Asus ZenWatch 3 recensione: il design non è tutto
Passano gli anni e nulla sembra cambiare nel mondo degli smartwatch, come se il mercato non fosse ancora pronto per questo genere di dispositivi. Eppure anche i produttori affermati non desistono e tra questi troviamo Asus che anche quest'anno ci ha provato presentando lo ZenWatch 3. Ma l'aumento del prezzo di questo smartwatch che si era fatto conoscere come il più economico con Android Wear incorporato è giustificato? E, soprattutto, il tempo degli smartwatch è finalemente maturo? Scopritelo in questo recensione approfondita.
Pro
- Design
- Qualità di fabbricazione
- Rapidità di ricarica
- Buon quadrante
Contro
- Assenza di novità in Android Wear
- Cinturino non standard
- Nessun cardiofrequenzimetro
- Nessuna feature speciale
Asus ZenWatch 3 – Uscita e prezzo
Lo ZenWatch 3 è disponibile in Italia dal mese di novembre con un'etichetta di 229 euro per il modello sportivo con cinturino in gomma, che sale a 249 euro per il modello con cinturino in pelle.
Asus ZenWatch 3 – Design e assemblaggio
L'Asus ZenWatch 3 è l'ultimo tentativo da parte del brand taiwanese di fare bingo nel mondo degli smartwatch. La prima grande novità rispetto alla generazione precedente è senza dubbio il design. Se lo ZenWatch 2 offriva un quadrante rettangolare quasi a rappresentare un'alternativa all'Apple Watch, lo ZenWatch 3 vira verso un display tondo dal look più sportivo ed elegante. A differenza del Moto 360, Asus con lo ZenWatch 3 ha avuto il buon gusto di progettare un quadrante interamente rotondo così da evitare di ritrovarsi quella brutta fascetta nera che era presente sulla parte bassa dell'indossabile di Motorola.
Questa tendenza alla rotondità non ci sorprende. Asus non fa altro che accontentare le pretese di quegli utenti che preferiscono gli indossabili classici - e quindi rotondi - che richiamano il design degli svizzeri da polso. La struttura (disponibile in argento, bronzo e rosa dorato) misura 45 mm di diametro ed è in accaio inox 316L. Per chi non sa di cosa si parli, 316L ("L" sta per "Low") indica un più basso tenore di carbonio rispetto al 316 classico. In pratica significa che viene "ritardato" l'effetto corrosivo del materiale. Lo ZenWatch 3 beneficia anche della certificazione IP67 che lo rende resistente ad acqua e polvere. Lavare i piatti o fare il bagno col lo smartwatch non sarà più un problema.
L'Asus ZenWatch 3 testimonia i progressi degli smartwatch nel campo del design
Nel complesso lo ZenWatch 3 testimonia i progressi degli smartwatch nel campo del design. Questo indossabile ha infatti poco a che fare con la generazione precedente che sfoggiava bordi ricurvi e un look generale che rifletteva il prezzo modico. Questa volta Asus ci ha voluto regalare un aspetto più elegante. Le finiture, infatti, sono migliorate significativamente. Comparandolo al suo principale competitor, il Gear S3, lo ZenWatch 3 sta un bel passo avanti: picevole al tocco e leggero al polso. Però non aspettatevi un orologio sottile, lo ZenWatch 3 si nota, ma risulta comunque più fine dell'indossabile di Samsung (9,95mm contro 12,9). A differenza dei modelli precedenti quando i vostri amici si accorgeranno di cosa portate al polso non correrete più il rischio di ricevere qualche commento negativo.
Asus, nel corso della sua presentazione, ha affermato che la generazione Y, vale a dire i nati tra gli anni '80 e 2000, è quella che per ora si è interessata maggiormente al mercato degli smartwatch e sembra che l'azienda si sia proprio basata su questo fatto per ideare il design dello ZW3. Asus ha deciso di posizionare tutti e 3 i tasti fisici sul lato destro per conferire allo smartwatch un look più giovanile rispetto agli indossabili già presenti sul mercato ma, secondo me, l'idea non è delle migliori. Se si fossero integrati dei tasti meno ingombrandi ed evidenti questo orologio avrebbe fatto bingo in quanto a design. La struttura elegante cozza un po' con lo spessore di quei pulsanti che ricordano il Casio Shock.
La mia critica è rivolta soprattutto ai due tasti laterali che servono a ben poco. Con quello superiore è possibile monitorare l'attività fisica e con quello inferiore si programma la sveglia, feature che si sarebbero potute tranquillamente integrare nel software senza dover aggiungere due pulsanti extra.
