Batterie Android che durano 7 giorni? Il sogno sta per realizzarsi!
Ci siamo ormai talmente abituati ad avere tra le mani un dispositivo elettronico che va ricaricato una volta al giorno, che quando, per sbaglio o per particolari congiunzioni astrali, riusciamo ad ottenere qualche ora in più di autonimia, esultiamo in preda all'euforia. Non va bene, dobbiamo ricordarci che 8 ore di autonomia non sono abbastanza e che in casa abbiamo gadget che durano almeno il doppio. Com'è possibile che i produttori di smartphone non siano ancora riusciti a garantirci una settimana di utilizzo non stop?
Dobbiamo rinunciare una volta per tutte alla nostra libertà e girare con un caricabatterie sempre in tasca o una batteria portatile pronta ad essere inserita nello smartphone al posto di quella scarica? Oppure dobbiamo rassegnarci a girare con in borsa telefoni ingombranti e pesanti, come l'Oukitel 10000 in grado di ospitare ben 10000 mAh di batteria? Forse una soluzione c'è e non è neanche troppo lontana!
Intelligent Energy, un'azienda che si occupa della tecnologia di celle a combustibile, ha da qualche settimana a questa parte firmato un contratto con un produttore di smartphone, purtroppo non specificato nel comunicato stampa ufficiale, per collaborare alla produzione di dispositivi mobili in grado di arrivare fino a 7 giorni di autonomia. Queste pile a combustibile funzionano in modo tale da trasformare l'idrogeno in energia elettrica grazie ad un processo elettrochimico. Una tecnologia che non solo garantirebbe una migliore autonomia rispetto alle batterie agli ioni di litio, ma che produrrebbe energia in maniera più pulita ed efficiente.
I primi prototipi dotati di questa miracolosa pila a combustibile sono stati presentati già al CES di Las Vegas 2016 e secondo l'azienda, una volta perfezionata ed integrata sugli smarphone, questo tipo di tecnologia risolverebbe una uno dei dilemmi principali del mondo Android e non solo. Ci rimane però un dubbio: in che modo riusciranno ad eliminare il vapore acqueo che risulta da questa combustione?
Un brevetto simile era già stato presentato da Apple qualche mese fa e prevedeva l'integrazione di pile a combustibile sui futuri MacBook e addirittura sugli iPhone 6, buoni propositi che purtroppo non si sono realizzati. È proprio in questo brevetto che incontriamo il secondo punto debole di questo sistema, ovvero la disponibilità limitata di combustibile, che deve necessariamente essere rifornito per mantenere attivo il sistema e quindi il dispositivo. Una possibilità sarebbe quindi quella di sfruttare delle cartucce, oppure di integrare le celle a combustione come supporto alle batterie agli ioni di litio, in modo tale che entrino in azione solo in casi estremi.
Si tratta di una tecnologia che probabilmente non verrà integrata negli smartphone se non tra un paio di anni, almeno questo è l'obiettivo di Intelligent Energy, ma i prototipi ed i brevetti presentati ci fanno almeno credere che qualcosa si stia realmente muovendo e che si tratti solo di aspettare che i produttori riescano a rendere commercializzabile questa tecnologia.
Parallelamente, va notato che anche Samsung sta lavorando ad una nuova tecnologia, che funziona in modo completamente diverso, in grado di allungare l'autonomia alle batterie dei propri smartphone. Possibilmente integrata già a partire dal Samsung Galaxy S8, questa novità prevede un rivestimento protettivo in silicio ad avvolgere il grafene delle batterie, dettaglio in grado di garantire non solo una capacità due volte superiore a quella degli attuali top di gamma, ma anche una maggiore durata.
Forse cominciamo ad intravedere la luce in fondo a tunnel, una luce emanata dai display sempre accesi dei nostri smartphone del futuro, pronti ad essere utilizzati senza sosta e senza alcuna batteria portatile connessa.
