Lo strano caso di CyanogenMod e Cyanogen OS: Dr. Jekyll o Mr. Hyde?

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© OnePlus

Android è un sistema operativo Open Source, ciò significa che chiunque può attingere al codice sorgente e modificarlo in libertà. I produttori di tutto il mondo presentano le loro personali reinterpretazioni di Android: le funzioni e le interfacce di Samsung sono differenti da quelle di HTC, LG e via dicendo. 

Oltre ai produttori, anche gli sviluppatori indipendenti hanno messo mano su Android, ma con l’intenzione di mettere in primo piano l’utente e non il profitto, creando ROM stabili, performanti e senza fronzoli. Con il passare del tempo CyanogenMod è diventata la custom ROM per eccellenza, grazie ad una community sempre attiva e alla qualità delle rom, ma soprattutto perché ha tenuto fede a questa filosofia. Con l'arrivo di Cyanogen OS, sarà ancora così?

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Cyanogen OS: Dr. Jekyll o Mr. Hyde? / © Cyanogen Inc.

Facciamo chiarezza con un po’ di storia

Fin dalla sua nascita, Cyanogen, con le sue ROM CyanogenMod, ha avuto straordinari esiti positivi che le hanno permesso di crescere molto e molto in fretta. La chiave del suo successo sta naturalmente nell’offrire una versione di Android “pura”, senza app preinstallate di terze parti, ma con interessantissime funzioni in grado di personalizzare a fondo i dispositivi, anche sul lato performance.

In aggiunta a questo, la community affiatata di sviluppatori indipendenti che supportano CyanogenMod è in grado di offrire quelle versioni di Android che ufficialmente sarebbero precluse ad alcuni dispositivi “datati”. Per fare un esempio concreto, il mio vecchio Galaxy S è ufficialmente bloccato da Samsung alla versione Android Gingerbread 2.3, ma grazie a CyanogenMod posso invece arrivare a KitKat (o anche Lollipop, tramite versioni di CyanogenMod non ufficiali).

  • Le prime custom ROM con Android Lollipop!

Naturalmente, tutto questo successo e il suo potenziale profitto non potevano certo essere ignorati: viene così fondata nel 2012 Cyanogen Inc., una società quotata a pieno titolo. Un numero sempre maggiore di produttori meno conosciuti desiderano integrare Cyanogen nei loro dispositivi e da qui nasce Cyanogen OS, variante commerciale di CyanogenMod. L’esempio più famoso è senza alcun dubbio il tanto amato OnePlus One, che monta la variante Android di Cyanogen OS.

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Il mondo delle custom ROM è parte integrante dell'esperienza Android. / © ANDROIDPIT

CyanogenMod vs Cyanogen OS: personalità opposte

CyanogenMod e Cyanogen OS sono praticamente la stessa cosa, ma con un’enorme differenza morale: si tratta di due entità opposte che hanno la medesima origine, un po’ come Dr. Jekyll e Mr. Hyde:

  • CyanogenMod rimane con un cuore Open Source, disponibile e modificabile da chiunque, dove sviluppatori volontari di tutto il mondo possono contribuire ad eliminare bug e migliorare la ROM, sempre sotto la guida di Cyanogen.
  • Cyanogen OS è la versione commerciale di CyanogenMod, che contiene software e servizi proprietari ed è supportato da sviluppatori pagati. Solo tramite licenza d’acquisto è possibile usare Cyanogen OS e tutte le funzionalità esclusive.

I piani di business attuali e futuri di Cyanogen OS, prevedono collaborazioni con Microsoft, Qualcomm, Micromax e Boxer, il tutto avendo un obiettivo ben preciso: diventare il principale distributore di Android, soppiantando Google.

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OnePlus One è il più famoso dispositivo con Cyanogen OS. / © OnePlus, ANDROIDPIT

Il pretesto dell’Open Source

Cyanogen nacque con l’intenzione di offrire una versione di Android creata con l’unico scopo di soddisfare le esigenze degli utenti, senza quindi integrare forzatamente applicazioni di terze parti e ciò è tutt’ora mantenuto con CyanogenMod, come ci tiene a precisare la stessa Cyanogen Inc.