Infine un'ulteriore critica può essere fatta al cinturino. Questo è uno degli elementi più importanti nel design di un orologio ma le case produttrici di smartwatch (eccetto Apple naturalmente) continuano a non capirlo. Lo ZenWatch 3 offre due tipi di cinturini intercambiabili: uno in silicone e l'altro in pelle. Io ho testato quest'ultimo ma la qualità mi ha leggermente deluso e pagandolo più di 200 euro non mi sembra giusto! Inoltre i cinturini dello ZenWatch 3 non sono in formato standard e ciò vuol dire che gli utenti non possono cambiarlo a proprio piacimento. Se volete personalizzarlo dovete per forza "fare un salto" in un negozio Asus.
Asus ZenWatch 3 – Display
Lo ZenWatch 3 incorpora uno schermo AMOLED di 1,39 pollici (protetto da Gorilla Glass 2,5D) e una definizione di 400x400 pixel che risultano in una densità di 287 ppi. Si tratta di numeri abbastanza comuni per gli smartwatch Android Wear ma comunque buoni nell'uso quotidiano. E poi, come detto in precedenza, la rotondità risulta assolutamente confortevole!
La luminosità dello smartwatch è buona anche in ambienti esterni. Non è uno degli indossabili più luminosi del mercato ma è soddisfacente. Stando a Berlino non ho avuto l'opportunità di testarlo in una di quelle giornate in cui il sole spacca le pietre ma penso che, nonostante la tecnologia AMOLED, la capacità di lettura in questi casi si riduca leggermente. Fortunatamente, rispetto al modello precedente, Asus ha avuto l'accortezza di includere un sensore di luce senza dover cambiare ogni volta le impostazioni passando dal menu. Un'altra piacevole sorpresa sono i riflessi non marcati. Nulla da dire sulla velocità di risposta del display: soddisfacente.
Asus ZenWatch 3 – Software
Android Wear mostra praticamente le stesse caratteristiche su tutti gli orologi su cui è installato. Il controllo tramite gesti non cambia e la personalizzazione da parte dei brand è minima. Ad un anno di distanza le differenze software con lo ZenWatch 2 sono praticamente nulle.
Lo scorso anno il Huawei Watch ed il Moto 360 2015 sono stati eclissati da un altro indossabile intelligente che, a differenza loro, ha deciso di utilizzare un proprio sistema operativo: il Samsung Gear S2. Avevamo pensato che in un anno Android Wear avrebbe tirato fuori qualche chicca in più ma evidentemente ha bisogno di più tempo per maturare e far vedere il meglio dal sistema operativo.
Cosa è cambiato da allora? Molto poco purtroppo.
È vero che gli aggiornamenti Android Wear hanno contribuito a rendere il sistema operativo più funzionale e maturo rispetto a qualche anno fa ma poter disegnare emoji o disporre della modalità cinema non è sufficiente per rendere il software competitivo. E poi non scordiamoci che Samsung ha ulteriormente implementato sul Gear S3 nuove funzionalità aumentando così il divario tra Android Wear e Tizen.
Consapevole delle carenze di Android Wear Asus ha incluso nello ZenWatch 3 alcune caratteristiche interessanti come ZenFit, che permette di monitorare l'attività fisica come se si avesse un personla trainer in tasca. Questa feature è tuttavia un po' in contrasto con Google Fit che si è dimostrato molto efficace, al contrario delle promesse fatte da Asus. ZenWatch Manager consente invece di personalizzare lo smartwatch offrendo più di 50 sfondi ai quali si aggiunge FaceDesigner, che consente di creare i propri sfondi.
Secondo me, però, questi extra non sono un granché utili. Il punto debole dello ZenWatch 3, pur girando con una versione più personalizzata di Android Wear, rimane proprio il sistema operativo e il nuovo ZenWatch mette in evidenza il fatto che in questo campo Google non sia riuscito a fare grandi passi avanti.
Asus ZenWatch 3 – Prestazioni
Fino ad ora quasi tutti gli smartwatch Android Wear sono stati equipaggiati con un processore Snapdragon 400. Lo ZenWatch 3 integra invece uno Snapdragon 2100 di ultima generazione, processore appositamente creato per gli orologi intelligenti. Questo è supportato da 4GB di memoria interna e 512MB di RAM .
