Ecco perché il Display Retina è una bufala!
Da quando l’attenzione si è spostata dal solo chiamare e mandare messaggi all’intrattenimento su dispositivi mobile multi-funzione, il display è diventato un fattore chiave. Lo schermo, dopotutto, è la finestra da cui osserviamo il fantastico mondo multimediale formato da app, giochi e dai più svariati contenuti.
Un display migliore, eleva l’intera esperienza d’uso! Apple è stata la prima a puntare su questo aspetto e grazie al display Retina ha ipnotizzato utenti di tutto il mondo, con il lontano iPhone 4. Ma oggi, è ancora così?
Se siete riusciti ad uscire indenni dall’incredibile impatto mediatico di Apple, probabilmente vi sarete accorti quanto questa compagnia riesca a trasformare piccoli cambiamenti in rivoluzionari progressi tecnologici, aspetti già esistenti in novità esclusive, feci equine in cioccolato finissimo.
Direi di ricambiare con opportuna "pignoleria", parlandovi de…
La prima menzogna sui display Retina
Il termine Retina Display non è affatto una tecnologia di display e non si riferisce nemmeno ad un insieme di specifiche o ad alcuno standard internazionale: è semplicemente un nome mediatico, di marketing, affibbiato da Apple ai suoi schermi (tra l’altro prodotti da LG, LG Display e Japan Display).
Per usare un termine pubblicitario Apple, il “Resoluzionario” display Retina non ha fatto altro che aumentare, appunto, la risoluzione dello schermo, passando da 480 x 320 pixel dell’iPhone 3 ai 960 x 640 pixel dell’iPhone 4. Questo, in aggiunta ad un display di soli 3.5 pollici, ha permesso di raggiungere una densità di pixel di 326 ppi, tale da non permettere la distinzione dei singoli pixel da una distanza di utilizzo normale. Punto.
Fate caso alla frase “da una distanza di utilizzo normale”, spesso tralasciata da chi vanta le caratteristiche del proprio iPhone. Per utilizzo normale ci si riferisce ad una distanza di 25/30 cm, quindi non c’è una qualche magia che fonde i pixel dei dispositivi Apple, ma il risultato di una deduzione fisica, ai tempi innovativa.
La verità sui display Retina
Scavando un po’ più a fondo, scopriamo che l’affermazione precedente non è neanche del tutto vera: la densità dei pixel dei Display Retina è efficace sulle persone che hanno una visione normale, ma c’è ne sono molte che vedono decisamente oltre al 20/20, il limite più basso dell’effettiva visione umana (sotto ad essa, ci sono problemi di vista).
La migliore visione umana è di 20/10, il doppio di 20/20, e corrisponde all’acutezza della retina. Quindi un vero “Retina Display” avrebbe bisogno di circa 600-700 ppi per non distinguere alcun pixel ad una normale distanza di utilizzo. Per non parlare di distanze inferiori ai 25/30 cm, assolutamente non inusuali.
Il display che si avvicina di più a tale densità di pixel è quello del Samsung Galaxy S6, con 577 ppi, grazie all’estrema risoluzione QuadHD di 2560 x 1440 su 5.1 pollici. La tecnologia Super AMOLED di Samsung, con i suoi straordinari progressi negli schermi OLED, ha fatto sì che DisplayMate Technologies,
laboratorio di display specializzato in sperimentazioni avanzate con strumentazione proprietaria e sofisticate analisi di visualizzazione scientifica e matematica per confrontare display
lo eleggesse come “Best Performing Smartphone display” da loro mai analizzato, sotto ogni punto di vista: massima risoluzione e densità dello schermo, miglior fedeltà e gamma cromatica, i più alti (infiniti) livelli di contrasto, il più alto picco di luminosità e i migliori risultati di contrasto e leggibilità dello schermo in ambienti luminosi.
Conclusioni
Il Display Retina dell’iPhone 6 è quindi un display scadente? Assolutamente no! È la stessa DisplayMate che lo elegge come il miglior display per smartphone, ma circoscritto alla categoria LCD. Questo grazie ai progressi della tecnologia LCD (sebbene decisamente inferiori se confrontati con i progressi degli schermi OLED) che conferiscono diverse qualità che compensano l’arretratezza della densità di pixel.
Confrontando il Display Retina dell’iPhone 6 con lo schermo Super AMOLED del Samsung Galaxy S6, si nota come quest’ultimo abbia il quadruplo del numero di pixel, una ben più alta luminosità di picco, un contrasto in ambienti con poca luce e sotto la luce del sole decisamente più alto, molta più fedeltà cromatica e performance significativamente maggiori con angoli di visione differenti. Permette inoltre di modificale dinamicamente la visione con 4 modalità di schermo.
Questo confronto dei display ha senso in quanto si parla del dispositivo di punta del più importante produttore Android, Samsung, e la sua controparte iPhone 6 di Apple, con iOS. La schiacciante vittoria del Galaxy S6 fa comunque pensare quanto sia facile trovare dei degni avversari, anche guardando altri dispositivi, magari molto meno costosi.
Quando sentirete la frase “però il mio ha un display Retina”, adesso sapete realmente di cosa si sta parlando.
Fonte: DisplayMate
Apple vende l'aria di Napoli in bottigliette di plastica!
La volpe e l'uva ;)
Ahah, certo, però ritengo sia l'esatto opposto:
In questo caso si tratta di persone che esaltano a parole cose che possono fare e dove in realtà l'uva è davvero acerba ;)
Quando vedo pubblicato un articolo di Mattia so già che non sarà mai banale, anzi. Questa è divulgazione allo stato puro. Ciò detto, purtroppo non c'è peggior sordo di chi non vuole ascoltare. Fino a quando un telefono rappresenterà uno status simbol per chi ha un po' di soldi da buttare, da acquistare a prescindere dal valore intrinseco del device (in termini di prestazioni, fruibilità, personalizzazione), nemmeno l'evidenza dei fatti potrà mai smuovere i preconcetti.
I prodotti Apple sono sopravvalutati. Ottimi per carità, ma il più delle volte il rapporto qualità-prezzo è altamente ingiustificato. Il loro marketing è semplicemente spregevole e chi non è in grado di comprenderlo dovrebbe iniziare ad aprire gli occhi.