Tuttavia gli sforzi della community, ovvero il lavoro volontario di sviluppatori di tutto il mondo, va per forza di cose a migliorare anche la versione commerciale Cyanogen OS, essendo basata su CyanogenMod. Questo crea un prodotto in parte creato da sviluppatori dipendenti e retribuiti come tali, ed in parte da sviluppatori indipendenti che vorrebbero solo contribuire in pieno spirito Open Source.

Il che è traducibile in una visione che potrebbe fare inorridire molti fan, ovvero che la società Cyanogen Inc. stia sfruttando la facciata Open Source di CyanogenMod per poter migliorare gratuitamente la versione commerciale Cyanogen OS, contenente software proprietari ed esclusivi che generano profitto in quanto occorre una licenza di acquisto per poter essere usati dai produttori come OnePlus.

Voi cosa ne pensate di tutto questo? Come vedete il futuro di Cyanogen?

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Mattia Mercato

Mattia Mercato
Redattore Freelance

Appassionato di informatica e videogiochi fin da bambino, adesso coltiva la sua passione sviluppando app e giochi Android. Il suo profondo interesse per Android spazia dalle caratteristiche hardware dei cellulari alle varie procedure di rooting e unbrick / risoluzione problemi, dal provare le ultime applicazioni allo studio della programmazione.

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6 Commenti
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  • 3
    bondx 18 dic 2015 Link al commento

    Ciao Mattia spero che tu possa aiutarmi mi sembra che sono un alieno ho un Samsung Galaxy a3 5.0.2 e ho fatto migliaia di ricerche non sono un esperto ma è possibile che che tutti i possessori di questo Phone non si lamentano per il fatto che non è possibile mettere cyanogenmod per Samsung Galaxy a3 5.0.2, si può fare se è 5.1.1 o mi sono perso qualcosa? Grazie in più non parlare di mettere xposed ciao e grazie


  • 15
    Utente disattivato 14 giu 2015 Link al commento

    Per poter utilizzare il kernel di Linux, Google deve rilasciare il codice sorgente in modo che possa essere utilizzato e modificato da chiunque (che però deve consentire la stessa cosa). Se Samsung, LG, etc vogliono possono utilizzarlo liberamente e gratis, come tutti i vari produttori cinesi minori, ma se invece vogliono includere le gApps e i servizi di Google (che sono il vero plusvalore) devono pagare. Se realizzassero versioni AOSP dovrebbero a loro volta rilasciare il codice modificato. Preferiscono pagare e personalizzare solo il launcher. Per avere la certificazione Android da Google, i produttori devono sottostare a regole ferree, tra le quali non modificare pesantemente l'esperienza utente com'è stata pensata da Google e questo procura loro delle frizioni, come avviene con Amazon o con chi inserisce propri appstore per i quali Google non ci quadagna proprio nulla. Per questo Samsung vorrebbe tanto che Tizen avesse successo, come lo stesso Huawei con KirinOS ...e CyanogenMOD con CyanogenOS.

    Quando Google decide di non supportare più un dispositivo (ad esempio il Galaxy Nexus fermo alla 4.3) è solo lui a ritenerlo obsoleto, gli altri (fra cui CyanogenMOD) modificano il sorgente delle ROM AOSP successive ma destinate ad altri dispositivi e lo zombificano in eterno, cornificando e spernacchiando Google che venderà meno Nexus 4, 5 e 6 ;-) Per questo ci mettono del tempo a realizzare una ROM completamente funzionante adattando vecchi driver e patchando il codice (..ma sempre meno di Google che sta ancora cercando di risolvere il memory leak da ottobre 2014 ;-) )

    Fonte: android.hdblog.it/2014/10/22/rumor-google-procedure-concessione-google-apps/