Lo ZenWatch 3 offre inoltre le connettività WIFI e Bluetooth 4.2 e tra i sensori montati troviamo l'accelerometro, un giroscopio ma, purtroppo, nessun cardiofrequenzimetro, ed è un peccato. Ma se avevate intenzione di sceglie il modello con il cinturino in pelle sarebbe stato comunque impossibile fare dello sport. L'odore della pelle a contatto col sudore non è... raccomandabile!
Asus ha lavorato bene per ottimizzare al massimo questo indossabile: le prestazioni sono più veloci e l'interfaccia è più fluida. Scrollare sul display non comporta problemi e le app si lanciano rapidamente. Nel complesso, seppur lo smartwatch non sia perfetto, posso dirmi soddisfatto.
Asus ZenWatch 3 – Batteria
Parlando della batteria Asus aveva promesso due giorni di autonomia grazie a 340 mAh. In realtà questo è vero solo nel caso in cui non si debba fare i conti con un bel flusso di mail e notifiche che raggiungono il dispositivo ogni 5 minuti. In generale però l'autonomia non è male e la ragione è da attribuire principalmente all'ottimizzazione del software e al nuovo processore Snapdragon.
Per un utente medio la batteria potrebbe quindi resistere per un giorno e mezzo. Anche in questo campo dei miglioramenti sono visibili ma gli sforzi fatti non sono ancora abbastanza per attrarre nuovi clienti facendo perno su questo punto. L'autonomia, infatti, è uno dei primi fattori che frena gli utenti nel compiere il grande salto verso gli smartwatch. Io uso un orologio Seiko a ricarica automatica. La carica avviene infatti meccanicamente attraverso i movimenti del polso e nel caso non lo indossassi posso contare su una riserva di 48 ore. Quindi anche io posso dirmi infastidito all'idea di mettere sotta carica ogni giorno il mio orologio da polso.
Asus però ha avuto la buona idea di inserire un interessante sistema di ricarica ultra-veloce chiamato HyperCharge. Questo garantisce il 60% di carica, e quindi più di un giorno di autonomia, in appena 15 minuti. La ricarica completa si ultima in un'ora. Questa è sicuramente un'ottima feature che lo distingue dalla concorrenza.
Asus ZenWatch 3 – Specifiche tecniche
Giudizio complessivo
Senza dubbio lo ZenWatch 3 è il migliore smartwatch a girare con Android Wear anche se non è il migliore in tutto il panorama degli orologi intelligenti. Il suo predecessore si è fatto conoscere grazie al suo prezzo contenuto ma sul design aveva deluso un po'. Stavolta Asus ha migliorato il look ma ha anche incrementato il prezzo e il risultato finale gli ha dato ragione: lo smartwatch ha un buon appeal, offre una buona durata della batteria e un sistema di ricarica ultra-veloce.
Senza dubbio lo ZenWatch 3 è il migliore smartwatch a girare con Android Wear anche se non è il migliore in tutto il panorama degli orologi intelligenti.
Purtroppo tutto questo non basta per attrarre il grande pubblico e per rendere gli smartwatch degli accessori indispensabili per la nostra vita. La versione attuale del software Android Wear è ancora troppo limitata e sarà così fino a quando Google non rilascerà Wear 2.0 e questo non raggiungerà lo ZenWatch 3. Gli appassionati degli orologi intelligenti potrebbero essere più tentati ad optare per il Samsung Gear S3 che è sì più costoso e meno rifinito ma sicuramente più funzionale.
Ho l'impressione che spesso le case facciano alla gente il lavaggio del cervello per metterli in condizione di pretendere troppo e far spendere piccole fortune per cose non proprio utili
Aumenta il prezzo, migliora il design e probabilmente anche la qualità, ma l'utilità di questi dispositivi ? E' davvero utile averne uno o bastano già gli smartphone ed i tablet ?
Ovvio che sia utile ...naturalmente per nulla indispensabile.quanto al prezzo,costan meno di parecchi buoni orologi....Peccato che oltre ad aver una memoria ridicola non abbiano nemmeno la possibilità della microsd.....Non gli costerebbe granché...
Ovviamente unicuique suum per quanto riguarda la tua opinione sull'utilità, rispettabile altrettanto quando quelle altrui. Per la memoria, io da informatico non la definirei ridicola ha una ram ed una memoria interna che fino alla fine degli anni novanta avevano solo i server o i mainframe. Morale della favola se lo ritieni utile compralo. Io non penso di farlo, poi si può sempre cambiare opinione