Motorrad non ha alcun programma di commercializzare la sua moto in questo momento. Ciò non mi sorprende, anche perché la maggior parte dei motociclisti apprezza il fatto di poter controllare la propria moto e non apprezzerebbe il fatto che si possa guidarsi da sola. Il "piacere di guida" della BMW verrebbe dunque notevolmente ridotto e le opportunità commerciali o ricreative sembrerebbero limitate con questo tipo di veicolo, al momento.
Lo scopo della moto autonoma?
BMW vuole utilizzare questo modello di moto autonoma per acquisire conoscenze di guida e aiutare il guidatore a riconoscere le situazioni di pericolo e, in futuro, ad affrontare manovre di guida complesse. L'idea è quindi quella di sviluppare dispositivi di assistenza alla guida dei motocicli di nuova generazione per rilevare situazioni pericolose e anticipare gli incidenti (frenate di emergenza, ostacoli imprevisti).
Questa esperienza ha quindi lo scopo di aiutare i piloti a migliorare costantemente le loro abilità e a correggere la perdita di attenzione che può essere fatale o una potenziale fonte di cadute. Tuttavia, siamo in attesa di vedere questo genere di aiuti in maniera concreta.
BMW non è l'unico produttore veicoli dotati di guida autonoma. L'anno scorso, Yamaha e Honda hanno presentato i loro modelli in grado di funzionare autonomamente, mentre il produttore tedesco Bosch ha presentato una tecnologia di propulsione a gas che può ammortizzare correttamente una moto in caso di scivolamento.
Sapevate dell'esistenza della moto autonoma? Pensate che l'idea di BMW sia corretta?
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