    • Mattia Mercato 29
      Mattia Mercato 15 giu 2015 Link al commento

      Interessante, ma ti faccio notare che si tratta solo di rumor tratto da "The Information", senza dichiarazioni ufficiali ;)
      E in ogni caso, anche se fosse vero che Google faciliti i produttori che integrino i servizi e le app di Google, dove starebbe il problema? Mi sembra naturale che un'azienda cerchi di dare più agevolazioni a chi gli consenta di ottenere profitto: parlando di firmware, Google con Android guadagna solo tramite le GAPPS, dato che la versione pura di Android è completamente gratuita (sebbene creata dal team di sviluppo Google, quindi da sviluppatori alle dipendenze e pagati da Google, ben diverso dalla community di sviluppatori volontari e non retribuiti che sono alla base del lavoro di CyanogenMod e conseguentemente del prodotto commerciale CyanogenOS).
      Il "problema" di cui ho voluto parlare in questo articolo, non è il fatto che Cyanogen voglia guadagnare con la versione proprietaria CyanogenOS (non open source, con le proprie personalizzazioni, app, servizi, licenze etc.); è sacrosanto che il frutto del proprio lavoro venga pagato. Il problema, secondo me, è che questo lavoro si basa su anni di collaborazione con sviluppatori volontari di tutto il mondo, il cui scopo era di fare un bene per gli utenti Android e non gonfiare le tasche a Cyanogen. Sebbene la strada che sta percorrendo Cyanogen sia legittima, da appassionato di modding Android, nonché grande fan di CyanogenMod, mi lascia a dir poco perplesso.
      Per fare i pignoli inoltre c'è da dire che si è fatta un po di confusione in quell'articolo, probabilmente l'autore non era bene a conoscenza del significato di AOSP, come del resto ha fatto notare un'utente nei commenti ;)

      Per la seconda parte del tuo commento avrei altre cose da ridire, ma mi sto già dilungando troppo e non vorrei risultare noioso ahah


  • 15
    Utente disattivato 13 giu 2015 Link al commento

    E' la stessa cosa che ha fatto Google utilizzando il Kernel Linux e rimanendo open source solo nella versione AOSP. Sarà divertente quando ci saranno tanti dispositivi progettati da Google, dichiarati morti perchè obsoleti e resuscitati subito dopo da Cyanogen ZombieOS ancora per anni e ora addirittura con app proprietarie negate a Google ;-)


    • Mattia Mercato 29
      Mattia Mercato 14 giu 2015 Link al commento

      Secondo me è ben differente! :)
      Cyanogen propone due versioni di Android: CyanogenMod, open source, e CyanogenOS, proprietaria. Quindi si parla di una società nata con uno spirito open source che oggi sta sfruttando i risultati ottenuti "gratuitamente" in una versione praticamente uguale ma a pagamento.
      Google invece propone solo ed unicamente la versione base, pura di Android. Versione che è disponibile al download e completamente gratuita.
      Tutti gli altri, come Samsung, HTC, chinchunchan e la stessa Cyanogen, prendono la versione pura di Android e la personalizzano, gratuitamente: queste si chiamano ROM AOSP (basate sull'Android Open Source Project).
      L'unica cosa che fa pagare Google è la licenza di utilizzo del pacchetto GAPPS, ovvero le app e i servizi di google (Google Play Store e tutto il resto): un pacchetto che è a scelta dei produttori mettere o non mettere nelle proprie rom AOSP.

      Inoltre un dispositivo progettato da Google non potrà mai diventare obsoleto, dato che per questi dispositivi ci sarà sempre una versione di Android pura prodotta da Google, fino a quando riterrà che l'hardware possa gestirla.
      Cyanogen ZombieOS (ahah) funziona anzi su praticamente tutti i dispositivi NON Google: dato che andrebbe ricreata ad-hoc per quel dispositivo la ROM AOSP, basandola sulle nuove versioni di Android pubblicate da Google, alcuni produttori decidono di lasciar perdere questo lavoro sui dispositivi più vecchi/meno famosi, sebbene siano in grado di supportarle e questo li rende dispositivi obsoleti, perfetti candidati per Cyanogen o altre custom ROM.


  • Silvio G. 17
    Silvio G. 11 giu 2015 Link al commento

    purtroppo penso proprio come è stato scritto da voi. Trovo ultimamente la cyanogen una società molto avida perdendo quello che era il suo spirito

    ste

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