Brexit: in che modo influenzerà il mondo mobile?
In questi giorni non si fa altro che parlare della Brexit, l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea che impatterà la politica e l'economia mondiale sotto diversi aspetti. L'uscita di scena della Gran Bretagna potrebbe influenzare anche il mercato del mobile, ed alcuni brand ed operatori telefonici stanno già prendendo in considerazione i possibili cambiamenti.
Il referendum tenutosi in Gran Bretagna ha espresso la volontà di 17,410742 britannici di lasciare l'Unione Europea. Una decisione che non solo cambierà la politica e l'economia interna del Paese, ma influenzerà senza dubbio quella internazionale. Anche il mondo mobile potrebbe risentire di questa importante decisione ed i primi brand, come OnePlus, LG e Samsung, iniziano a prepararci alle possibili conseguenze.
OnePlus
Il brand cinese ha già informato i propri utenti che il prezzo del OnePlus 3, sul mercato britannico, potrebbe essere più salato in seguito alla fluttuazione della sterlina causata dalla Brexit. OnePlus consiglia sul suo blog ufficiale di acquistare il nuovo flagship ora, prima che le fluttuazioni monetarie possano far salire il prezzo del dispositivo. I profitti generati sui dispositivi OnePlus sono piuttosto ridotti ed una perdita di valore della sterlina potrebbe pesare negativamente sulle tasche del brand. Gli utenti italiani interessati all'acquisto del OnePlus 3 possono però dormire sonni tranquilli, perchè l'incremento del prezzo riguarderà solo ed esclusivamente il mercato britannico.
Vodafone
Con la Brexit diverse aziende hanno iniziato a fare i bagagli o, quantomeno, cominciano a farci un pensierino. Anche Vodafone, il secondo operatore mobile al mondo per numero di abbonati, valuta la possibilità di spostare la sede del quartier generale, attualmente a Londra, al di fuori della Gran Bretagna.
Con ben 13 mila impiegati in loco, l'operatore sta al momento valutando la situazione e prendendo in considerazione "gli interessi di clienti, azionisti e lavoratori". Nessuna decisione è ancora stata presa, ma una cosa è certa: Vodafone continuerà ad investire nel Regno Unito anche se un trasferimento della sede centrale potrebbe essere la scelta migliore per continuare ad usufruire della libera circolazione di persone e beni offerta dall'Unione Europea.
Samsung, LG e Acer
Un rappresentate di LG ha dichiarato su The Korea Times che l'incertezza del futuro della Gran Bretagna influenzerà non solo le scelte dei consumatori ma anche degli investitori, che guarderanno con occhio diverso al mercato britannico. I consumatori, in seguito alle oscillazioni della moneta, tenderanno a stringere la cinghia e limitare gli acquisti di prodotti elettronici, pesando così sui guadagni delle imprese.
Nonostante i due colossi sudcoreani non abbiano alcun impianto in Gran Bretagna, le tasse sulle importazioni potrebbero influenzare negativamente le vendite che, secondo quanto riprotato da The Korea Herald, negli ultimi tre anni hanno registrato un calo.
Samsung ed LG non sono gli unici brand asiatici ad essere preoccupati del futuro della Gran Bretagna. Anche il CEO della Acer, Jason Chen, ha espresso gli stessi timori. Il risultato del referundum ha avuto un impatto immediato sui tassi di cambio e considerando che il 30% dei profitti del brand arrivano proprio dall'Europa, Acer promette di impegnarsi nel limitare gli effetti negativi di queste variazioni sui prezzi dei prodotti e guarda preoccupato al futuro.
Anche la TIGA, associazione degli sviluppatori indipendti di videogiochi del Regno Unito, ha subito chiesto al governo britannico dei provvedimenti in grado di proteggere l'industria del videogame. Per la Gran Bretagna vi saranno diverse conseguenze da prendere in considerazione, come eventurali problemi con il roaming, minori investimenti e meno talenti a disposizione.
Una cosa è certa, i diversi protagonisti del mondo della tecnologia e del mobile guardano con timore all'uscita della Gran Bretagna dall'Europa che influenzerebbe prezzi e transazioni. Ovviamente è ancora presto per sapere cosa succederà e, qualora la Gran Bretagna dovesse uscire dall'Unione Europea, gli effetti sulla libera circolazione di persone e merci dipenderanno dagli accordi che verranno siglati con il governo europeo.
Voi come la vedete?
Ritengo che gli inglesi abbiano fatto una scelta coraggiosa ma sostanzialmente giusta. L'Europa è un baraccone che ha costi altissimi e che non porta grandi vantaggi. Penso che alla lunga e dopo un periodo d'assestamento staranno meglio di altri.
Penso non cambierà niente che non sia voluto da quello che deciderà il Cliente del prodotto finale, se aumenteranno i prezzi i produttori si adegueranno per non Perderli.
Personalmente penso che tutti alla fine troveranno il modus operandi affinché non ci siano ripercussioni importanti per nessuno.
Ma ciò che penso io non ha la minima importanza, quel che conta saranno le evidenze che avremo sott'occhi tra qualche mese. Ad oggi la mia sensazione è che nessuno al mondo sappia e possa fare previsioni serie sul tema globale, ma, eventualmente, solo su singoli casi circoscritti.
Sinceramente mi resta difficile ipotizzare qualcosa. Ho letto un articolo del Mirror (riportato da non ricordo chi) in cui si dice che la Scozia vuol fare un nuovo referendum per lasciare il Regno Unito, così come l'Irlanda del Nord, che ha desideri di "reunion". l'Eire rimane tiepida, mentre (pare) ci siano le file per avere il doppio passaporto, se si hanno nonni irlandesi. Quello che temo è il panico. il panico spesso porta a decisioni idiote e deleterie.