Android puro è la soluzione per aggiornamenti più veloci?

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© nextpit

Ogni volta che parliamo di un aggiornamento di Android e del ritardo delle aziende nel consegnarlo, c'è sempre qualcuno con cui parlare del cosiddetto Android stock. A molte persone piace dire che Android puro è la soluzione per aggiornamenti più rapidi, ma è davvero così?

Personalmente preferisco Android quando è più pulito possibile. Per me l'interfaccia di Motorola è una delle più facili e intuitive. È vuota, ci metto soltanto quello che voglio. Molti utenti odiano Android stock e lo considerano un sistema incompleto, senza risorse. Abbiamo già il primo problema davanti agli occhi: nessuno è mai soddisfatto.

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L'interfaccia di Samsung è una delle più personalizzate. / © NextPit

In secondo luogo, c'è una differenziazione del mercato. Attualmente abbiamo in lotta solo iOS e Android, che si occupa di ogni produttore diverso da Apple. Immaginate se tutti questi produttori decidessero di utilizzare il cosiddetto Android puro. Nessuna funzionalità extra, nessuna differenza, nessuna funzione che dia un'identità al marchio.

Le vostre scelte sarebbero forse più facili, ma anche le foto e la qualità del suono sarebbero compromesse dal momento che tali elementi dipendono anche dal software, non solo dall'hardware. Tutti i prodotti sarebbero così simili che alcuni marchi smetterebbero presto di esistere e rimarremmo con quattro o cinque di essi sul mercato. Noioso e molto pericoloso per l'innovazione.

Android stock non è proprio Android stock

È importante chiarire. Quello che chiamate Android stock non è proprio Android puro, il sistema da cui deriva. Questo perché Android è un sistema open source e disponibile a tutti, ma non in ogni sua parte.

I produttori hanno accesso a questa versione di Android, che si chiama AOSP, Android Open Source Project. È una versione semplice senza molte funzionalità che devono ancora essere aggiunte per rendere il sistema davvero interessante.

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È passato un po' di tempo da quando Motorola non è più vicina al vero Android stock. / © NextPit

Per quanto riguarda Android One? E il sistema dei Google Pixel? Sono così fantastici e pieni di funzionalità! Lo sono, ma non sono Android AOSP. Le versioni Android sviluppate da Google in particolare per i Pixel e per i dispositivi con Android One, sono un AOSP migliorato. Quindi nemmeno i modelli appena citati possiedono Android puro, chi l'avrebbe mai detto.

Come funziona dunque?

Il produttore prende Android AOSP e lo modifica leggermente per ottenere ciò che potete ammirare come risultato finale. Vengono aggiunte funzioni speciali, impostazioni dello schermo extra, proprie app (come Fotocamera e Moto App nel caso di Motorola) e altro ancora, specialmente i driver necessari ad Android per funzionare con l'hardware specifico di ogni modello.

Certo, aiuta essere vicini ad Android AOSP: il sistema è molto più leggero, senza temi e troppe funzioni inutili, ed è più veloce per il produttore sviluppare l'aggiornamento per i propri prodotti. Anche per Google è più facile portare una nuova versione di Android nel caso di Android One, ma non è l'unica soluzione.

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Android One è la soluzione? Non lo sappiamo ancora. / © NextPit

Alcuni produttori come Samsung hanno sempre personalizzato il sistema in modo che quasi non sembra neppure essere Android. Oggi questo comportamento è migliorato, ma è ancora presente così tanta personalizzazione da ottenere persino un nome specifico come Grace UI, ZenUI, Samsung Experience, e così via. Non sono male, dipende da cosa state cercando.

Android AOSP non possiede, per esempio, nemmeno le app di Google. Lo sapevate? Quindi perché i produttori le mettono? Perché tutti vogliono accedere al Play Store, il negozio delle app di Android. Per ricevere la certificazione necessaria ad accedere a questo negozio virtuale i produttori sono tenuti a inserire un pacchetto base di app ufficiali Google sui loro dispositivi.

Dal momento in cui il produttore preleva e modifica Android, a prescindere dalla modifica, non si chiama Android AOSP, ma Android OEM, sigla che significa Original Equipment Manufacturer o produttore di apparecchiature originali.

Non tutte le aggiunte sono dannose

Molte funzioni implementate dai produttori sono utili: la S-Pen, il movimento per aprire rapidamente la fotocamera di Motorola, i due tocchi sullo schermo per accendere o spegnere lo schermo su LG, e molte altre. Tutto fatto dai produttori e non presente in Android AOSP.

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Vi manca la linea Nexus? / © NextPit

Ed è grazie a queste caratteristiche dei produttori che Android sta migliorando. Quando una funzione ha successo in una versione di Android modificata, viene implementata in Android stock in seguito. Per esempio le gesture sul lettore di impronte digitali oppure la funzione multi-window.

Google fornisce una solida base per i produttori che impiegano il loro tempo a sviluppare funzionalità innovative e quindi a utilizzare tali risorse. Allo stesso tempo, i produttori possono contare su un team di sviluppatori di una delle più grandi aziende tecnologiche del mondo che preparano le basi e gli risparmiano lavoro. È uno scambio equo? Non lo so. Dipende da ciascuna società, ma per ora sembra funzionare.

In breve, trovo Android più vicino possibile allo stock molto buono, apprezzo e funzioni incluse di fabbrica perché preferisco personalizzare il mio smartphone come mi pare. Devo ammettere che però mi piace molto anche l'aspetto delle nuove interfacce dei produttori e supporto totalmente questa innovazione perché aiuta l'intero ecosistema.

È piacevole avere a disposizione dispositivi con sistemi più vicini al puro, come Android One e i Pixel stessi. Penso che però sia anche essenziale averne di più modificati come Xiaomi, Asus, Samsung, LG e altri. In questo modo l'utente ha più opzioni e la concorrenza porta sempre vantaggi all'utente finale.

Cosa ne pensate? Vogliamo leggere le vostre opinioni!

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2 Commenti
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  • Simone Costi 21
    Simone Costi 11 giu 2018 Link al commento

    Il problema di android dei google pixel è che è VUOTO: funzioni che la gente vorrebbe di serie e che sulle interfacce dei produttori CI SONO: il lettore musicale sugli huawei (e, prima del galaxy s8, anche su samsung), l’app galleria per le foto, le app mail diverse da Gmail...
    Tutte cose che si possono installare dal play store (però l’ utente medio non lo sa).
    C’è poi da dire che tali app se realizzate e preinstallate dai produttori di smartphone, danno più garanzia di sicurezza: sul play store si trovano tante di quelle app che ci si può facilmente imbattere in una vecchia o di scarsa qualità. Sarebbe meglio, invece, poter decidere di sostituire le app preinstallate.


  • Massimiliano 17
    Massimiliano 7 mag 2018 Link al commento

    Articolo interessante, complimenti. Io personalmente preferisco avere un OS modificato dal produttore, ma non troppo invasivo. Ho smesso di acquistare Samsung perché "carica" lo smartphone di troppe app a mio avviso inutili. Preferisco il minimo indispensabile di base e poi personalizzare a mio gusto e necessità senza troppe imposizioni. Al momento Huawei mi soddisfa molto.