Allarme adware sul Play Store: centinaia di applicazioni infette
La società di sicurezza IT Lookout ha scovato un nuovo adware nascosto in centinaia di applicazioni che, secondo alcuni rapporti, potrebbe rendere uno smartphone Android praticamente inutilizzabile.
L'adware trovato da Lookout porta il nome BeiTaAd e, secondo la società di sicurezza, si trova nascosto all'interno di 238 diverse applicazioni, scaricate dagli utenti ben 440 milioni di volte dal Play Store, visualizzando fastidiosi annunci in modo da generare maggiori entrate.
Di solito questo adware non agisce immediatamente. Il plugin nascosto nelle applicazioni impiega casualmente tra le 24 ore e le due settimane per riprodurre tali annunci, i cosiddetti "out-of-app ads" che, come indica il nome, non visualizzano pubblicità nell'app stessa, ma, ad esempio, sulla schermata di blocco dello smartphone.
Come se non fosse già abbastanza fastidioso, gli interessati riferiscono anche che il loro smartphone è diventato quasi inutilizzabile a causa di questa infezione. In risposta alla segnalazione di un altro utente sul forum Android, che ha trovato difficoltà a rintracciare l'adware, DazDilinger45 segnala:
"Mia moglie ha esattamente lo stesso problema. Gli annunci vengono visualizzati in modo casuale nel bel mezzo di una telefonata, quando suona la sveglia, oppure quando utilizzo una qualsiasi altra funzione dello smartphone. È estremamente fastidioso e rende lo smartphone quasi inutilizzabile".
Tutte le applicazioni interessate sono state rilasciate da una società cinese chiamata CooTek. Lookout ha segnalato tale comportamento a Google e, in poco tempo, le app responsabili sono state rimosse dal Play Store o aggiornate per non includere più tale plugin. Tra le applicazioni interessate vi è anche la nota tastiera TouchPal Keyboard e numerose altre dedicate alla salute e il fitness.
Google Play Protect fallisce ancora una volta
Non sappiamo se CooTek sia stata punita da Google: dopotutto, l'azienda ha violato i termini del Play Store su vasta scala e ha cercato di coprire la strategia pubblicitaria tramite gli "out-of-app ads". Resta inoltre da vedere come un numero così elevato di applicazioni sia sfuggito alle misure di sicurezza di Google per diversi mesi.
Via: ArsTechnica Fonte: Lookout
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