Non arriva a 2 giorni la mia, devi aggiungerne altri 10 ma 2 era la maggior risposta possibile
Con la root si risolve anche il problema batteria...!!!
Scusa ma root non è un termine maschile ?
Intendevo con la" procedura" di root (abbreviato)..!!
la società spagnola Graphenano, la Grabat Energia da marzo ha già cominciato la produzione delle batterie lunga durata.
Ciao Daria, adesso dopo il mio intervento arriveranno gli pseudoesperti della Sapienza, e non parlo dell'Università di Roma, a dire che sto scrivendo sciocchezze ed a sbandierare come conoscenza la loro finta sapienza. Ad ogni modo io penso che l'innovazione nel campo delle batteria debba trovare una nuova strada perché questo è un po' il punto debole degli smartphone. Detto questo la tecnologia che si vuole implementare sarebbe ottima ma non è utile, o meglio, finisce per vanificarsi se non si pensa all'ottimizzazione, cosa che a causa dell'hardware sempre più competitivo, pare che un po' tutte le case abbiano dimenticato. Se lo dico è per esperienza sul campo. Adesso la parola ai saggi, io dal canto mio, so di non sapere :)
Note3 di 2 anni, raramente debbo ricaricare, ma non vedo filmati.
Ottima notizia è articolo molto dettagliato.
Credo che il tutto sia possibile e che serva solo mettere a punto questioni di contorno seppur di non semplicissima soluzione.
L'idrogeno è un componente dell'acqua, H2O, e da questa è possibile separarlo elettricamente tramite, appunto, l'elettrolisi.
Una volta libero l'idrogeno può essere utilizzato per fornire energia e di conseguenza riformare H2O.
Quindi, teoricamente, non c'è necessità di smaltire o rifornire alcunché. Solo che la teoria è diversa dalla pratica e da ciò le difficoltà realizzati.
Io ho la "fortuna" che dove lavoro è assolutamente vietato portarsi dietro lo smartphone, per cui, non adoperandolo per otto ore, mai avuto problemi di batteria. In ogni caso, nei giorni in cui sono a casa, a fine giornata ci arrivo tranquillamente e spesso faccio anche due giorni. Va anche detto che cerco di avere una vita "normale", non sono sempre con lo smartphone in mano, insomma. Sono io che uso lui, non lui che usa me. :-)
(Note 4).
CIao, io con Samsung S6 edge plus arrivo a fare 2 giorni tranquillamente, usando il telefono in modo normale, messaggi, qualche minuto internet e qualche gioco ogni tanto.
Due giorni ? Beato te. Sto cominciando a credere che abbia qualche problema la mia batteria. Mi sa che 50 euro li investo e la cambio. Potrei lasciarlo in assistenza ma 15-20 giorni non lo lascio. Anche se a differenza tua io ne faccio un uso più massiccio
Aaaa non avevo letto che tu hai il plus. Io s6 edge . quello si che ha più autonomia
Si pero' tieni presente che non lo uso come un pc portatile ma come un telefono... :)
ciao
Allo staff di androidpit o a chi ha scritto questo post, sarebbe bello e piu interessante nel sondaggio che chi vota scriva pure che dispositivo ha. Così si può fare un confronto con dispositivi uguali.per esempio io ho votato 8 con s6 edge, mi piacerebbe sapere quali cell hanno chi ha votato 4 e 6. Poi penso che chi ha votato 4 che si riferisca con display sempre acceso perché in quel caso io pure 5 ore sono. Con uso medio se carico la mattina alle 9 arrivo a sera.
Ciao Daria, oggi hai trattato un tasto dolente di molti smartphone (o smartwatch o tablet) di oggi.
Io personalmente con 2600mAh (samsung galaxy J5) arrivo tranquillamente a 2 giorni e v mezzo e anche con ancora 30% di batteria con un uso medio, non particolarmente pesante, ma neanche leggerissimo...
Credo sempre di più di essere strano... 2 giorni e mezzo si faranno minimo tra 3 anni!